weach
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martedì 17 agosto 2010
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mutazione genetica provocata dalla stupidità
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Prima di tutto definiamo il genere : fantascienza apocalittica , thriller ,horror si un poco i 3 generi insieme : notevoli gli effetti cinematografici; un film di livello per i cultori del genere , sicuramente il miglior prodotto del 2007.
Il tema centrale del film è la cieca fiducia dell 'uomo nella scienza che poi lo tradisce sterminando la razza umana e creando dei "mostri mutanti".
Va apprezzato per il suspance perfettamente costruito in alcune scene che non possono non restarti dentro si per violenza che per la relativa efficacia scenica.
Un Will Smith ,senza sbavature, con il suo cane ci accomagnano in questa avventura disperata dove la tensione si nasconde in ogni angolo del set con pause di riflessione del pratagonista che rivede ,trasognato ,la sua vita" prima del disastro".
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Prima di tutto definiamo il genere : fantascienza apocalittica , thriller ,horror si un poco i 3 generi insieme : notevoli gli effetti cinematografici; un film di livello per i cultori del genere , sicuramente il miglior prodotto del 2007.
Il tema centrale del film è la cieca fiducia dell 'uomo nella scienza che poi lo tradisce sterminando la razza umana e creando dei "mostri mutanti".
Va apprezzato per il suspance perfettamente costruito in alcune scene che non possono non restarti dentro si per violenza che per la relativa efficacia scenica.
Un Will Smith ,senza sbavature, con il suo cane ci accomagnano in questa avventura disperata dove la tensione si nasconde in ogni angolo del set con pause di riflessione del pratagonista che rivede ,trasognato ,la sua vita" prima del disastro".
Film anche denuncia e monito per la leggerezza di scenziati senza scrupoli che ,per il vile denaro, potrebbero propinarci qualcosa senza averlo prima adeguatamente testato.
Il sogno dell'immortalità porta l'uomo verso una mutazione genetica che lo trasformerrà in una sorta di mutante cannibale che vive al buio.
Il problema è sempre lo stesso, sin quando l'uomo non ritroverà "se stesso " e non capirà che c'è altro da salvaguardare, la rincorsa materialistica ci renderà poveri , egoisto ed incapci di svolgere il nostro ruolo che è solo strumentale , siamo di passaggio.
Un finale con delle speranze di recuperare questo disatro squaracia qualche nube in questo mondo apocalittico.
UN ottimo film ,lo ribadisco , da vedere ,non perfetto ma ottimo ,fra i migliori della fantascienza , sicuramente fra i primi 10: non è però capolavoro perche manca la magia di Stanley Kubrik o di Rdley Scott .
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gianni lucini
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mercoledì 12 ottobre 2011
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due cani lupo
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Diretto dal regista Francis Lawrence il film racconta le peripezie di un ex scienziato militare alle prese con le conseguenze di un virus letale che ha sterminato gli esseri umani trasformando i sopravvissuti in vampiri. Non si tratta di un soggetto nuovo, ma del terzo adattamento per il grande schermo dell'omonimo romanzo scritto da Richard Matheson nel 1954 dopo le due versioni cinematografiche precedenti: "L'ultimo uomo della terra" diretto da Ubaldo Ragona e Sidney Salkow nel 1964 e "1975: Occhi bianchi sul pianeta terra" girato da Boris Sagal nel 1971. L'idea di riprendere e aggiornarne il soggetto nasce nel 1995, quando la Warner Bros ne acquista i diritti cinematografici con l'intenzione di farlo dirigere da Ridley Scott e di assegnare la parte di protagonista a Arnold Schwarzenegger.
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Diretto dal regista Francis Lawrence il film racconta le peripezie di un ex scienziato militare alle prese con le conseguenze di un virus letale che ha sterminato gli esseri umani trasformando i sopravvissuti in vampiri. Non si tratta di un soggetto nuovo, ma del terzo adattamento per il grande schermo dell'omonimo romanzo scritto da Richard Matheson nel 1954 dopo le due versioni cinematografiche precedenti: "L'ultimo uomo della terra" diretto da Ubaldo Ragona e Sidney Salkow nel 1964 e "1975: Occhi bianchi sul pianeta terra" girato da Boris Sagal nel 1971. L'idea di riprendere e aggiornarne il soggetto nasce nel 1995, quando la Warner Bros ne acquista i diritti cinematografici con l'intenzione di farlo dirigere da Ridley Scott e di assegnare la parte di protagonista a Arnold Schwarzenegger. Questa ipotesi è destinata a tramontare per problemi di budget. Le riprese di "Io sono leggenda" iniziano ufficialmente il 23 settembre 2006 e si svolgono prevalentemente a New York e dintorni. Terminano il 31 marzo 2007. Il costo finale del film si aggira intorno a 150 milioni di dollari. Tra le curiosità della pellicola c'è il fatto che per interpretare Sam, il cane lupo che accompagna il protagonista, è in realtà interpretato da ben due esemplari di pastori tedeschi di tre anni che si chiamano Abbey e Kona
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benybi
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martedì 5 febbraio 2008
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illumina l'oscurità
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Illumina l’oscurità…L’imperativo che risuona nel finale del film di Francis lawrence, con Will Smith, “io sono leggenda”. Una frase di speranza, che non può non passare inosservata alla fine di un film che oscilla tra il surreale fantascientifico e horror trattando un tema tipico di quei film catastrofici ad alta tensione: il genere umano sta arrivando all’estinzione e tutte le città sono ormai al degrado!un film che invita a credere e a sperare nell’uomo, che da solo può davvero migliorare il mondo, ma, anche in Dio, la cui provvidenza ,che ci vuol condurre alla Salvezza, sembra protagonista nelle scene finali del film, con numerose coincidenze che sembrano essere davvero frutto del divino.
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Illumina l’oscurità…L’imperativo che risuona nel finale del film di Francis lawrence, con Will Smith, “io sono leggenda”. Una frase di speranza, che non può non passare inosservata alla fine di un film che oscilla tra il surreale fantascientifico e horror trattando un tema tipico di quei film catastrofici ad alta tensione: il genere umano sta arrivando all’estinzione e tutte le città sono ormai al degrado!un film che invita a credere e a sperare nell’uomo, che da solo può davvero migliorare il mondo, ma, anche in Dio, la cui provvidenza ,che ci vuol condurre alla Salvezza, sembra protagonista nelle scene finali del film, con numerose coincidenze che sembrano essere davvero frutto del divino.
Robert Neville, il protagonista, crede di essersi ritrovato da solo a New York, assieme al cane, dopo una grande epidemia di un virus che ha sterminato il 90 percento della popolazione mentre il 9 percento l’ha trasformata in vampiri che vivono e divorano di notte e del quale solo l’un percento ne è rimasto immune. Trascorre le sue giornate alla ricerca della normalità e del serio che potrebbe salvare il pianeta. Da solo a New York, poichè questo famoso un percento di immuni è stato ormai tutto divorato dai “cacciatori della notte”, ai quali Robert tende trappole ai fini di portare a termine la sua missione per l’umanità!!!
Un film davvero interessante, pauroso e commovente nello stesso tempo e che può offrire numerosi spunti di riflessione. Tratto dal libro di Richard Matheson, dal quale poi si allontana molto, quasi rivoluzionando a pieno la trama , vuole evidenziare bene il rapporto tra preda e cacciatore che ben si fiflette nel film grazie al magistrale uso della macchina da presa e grazie al protagonista, Will smith, alias Neville, che non delude mai: troppo bello e bravo interpreta la parte con il suo solito talento.
Quindi tanto di cappello a lui, ma anche al film in generale,che da un lato sembra voler esaltare la religione, la fede e la speranza. Quando ormai tutto sembra davvero essere perduto, è proprio questa l’ultima a morire.
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giada
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domenica 10 febbraio 2008
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dai che male non è...
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Un film che mi ha stupito, direi, sia positivamente che negativamente. La prima parte è fantastica: lui, il suo cane e una New York desolata, in rovina, le strade percorse solo da qualche cervo e dei leoni. Lui che parla ai manichini, che quasi si aspetta una risposta da loro, che a un certo punto li implora di rispondergli, è impagabile. E poi si viene a sapere cos'è che terrorizza il nostro Robert factotum (ricercatore, militare, presidente no?): degli esseri umani "mannarizzati", visivamente orrendi e inquietanti, soprattutto perchè, appunto, erano persone.Certo, restano alcuni interrogativi irrisolti, tipo perchè alcuni restano immuni a questo virus, ma tutto sommato è un film ben diretto, ben recitato, ben ambientato (il silenzio della desolante NY è protagonista quanto Will Smith); fino a metà.
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Un film che mi ha stupito, direi, sia positivamente che negativamente. La prima parte è fantastica: lui, il suo cane e una New York desolata, in rovina, le strade percorse solo da qualche cervo e dei leoni. Lui che parla ai manichini, che quasi si aspetta una risposta da loro, che a un certo punto li implora di rispondergli, è impagabile. E poi si viene a sapere cos'è che terrorizza il nostro Robert factotum (ricercatore, militare, presidente no?): degli esseri umani "mannarizzati", visivamente orrendi e inquietanti, soprattutto perchè, appunto, erano persone.Certo, restano alcuni interrogativi irrisolti, tipo perchè alcuni restano immuni a questo virus, ma tutto sommato è un film ben diretto, ben recitato, ben ambientato (il silenzio della desolante NY è protagonista quanto Will Smith); fino a metà. La seconda parte non è sicuramente all'altezza della prima: puro horror e azione, e il sentimento restante è un buonismo quasi stucchevole. "lui è leggenda", certo, ma poteva fare di meglio. A un'amica che uscendo dal cinema nauseata mi ha chiesto quale fosse il messaggio rimastomi, ho risposto che era quello di un uomo che, pur potendo tranquillamente lasciarsi morire (chi non l'avrebbe fatto?) lotta, continua a lottare senza arrendersi, perchè ha un motivo per vivere. Si ha un motivo per vivere anche quando si è l'ultimo uomo sulla terra.
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marco
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lunedì 28 gennaio 2008
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1 ora e mezza di spettacolo terrore e angoscia
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Film originale e pieno di emozioni, anche se non è il primo che si occupa di "Virus letali"....
Tra l'altro ho letto alcune recensioni di critici (dimestiere) stanchi e annoiati che snobbano a regola d'arte una delle migliori produzioni che io abbia mai visto.
Dal mio punto di vista (a parte il complesso d'inferiorità di cui soffre il cimena Italiano di fronte a tanta spettacolarità nei film Americani e questo purtroppo è un dato di fatto), la pellicola affronta dei temi veramente inquietanti ed io nei commenti letti non ne ho visto traccia.
Tanto per cominciare evidenzia l'arroganza e la superficialità con cui l'uomo sapiens sapiens si destreggia con l'ingegneria genetica scardinando con la spavalderia del prestigiatore infallibile, i codici della vita che la natura ci ha dato (vedi gli alimenti ogm).
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Film originale e pieno di emozioni, anche se non è il primo che si occupa di "Virus letali"....
Tra l'altro ho letto alcune recensioni di critici (dimestiere) stanchi e annoiati che snobbano a regola d'arte una delle migliori produzioni che io abbia mai visto.
Dal mio punto di vista (a parte il complesso d'inferiorità di cui soffre il cimena Italiano di fronte a tanta spettacolarità nei film Americani e questo purtroppo è un dato di fatto), la pellicola affronta dei temi veramente inquietanti ed io nei commenti letti non ne ho visto traccia.
Tanto per cominciare evidenzia l'arroganza e la superficialità con cui l'uomo sapiens sapiens si destreggia con l'ingegneria genetica scardinando con la spavalderia del prestigiatore infallibile, i codici della vita che la natura ci ha dato (vedi gli alimenti ogm).
Secondo considera il rischio di Virus/pandemia attualmente presente (es. SARS polmonite atipica) e il film ricalca magistralmente questo sentimento di paura collettiva.
Da risalto alla solitudine all'abbandono e all'impotenza umana di fronte alle calamità.
Infine pone lo spettatore di fronte al dilemma esistenziale del caso e del destino.
In quanto alla credibilità ambientale e recitativa posso dire che per 1 ora e mezza sono stato rapito dalle scene, dalla bravura dell'attore e dalla suspence esasperata, con la continua tensione che potesse accadere qualcosa di terrificante.
L'happy ending c'è stato d'accordo, ma rimane comunque l'amaro in bocca per la morte dei due protagonisti. A chi ha ancora la fantasia e l'elasticità mentale per tuffarsi a capofitto dentro un film gli dico che proverà terrore e ansia per più di un ora, e che alla fine rimarrà sconvolto e pensieroso per un bel pò, soprattutto in chi come me vede in quelle immaggini uno scenario non molto lontano da una ipotetica realtà.... Sconsiglio il film a chi si sente fragile di fronte alla angoscia della solitudine, ed ai violenti colpi di scena al limite dell'horror.
Giudizio finale Ottimo, un film sicuramente da rivedere.
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evan89
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lunedì 14 gennaio 2008
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io sono leggenda
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Ero curioso, e tanto anche: arrivo al cinema a l'una del mattino pensando che il film sia un film drammatico, forse pensavo di trovarmi davanti una pellicola come "La ricerca della felicità" e invece... mi ritrovo catapultato in una new york deserta, dove il silenzio abbraccia ogni cosa, dove crescono pannocchie e branchi di cervi scappano da leoni affamati, e che di notte con il calare delle tenebre si popola di vampiri assetati di sangue.
E in scenario così originale e a mio avviso perfetto, un immenso Will Smith, accompagnato da una straordinaria Sam che lo accompagna dovunque, che vive ogni giorno scandito dal suono del suo orologio e da ripetitivi appuntamenti che si da.
La seneggiatura mi è sembrata davvero curata e, per quanto ispirato al libro, davvero originale, con invenzioni straordinarie: stupenda l'idea del protagonista che va al negozio di dvd che ha riempito di manichini, grandiosa ed allo stesso tempo terribile il momento in cui Sam entra nel palazzo, con Smith che la segue e al buio trova i mostri (secondo me una delle scene più belle del film), altra scena geniale quella della trappola che gli infettati usano contro il protagonista, e terribile quella in cui Smith è costretto a soffocare il Sam (la più forte e malinconica scena a mio avviso).
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Ero curioso, e tanto anche: arrivo al cinema a l'una del mattino pensando che il film sia un film drammatico, forse pensavo di trovarmi davanti una pellicola come "La ricerca della felicità" e invece... mi ritrovo catapultato in una new york deserta, dove il silenzio abbraccia ogni cosa, dove crescono pannocchie e branchi di cervi scappano da leoni affamati, e che di notte con il calare delle tenebre si popola di vampiri assetati di sangue.
E in scenario così originale e a mio avviso perfetto, un immenso Will Smith, accompagnato da una straordinaria Sam che lo accompagna dovunque, che vive ogni giorno scandito dal suono del suo orologio e da ripetitivi appuntamenti che si da.
La seneggiatura mi è sembrata davvero curata e, per quanto ispirato al libro, davvero originale, con invenzioni straordinarie: stupenda l'idea del protagonista che va al negozio di dvd che ha riempito di manichini, grandiosa ed allo stesso tempo terribile il momento in cui Sam entra nel palazzo, con Smith che la segue e al buio trova i mostri (secondo me una delle scene più belle del film), altra scena geniale quella della trappola che gli infettati usano contro il protagonista, e terribile quella in cui Smith è costretto a soffocare il Sam (la più forte e malinconica scena a mio avviso).
La regia mi è sembrata davvero convincente, Lawrence alterna il silenzio ad attimi di terrore che lasciano incollati alla sedia nel vero senso della parola.
Ok, lo ammetto, il finale fa proprio cadere il film, purtroppo ad Hollywood non smetteranno mai di rovinare capolavori con conclusioni banali e stupide intrise di buonismo davvero inutile.
Davvero un peccato...
Però, all'uscita dal cinema ero praticamente allucinato e con un sorriso immenso sul volto: il film mi ha convinto alla grande, e non vedo l'ora esca in dvd per rivederlo (al buio e in silenzio ovviamente :D), e mi dispiace un po' leggere le critiche così dure si questo film qui sopra...
A me ha convinto... ma è semplicemente il mio modestissimo parere... :)
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danza
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lunedì 14 gennaio 2008
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messaggi diretti e qualche imprecisione...
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premetto che ho apprezzato il film per i seguenti motivi: buona tensione, costante per tutta la pellicola (un pò alla "Guerra dei Mondi"); sentimento di angoscia perdurante e vivibile con il protagonista; Smith, come giustamente qualcuno ha detto, non da Oscar (scherziamo), ma molto bravo.
Le emozioni più battute nel film: il senso di solitudine dell'uomo moderno, la sua incapacità di stare troppo tempo senza altri uomini; il senso di sopravvivenza che aguza l'ingegno e la voglia di arrivare a risolvere una situazione, ormai, alla luce di tutto,ingestibile e, perciò, insolubile.
Non c'è più nessuno. Punto. Fine della vita come noi la conosciamo, fine della società produttiva; ritorno al selvaggio urbano: ottima metafora della nostra de-evoluzione (come giustamente afferma Smith in un dialogo).
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premetto che ho apprezzato il film per i seguenti motivi: buona tensione, costante per tutta la pellicola (un pò alla "Guerra dei Mondi"); sentimento di angoscia perdurante e vivibile con il protagonista; Smith, come giustamente qualcuno ha detto, non da Oscar (scherziamo), ma molto bravo.
Le emozioni più battute nel film: il senso di solitudine dell'uomo moderno, la sua incapacità di stare troppo tempo senza altri uomini; il senso di sopravvivenza che aguza l'ingegno e la voglia di arrivare a risolvere una situazione, ormai, alla luce di tutto,ingestibile e, perciò, insolubile.
Non c'è più nessuno. Punto. Fine della vita come noi la conosciamo, fine della società produttiva; ritorno al selvaggio urbano: ottima metafora della nostra de-evoluzione (come giustamente afferma Smith in un dialogo).
Eccoci qui. Abbiamo voluto stra-fare, arrivare a comandare anche la morte? Bene. L'abbiamo creata, e con tanto di cappello e rigore scientifico.
Ma allora perchè un tenente colonello del corpo dei marines degli Stati Uniti d'America (importante da sottolineare il personaggio), fedele marito e padre, battista e credente in un Dio superiore (che sventola come bandiera a stelle e strisce), trovandosi in una situazione post-apocalittica perde tutti questi pilastri morali?
Perchè si riduce a parlare coi manichini e con il cane?
Forse perchè, per quanto forti, freddi e combattenti possano essere gli esseri umani, nel loro cuore, sentono il bisogno delle persone. E basta. Apocalisse è solitudine; un grande messaggio, una tagliente metafora. La nostra società "civile" ci sta sfuggendo di mano: e se fosse questo il vero messaggio del film?
Da rifletterci.
Poi non ho potuto fare a meno di notare alcune leggere imprecisioni:
1) dove sono finiti i cadaveri di 5 miliardi di persone? non si sono putrefatti?
2) come ha fatto Robert a costruirsi un castello anti-vampiri assetati se l'unico momento della giornata era dall'alba al tramonto (quindi approsimativamente 12)? Dove alloggiava per non farsi sgammare?
3) un essere umano dopo 2 anni di solitudine, è provato, o si deprime, o diventa schizzofrenico. Invece lui tirava giù le serrande e dormiva, con 500mila zombie fuori a cercarlo. inverosimile un tale autocontrollo.
4) come ha fatto a trattenere il cane lontano dagli angoli bui per 1000 giorni se girava tutti i giorni per la metropoli con auto sportive?
5) e il riscaldamento? I vampiri non si sono mai accorti che la sua era l'unica casa col camino in funzione? o che le uniche impronte invernali portavano da lui?
...insomma, da riflettere e da ridere. certo è che non è possibile fare un film perfetto; basta che sia incisivo.
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diego
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giovedì 17 gennaio 2008
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l'ultimo uomo rimasto sulla terra è già leggenda
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Il film è realizzato in maniera decisamente buona, ottime sia a livello tecnico che emotivo le scene d'azione, e se la scelta di girare alcune scene a telecamera in spalla fa perdere qualcosa in nitidezza dell'immagine, sicuramente rende molto efficace e reale la situazione. Ottimo Will Smith, che per buona parte del film risulta attore unico dell'opera supportando la situazione senza la minima fatica, lasciando traspirare in più di un occasione le emozioni del suo personaggio.Passando alle note dolenti si può dire che sicuramente il film non eccede in originalità già più e più volte abbiamo visto l'umanità a rischio estinzione per colpa di un virus che trasforma gl'uomini in mostri ed anche la scelta della colonia di sopravvissuti a nord la si è recentemente vista in reisdent evil 3.
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Il film è realizzato in maniera decisamente buona, ottime sia a livello tecnico che emotivo le scene d'azione, e se la scelta di girare alcune scene a telecamera in spalla fa perdere qualcosa in nitidezza dell'immagine, sicuramente rende molto efficace e reale la situazione. Ottimo Will Smith, che per buona parte del film risulta attore unico dell'opera supportando la situazione senza la minima fatica, lasciando traspirare in più di un occasione le emozioni del suo personaggio.Passando alle note dolenti si può dire che sicuramente il film non eccede in originalità già più e più volte abbiamo visto l'umanità a rischio estinzione per colpa di un virus che trasforma gl'uomini in mostri ed anche la scelta della colonia di sopravvissuti a nord la si è recentemente vista in reisdent evil 3. Oltre a questa sicuramente non azzeccatissimo il ritmo che se in alcuni frangenti risulta adeguato ed idoneo in altri momenti risulta decisamente troppo lento rendendo alcune parti del film veramente noiose, un ultimo appunto sulla banalità e sulla pochezza su cui vengono affrontate certe tematiche come patriottismo e fede, che oltretutto risultano ormai già troppo usate e masticate. In conclusione il film risulta sicuramente un buon blockbuster d'intrettenimento che comunque merita d'essere visto, ma che avrebbe avuto anche la possibilità di sviluppare certe tematiche in maniera certamente migliore.
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camillo
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mercoledì 2 febbraio 2011
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pieno di suspance!
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Il dottor Robert Neville è l'ultimo uomo rimasto sulla terra.Un virus (inizialmente una cura)ha ucciso la maggior parte degli uomini e gli altri sopravvissuti si sono trasformati in vampiri selvaggi che hanno ucciso i rimanenti.Il film mostra come Robert debba vivere la sua terribile vita,fatta di solitudine,sopravvivenza e studi scientifici.Infatti il dottore cerca di trovare una cura per questo virus.Il giorno è il suo migliore amico,che tiene intrappolati i vampiri nelle case,perchè soffrono la luce,mentre la notte è il suo incubo peggiore.Condizioni di vita simili spingono certe volte Robert alla quasi pazzia.Il film ha una trama molto ben elaborata e lascia un enorme spazio alla suspance.
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Il dottor Robert Neville è l'ultimo uomo rimasto sulla terra.Un virus (inizialmente una cura)ha ucciso la maggior parte degli uomini e gli altri sopravvissuti si sono trasformati in vampiri selvaggi che hanno ucciso i rimanenti.Il film mostra come Robert debba vivere la sua terribile vita,fatta di solitudine,sopravvivenza e studi scientifici.Infatti il dottore cerca di trovare una cura per questo virus.Il giorno è il suo migliore amico,che tiene intrappolati i vampiri nelle case,perchè soffrono la luce,mentre la notte è il suo incubo peggiore.Condizioni di vita simili spingono certe volte Robert alla quasi pazzia.Il film ha una trama molto ben elaborata e lascia un enorme spazio alla suspance.Robert Neville è interpretato al meglio da Will Smith.Questo film inoltre ci fa scavare nella mente del dottore per scoprire i suoi sogni,le sue paure ed i suoi ideali.L'ennesimo film-capolavoro di Will Smith.
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filippo catani
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venerdì 2 settembre 2011
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non è la solita leggenda
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In un futuro più o meno prossimo l'umanità è stata quasi interamente sterminata da un virus che in origine doveva servire come cura. Un superstite ed ex militare a New York cerca di sopravvivere con la compagnia di un cane, cercando di difendersi dagli attacchi notturni di mostruose creature ma soprattutto cercando di trovare un antidoto al virus.
Davvero niente male questo film che mischia un po' i generi horror e fantascienza prendendone però gli ingredienti migliori. Vero è che le passeggiate di Smith in una New York spettrale danno un tocco affascinante al film che ha il merito particolare di mantenere viva l'attenzione dello spettatore e di non perdersi nelle battute finali.
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In un futuro più o meno prossimo l'umanità è stata quasi interamente sterminata da un virus che in origine doveva servire come cura. Un superstite ed ex militare a New York cerca di sopravvivere con la compagnia di un cane, cercando di difendersi dagli attacchi notturni di mostruose creature ma soprattutto cercando di trovare un antidoto al virus.
Davvero niente male questo film che mischia un po' i generi horror e fantascienza prendendone però gli ingredienti migliori. Vero è che le passeggiate di Smith in una New York spettrale danno un tocco affascinante al film che ha il merito particolare di mantenere viva l'attenzione dello spettatore e di non perdersi nelle battute finali. Will Smith regala una grande interpretazione in un film che pare decisamente essergli stato cucito addosso.
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