Horror,
Ratings: Kids+13,
durata 104 min.
- USA 2007.
- Lucky Red
uscita venerdì 23novembre 2007.
MYMONETRO1408
valutazione media:
2,86
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Recuperato ed alla fine rimasto piacevolmente sorpreso.
Metto le mani avanti e dico che non è un capolavoro, ma di sicuro non è male!
Cosa non scontata quando si tratta di film tratti da romanzi e/o racconti di King.
Niente di nuovo sul fronte occidentale... Ma la realizzazione non è male.
Un minimo di ricerca c'è stata. Ammirevole il tentativo di spostarsi dalla semplice "ghost story" a qualcosa di più profondo trasformando i fantasmi nelle manifestazioni del senso di colpa di un padre afflitto dalla morte della figlia.
Da recuperare.
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Dopo 23 con Jim Carrey,largo ad altri numeri tradotti in incubo e portati sullo schermo con la nobile intenzione di turbare i sogni degli spettatori,soprattutto se le cifre in questione sono dispensate dal Re del brivido Stephen King.Ispirato ad un suo racconto,della raccolta Tuttoèfatidico,1408 è il numero di una stanza d'albergo che dietro l'apparente normalità nasconde la sua vera natura di abitacolo infernale,famosa nelle cronache locali per aver condotto al suicidio tutti coloro che vi hanno alloggiato.Basta mettervi piede perché l'orrore in sé racchiuso trasudi copioso investendo,letteralmente,l'ospite di turno.
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Dopo 23 con Jim Carrey,largo ad altri numeri tradotti in incubo e portati sullo schermo con la nobile intenzione di turbare i sogni degli spettatori,soprattutto se le cifre in questione sono dispensate dal Re del brivido Stephen King.Ispirato ad un suo racconto,della raccolta Tuttoèfatidico,1408 è il numero di una stanza d'albergo che dietro l'apparente normalità nasconde la sua vera natura di abitacolo infernale,famosa nelle cronache locali per aver condotto al suicidio tutti coloro che vi hanno alloggiato.Basta mettervi piede perché l'orrore in sé racchiuso trasudi copioso investendo,letteralmente,l'ospite di turno.Sarà così anche per John Cusack,scrittore-eroe di nicchia del paranormale,dedito ai 'viaggi della leggenda',ovvero a quelle visite nei luoghi che la credenza popolare considera stregati,con l'intenzione di far luce sui fenomeni razionalmente inspiegabili che ivi si verificano e che,purtroppo,si rivelano ogni volta frutto di macchinazioni umane ascopo di lucro.Certo che non potrà mai assistere ad un fenomeno 'esp',trafitto dalla perdita recente della figlioletta,il cui dolore ha soffocato dentro,è oramai alla deriva come scrittore ecome uomo,finché l'offerta di pernottare nell'assai temuta stanza d'albergo 1408 gli offrirà,attraverso un agghiacciante viaggio nei recessi della sua anima,‘organizzato su misura per lui’,la possibilità di affrontare ipropri fantasmi per liberarsene definitivamente. Opera ben congegnata che fa leva sulle più recondite,intime paure di ognuno.Ben sorretta da un sempre bravo John Cusack,si avvale di buoni momenti di puro terrore e palpabile angoscia ma non osa spingersi fino in fondo,limitandosi a sfornare brividi da parco-giochi supportati da ottimi effetti speciali, visivamente efficaci ma emotivamente innocui.Il limitedel film sta nel “non essere riuscito a trasfigurare il quotidiano in esperienze di macabra suggestione” -come qualcuno,a ragione,ha scritto- (al contrario di It, Shining o Secretwindow per esempio).Artificioso ma coinvolgente.Godibile. [-]
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Ciao Mary,
Scusa la frase sgradevole e acida, ma capirai che sono qui per giudicare. Tu hai analizzato il significato metaforico della trama, apparte un paio di frasette buttate lì e nemmeno giustificate, ma la trama è di King. è vero: il significato del finale è intenso, profondo,penetrante, ma stiamo sempre parlando del libro. Insomma, con la tua analisi che cosa volevi dire del film? Ti è piaciuto? E perchè? Le scelte registiche? Le inquadrature? Questo è il film, e pure qualcos'altro.
Ho visto questo film con l'intensione di sentire quello che ho sentito guardando "Strade Perdute" (Lynch), dato che le recensioni facevano presagire tanta emozione ho premuto play.
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Ciao Mary,
Scusa la frase sgradevole e acida, ma capirai che sono qui per giudicare. Tu hai analizzato il significato metaforico della trama, apparte un paio di frasette buttate lì e nemmeno giustificate, ma la trama è di King. è vero: il significato del finale è intenso, profondo,penetrante, ma stiamo sempre parlando del libro. Insomma, con la tua analisi che cosa volevi dire del film? Ti è piaciuto? E perchè? Le scelte registiche? Le inquadrature? Questo è il film, e pure qualcos'altro.
Ho visto questo film con l'intensione di sentire quello che ho sentito guardando "Strade Perdute" (Lynch), dato che le recensioni facevano presagire tanta emozione ho premuto play. E sono stato altamente gabbato. Mi piacciono i film in cui il protagonista orrorifico del film è un luogo, ma giunto a metà film mi è rimasta la Speranza di assaporare un colpo di scena come in "The Others". E la Speranza si è sparata alla tempia.
Concordo con te che effettivamente c'è dietro una grande testa, ma il film è stato realizzato in modo inadatto a uno scrittore come King:
-TENSIONE: fino a metà film è tutto da copione, e l'unica possibilità che avevano di prendere di sorpresa il pubblico se la sono giocata con la cosa del timer dell'orologio. La tensione si fa sentire quando lui rientra in posta e i morti sfasciano tutto, ma un ulteriore ennesimo errore rovina tutto. quale?
-EFFETTI SPECIALI: la grande rovina del film. Se volevo vedere tanta acqua mi vedevo LINEABLU. Tutto quel tempo perso a metterli in atto per poi svanire in una nuvola di fumo. Rovinano la scena di più grande impatto emotivo: quella della posta. Ma dico, la scena più ricca di emozioni, in cui il film si toglie la maschera, me la svuoti riempiendola di tutti quegli effetti inutili? La suspance si crea secondo per secondo, non mi puoi rallentare così un finale.
Per me questi due sono i motivi principali per cui "1408" è riuscito male. Per non parlare delle scelte registiche!! Tra un'inondazione e un'altra potevano prendere un pò di tempo per Jackson, per utilizzare al meglio gli oggetti (tra cui il libro dei morti e la bibbia ((cazzo un film basato sul dualismo
scetticismo/fede e la bibbia me la sveli all'ultimo... bah!))).
Insomma scelte registiche 0.
MARY, comunque possiamo parlare di significati e di lotta per la vita quando vuoi, basta che mi prometti di non recensire più nulla! AHAHAHAHAH dai scherzo.... Però ti consiglio di leggere qualche recensione prima di farne di tue. Detto ciò , anche se ciò che ho detto non è tutto ciò che vorrei aver detto (cose da dire su questo film ce ne sono, ma la voglia di dirle è poca, e sono stanco), TI SALUTO E TI AUGURO TANTE CARE COSE
VOTO COMPLESSIVO DEL FILM: 4/10
CavalcaIncubi, ultimo dei Lich
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Uno dei migliori horror psicologici degli ultimi anni..
Si ha davvero l'impressione di accompagnare il nostro sciagurato ospite della stanza che dà il titolo al film (John cusack alias Mike Enslin scrittore e indagatore del paranormale)durante tutto il suo pernottamento che risulterà tutt'altro che piacevole... perchè come lo avvisa il direttore dell'albergo (Samuel L. Jackson) "Nessuno è mai durato più di un'ora nella 1408"
Strane apparizioni,alter ego della finestra di fronte,allucinazioni visive e uditive etc...il nostro Cusack inizialmente scettico riguardo all'esistenza di fantasmi e poltergeist vari si troverà a rivedere i suoi ideali ed a fronteggiare le sue paure per poter sopravvivere all'interno della camera del male ;)
[+] non è un horror (di iridenero)[ - ] non è un horror
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Per me questo film è pazzesco!
A dir la verità non sono un profondo conoscitore di S. King, ma il racconto che ha ispirato il film 1408 l'ho letto, e devo dire che - contrariamente a quanto mi accade di solito - il film mi è piaciuto molto di più!!!
Vuoi per la diversità della storia personale del protagonista, vuoi per la grande bravura degli attori o per la stupenda fotografia, questo film mi ha davvero colpito... periodicamente mi viene voglia di rivederlo.
L'ho consigliato a motli amici, e tutti hanno sinceramente gradito il consiglio rimanendo affascinati da questa storia! La stanza d'albergo che provoca costantemente Mike Enslin facendogli rivivere momenti dolorosi del suo passato.
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Per me questo film è pazzesco!
A dir la verità non sono un profondo conoscitore di S. King, ma il racconto che ha ispirato il film 1408 l'ho letto, e devo dire che - contrariamente a quanto mi accade di solito - il film mi è piaciuto molto di più!!!
Vuoi per la diversità della storia personale del protagonista, vuoi per la grande bravura degli attori o per la stupenda fotografia, questo film mi ha davvero colpito... periodicamente mi viene voglia di rivederlo.
L'ho consigliato a motli amici, e tutti hanno sinceramente gradito il consiglio rimanendo affascinati da questa storia! La stanza d'albergo che provoca costantemente Mike Enslin facendogli rivivere momenti dolorosi del suo passato. L'alternanza geniale tra scene di panico e parentesi introspettive... Questo film è un vero capolavoro, lo consiglio vivamente a tutti! [-]
[+] lascia un commento a pippoilfreddo »[ - ] lascia un commento a pippoilfreddo »
Mike Enslin(John Cusack), un tempo brillante scrittore con alle spalle un ottimo romanzo d'esordio, non è mai riuscito a superare il trauma della morte della figlioletta e ha perso scrittura e moglie dopo il dramma.
Da tempo accumula la stesura di innumerevoli libri fra il cinico e il sensazionalistico in cui racconta la sua permanenza notturna in vari luoghi (cimiteri, camere d'albergo, case, castelli...) famosi per la presenza di fantasmi, poltergeist e fenomeni soprannaturali. La serie di lunghe notti solitarie alla ricerca di fantasmi inesistenti, tuttavia, è destinata a interrompersi quando Mike entra nella stanza 1408 del famigerato Dolphin Hotel.
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Mike Enslin(John Cusack), un tempo brillante scrittore con alle spalle un ottimo romanzo d'esordio, non è mai riuscito a superare il trauma della morte della figlioletta e ha perso scrittura e moglie dopo il dramma.
Da tempo accumula la stesura di innumerevoli libri fra il cinico e il sensazionalistico in cui racconta la sua permanenza notturna in vari luoghi (cimiteri, camere d'albergo, case, castelli...) famosi per la presenza di fantasmi, poltergeist e fenomeni soprannaturali. La serie di lunghe notti solitarie alla ricerca di fantasmi inesistenti, tuttavia, è destinata a interrompersi quando Mike entra nella stanza 1408 del famigerato Dolphin Hotel.
Sfidando gli avvertimenti del direttore dell'albergo (Samuel L. Jackson), decide di pernottare proprio nella stanza che tutti considerano infestata, nella speranza che possa essere l'inizio di un nuovo bestseller.
Come molti degli eroi di Stephen King, Mike dovrà affontare però i suoi demoni, prima di superare la notte... Suspence, orrore, terrore.
1408, film rivelazione tra i più grandi successi del 2007 con oltre 115 milioni di dollari di incassi nel Mondo a fronte di un budget di 25 milioni che conferma il talento del regista svedese Mikael Håfström, nominato all'Oscar con Evil come Miglior Film Straniero, è un horror di pregevole fattura, dotato di grande coerenza e ottimo stile narrativo. Tratto da un breve racconto di Stephen King pubblicato nel 2002 all’interno della raccolta di racconti Everything’s Eventual, 1408 è un horror autentico che riconcilia il pubblico con il genere cinematografico, troppe volte negli ultimi anni sdoganato, riciclato e svenduto alla stregua di torture e sadistic movies dove il sano orrore viene sostituito dall'insano ribrezzo per deprecabili immagini cariche di sevizie disumane e gratuite che suscitano disgusto violentando lo spettatore. 1408 è un film di grande stile sottolineato per tutta la sua durata, partendo dalla conclusione con l'agghiacciante finale enigmatico caratterizzato dal lieve, quasi impercettibile sorriso di John Cusack tornando indietro fino alle prime scene del film che coinvolgono lo spettatore nelle vicende del cinico Mike Enslin, non semplice character protagonista di classici horror ma personaggio accattivante che viene spontaneo comprendere ed appoggiare, figura ben delineata dal triste passato e dell'anima buia e tormentata.
L'inconfondibile firma di Stephen King è pregnante in questa pellicola che attacca, scuote e terrorizza non attraverso immagini mostruose e perseguitanti bensì procurando ansia nel cuore e nella mente, ritorcendo paure, emozioni ed affetti, causando orrore e sofferenza partendo dall'intimo e mettendo spalle al muro il protagonista permettendoci di condividerne le terrificanti vicende rese in maniera assolutamente vivida. Non si può non sottolineare la coerenza di questa pellicola che rispetta le proprie scelte stilistiche a tal punto da non sfruttare il fin troppo facile espediente della figura di Katie Enslin per incutere terrore attraverso immagini innocenti da rovesciare improvvisamente in orripilanti,le presenze dannate che vagano per la stanza 1408 del Dolphin Hotel sono ben caratterizzate e giustificate, paurose e sofferenti esse stesse nella condivisione del terribile destino che pende inesorabilmente su chiunque alloggi nella 1408. 1408 non manca nemmeno di mostrarci la più sana delle paure caratterizzata dal buio, dall'oscurità di stretti, quasi soffocanti cunicoli d’aerazione dentro i quali non può mancare la classica, appena accennata e sempre d'effetto creatura mostruosa che assolve al suo "pauroso" compito in poche ma intense inquadrature. John Cusack, ottimo attore che ha sempre mantenuto un profilo basso sia dentro che fuori dal set arricchendo a piccoli passi la propria carriera di molti film apprezzabili e di successo, è il fulcro di 1408: a lui il compito di accattivarsi il pubblico rendendo efficace la narrazione e coinvolgente l'intero, terrificante percorso che si trasforma nella più significativa esperienza in bilico tra vita, morte e terrore di Mike Enslin.[-]
[+] eh si (di iridenero)[ - ] eh si
[+] lascia un commento a andyflash77 »[ - ] lascia un commento a andyflash77 »
Nei primi venti minuti sembra assistere a una puntata di scherzi a parte, tutto estremamente prevedibile e banale, poi il film decolla un po' ma senza mai provocare emozioni paurose al di là dello schermo. CUSACK è più icisivo in commedie brillanti che in film del genere ma ho apprezzato lo sforzo. Saluti.
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UN OTTIMO HORROR, TRATTO DA UN ROMANZO DI KING(RE) STHEPHEN, DI ALBERGHI INFESTATI CI aveva GIA SPAVENTATO MOLTO DIREI IL MAESTRO KUBRIK, CON L'OTTIMO SHINING, DA UN ROMANZO DI?...........ma devo dire che questo regista svedese ha saputo creare dei momenti di vera tensione, ha delle similitudini con il capolavoro del 1980, un po per atmosfera apparizioni alquanto inquietanti e violente.........e devo aggiungere con ottimo J.cusack
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Uno scrittore di romanzi del terrore, per trovare la giusta ispirazione, decide di entrare nella stanza maledetta 1408 al Dolphin Hotel, nonostante il direttore lo abbia avvisato delle innumerevoli morti accadute lì dentro. Sarà proprio in questa stanza del terrore che egli dovrà sopravvivere alla pazzia che lo perseguiterà per più di 45 minuti. Ottimo film del genere, molto inquietante. Ottimi gli effetti speciali, mai banali, e buono anche come le sequenze sono state costruite, creando un rimo molto controllato della regia, senza troppe sbavature. Eccezionale John Cusack, una grande prova di attore e grande come sempre Samuel L. Jackson, anche se una spanna di meno rispetto all'altro. Avendo anche "intravisto" il libro posso dire che questo film è una grande trasposizione letteraria di un grande scrittore.
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