gec
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mercoledì 12 dicembre 2007
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deluso anche da zappoli
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come si fa ad accostarlo a shining?uno dei migliori da king?ma meglio di questo è anche cujo o la macchuna infernale!non mi stupisco che abbia incassato;banale e scontato!
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salvio
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mercoledì 12 dicembre 2007
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deludentissimo!!!!!
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PENSO CHE L'UNICO RACCONTO DI STEPHEN KING CHE SIA RIUSCITO AL CINEMA RESTI"SHINING",E CHE SE JOHN CUSACK E SAMUEL JACKSON HANNO ACCETTATO DI GIRARE UN FILM DEL GENERE E'PERCHE'AVEVANO BISOGNO DI SOLDI LIQUIDI E SUBITO....SONO USCITO PERPLESSO DALLA SALA PER LA DELUSIONE E LA MEDIOCRITA'DEL FILM!!!
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favlo
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mercoledì 12 dicembre 2007
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1408: claustrofobia dello spirito
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Vi è mai capitato di fare un incubo orrendo, credere di svegliarvi, e rendervi conto che invece siete ancora nell'incubo e avere paura di restarci per sempre... avete presente quella sensazine di paura e impotenza, quella mancanza di spazi, la sensazione di essere in gabbia...
Bhè se è questo che volete provare: questo 1408 vi farà provare.
Un film che definire horror è riduttivo, ne demoni ne mostri ne fantasmi, ma come dice L.Jackson "il male".
La stanza 1408 è una specie di anticamera dell'inferno dove le proprie paure, e quelle di chi c'è stato si animano e posseggono chi le sfida.
E' una lotta all'ultimo sangue fra Mike Enslin - al secolo John Cusack - e il male che dimora nella 1408, un male che irride, mortifica, illude il protagonista, distruggendolo a livello psicologico lasciandolo in ginocchio quasi impotente di fronte al nulla che lo circonda.
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Vi è mai capitato di fare un incubo orrendo, credere di svegliarvi, e rendervi conto che invece siete ancora nell'incubo e avere paura di restarci per sempre... avete presente quella sensazine di paura e impotenza, quella mancanza di spazi, la sensazione di essere in gabbia...
Bhè se è questo che volete provare: questo 1408 vi farà provare.
Un film che definire horror è riduttivo, ne demoni ne mostri ne fantasmi, ma come dice L.Jackson "il male".
La stanza 1408 è una specie di anticamera dell'inferno dove le proprie paure, e quelle di chi c'è stato si animano e posseggono chi le sfida.
E' una lotta all'ultimo sangue fra Mike Enslin - al secolo John Cusack - e il male che dimora nella 1408, un male che irride, mortifica, illude il protagonista, distruggendolo a livello psicologico lasciandolo in ginocchio quasi impotente di fronte al nulla che lo circonda.
Già il nulla, perchè quando si entra nella 1408 non si è più a New york, non si è più in albergo, non si è più sulla terra, ma in un universo parallelo dove ci sei tu, tutto il dolore e le paure che hai in valigia, e la bruciante vista delle quotidiane angoscie che "albergano" - mai termine fu più azzeccato - l'animo umano. Tu, loro e il numma intorno.
Non mostri e fantasmi quindi, ma lutti, tradimenti, sogni infranti che straziano l'anima del protagonista e di chi dalla poltrona segue col fiato sospeso l'evolversi degli eventi. E ad ogni minuto la rabbia cresce di pari passo con una sensazione di claustfobica impotenza che non ti abbandona mai.
E ad un ceto punto vorresti andare li e farla a pezzi tu quella stanza.
Un film emozionante, basato su paure reali, ma che più che lasciarti andare a casa osservando con timore le ombre della notte ti fa vivere 104 minuti di stimolante tensione.
Uno di quei rari casi in cui da un libro si riesce a fare un buon film.
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(di oldfabrizio)
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(di silvia)
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rosy76na
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martedì 11 dicembre 2007
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ottimo lavoro
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Erano mesi che non uscivo dal cinema soddisfatta... per aver visto un bel film.
Il finale è eccezionale.....
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(di manuel)
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lalla
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martedì 11 dicembre 2007
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it
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io ho letto IT e lo consiglio a tutti. è assolutamente un capolavoro (non lasciatevi spaventare dalla mole delle pagine, una volta iniziato lo si finisce d'un fiato!). Una volta letto il libro la trasposizione cinematografica risulta decisamente inadeguata e non all'altezza di rendere la profondità del dramma che i personaggi vivono sulla carta stampata.
Per il resto concordo con la recensione è la capacità di instillare paura che manca agli horror contemporanei.
Per il resto il film non era male, ma sono sicura che il racconto ha molto di più da dire!
saludos!
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(di _violetgnallu_)
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reallife
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lunedì 10 dicembre 2007
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veramente inutile
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Circa un anno e mezzo fa, come spesso mi accade, mi sono trovato in libreria e,
affamato di una qualsiasi cosa purché scritta da Stephen King, acquisto "Tutto è fatidico". La raccolta di racconti è molto carina, non entusiasmante, ma ho letto di peggio. Uno dei racconti che mi lascia più stranito è "1408". A distanza di tempo, mi ritrovo in una sala a guardare la trasposizione cinematografica di quel racconto. Bene...inizialmente il film è attendibile, ma ciò non lo esula da essere insignificante! Esoso oserei dire. Il resto del film è letterelmente penoso. Non è innovativo e non è attinente al racconto. Cusack, secondo me, riveste anche un ruolo veramente poco simpatico. Peccato per l'esigua presenza di Jackson.
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Circa un anno e mezzo fa, come spesso mi accade, mi sono trovato in libreria e,
affamato di una qualsiasi cosa purché scritta da Stephen King, acquisto "Tutto è fatidico". La raccolta di racconti è molto carina, non entusiasmante, ma ho letto di peggio. Uno dei racconti che mi lascia più stranito è "1408". A distanza di tempo, mi ritrovo in una sala a guardare la trasposizione cinematografica di quel racconto. Bene...inizialmente il film è attendibile, ma ciò non lo esula da essere insignificante! Esoso oserei dire. Il resto del film è letterelmente penoso. Non è innovativo e non è attinente al racconto. Cusack, secondo me, riveste anche un ruolo veramente poco simpatico. Peccato per l'esigua presenza di Jackson. Tutto quello che accade dentro a quella stanza d'albergo, mi ha fatto venire in mente il favoloso "falso nonsense" di Lynch. Peccato che Lynch sia unico ed inimitabile. Una volta uscito dal cinema, mi sono chiesto chi me l'ha fatto fare e perché non me ne sono rimasto in casa a leggermi un bel libro!
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enriko83
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lunedì 10 dicembre 2007
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un film deludente. peccato per s.l. jackson
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Secondo me è un film che non fa paura per niente e che soprattutto esagera in tutte le sue scene. inconcludente
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rossana_
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lunedì 10 dicembre 2007
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inutili sobbalzi
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Decisamente un film inutile .
Se avete tempo e denaro da perdere ve lo consiglio . Otterrete quello che vi siete prefissati , un senso di noia vi pervaderà e una domanda spontanea vi nascerà dal profondo: perchè??? Perchè vedere un film così , perchè esistono trasposizioni di libri sul grande schermo così noiose, perchè sottoporsi ad una tortura di propria sponte, perchè non essere riusciti ad evitarlo nonostante qualche critico burlone scrive che è un buon film , addirittura tra le + riuscite trasposizioni di storie di King sullo schermo??? Vi metto in guardia ...evitate di immolarvi a pagamento (vostro al botteghino..)
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(di _violetgnallu_)
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etta
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lunedì 10 dicembre 2007
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1408esimo commento
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il film non è stato del tutto deludente,anzi in parecchie prospettive anche interessante, ma mi sovviene un dubbio..lui dalla stanza ci esce oppure no? la scena in cui è con la moglie e ascoltano la registrazione con la voce della bambina è reale,o lui sta ancora "immaginando"? rispondetemi x favore!
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sara natilla
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lunedì 10 dicembre 2007
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la delusione ha un nuovo numero: 1408
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Ho letto molti libri di Stephen King e ho visto molti film tratti da essi. Non riesco a comprende come la gente continui a comprarli. Sono deludenti specie nel finale. L'intreccio, la trama ti portano a immaginare chissà quale finale... invece arriva la delusione. Puntuale come le tasse di novembre. Così come arriva la delusione alla fine di 1408. Guardi lo schermo e non vedi l'ora che il film termini. E' noioso con poco patema e suspance. Quello che verrà dopo già lo immagini e ti senti ancora più deluso.
Ti domandi se il direttore dell'albergo sia maniaco-compulsivo o un sadico spietato. Offre al suo ospite del liquore costoso, apre lui la bottiglia, ma chissà cosa ci avrà messo dentro come chissà di cosa sono ripieni i cioccolatini se subito dopo averli mangiati Cusack comincia ad avere le allucinazioni.
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Ho letto molti libri di Stephen King e ho visto molti film tratti da essi. Non riesco a comprende come la gente continui a comprarli. Sono deludenti specie nel finale. L'intreccio, la trama ti portano a immaginare chissà quale finale... invece arriva la delusione. Puntuale come le tasse di novembre. Così come arriva la delusione alla fine di 1408. Guardi lo schermo e non vedi l'ora che il film termini. E' noioso con poco patema e suspance. Quello che verrà dopo già lo immagini e ti senti ancora più deluso.
Ti domandi se il direttore dell'albergo sia maniaco-compulsivo o un sadico spietato. Offre al suo ospite del liquore costoso, apre lui la bottiglia, ma chissà cosa ci avrà messo dentro come chissà di cosa sono ripieni i cioccolatini se subito dopo averli mangiati Cusack comincia ad avere le allucinazioni.
Non senti quel pizzicorino alla radice dei capelli... tutti gli avvenimenti sono prevedibili e di poco fascino fino a scadere nel patetico.
Come è patetica e prevedibile l'espressione del protagonista nel sentire la vocina della figlioletta morta impressa sul nastro del registratore che si portava dietro per registrare i suo appunti vocali. Non sarà mica ancora sotto l'effetto del liquore o dei cioccolatini?
Appunto non vedi l'ora che il film sia finito per abbandonare la tua poltrona e chiedere (?) che ti restituiscano i soldi del biglietto.
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