guidomf
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mercoledì 9 gennaio 2013
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un regista particolare film particolari
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non stupisce se il film non piace affatto ad alcuni e piace moltissimo ad altri. Non è un regista come altri, anzi, del tutto sui generis, ma se piace, piace moltissimo. Il tema affrontato è ancor meno abbordabile di quello di una sottile linea rossa, ma forse anche per questo il film è più rarefatto e meno digeribile per molti.
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scrigno magico
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giovedì 19 aprile 2012
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lento, lento, lento
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Beh, va bene il racconto delicato, l'introspezione, l'approfondimento psicologico dei personaggi, ma in un film classificato come "AVVENTURA" la lentezza di tutta la trama è talmente esasperante da annullare tutto quanto di buono se ne sarebbe potuto dire se solo avesse avuto dei cambi di ritmo, delle pulsioni passionali e vitali.
Questo film è come un lungo riposo, come una canzone senza ritornello, come un percorso in autostrada tutto in prima marcia.
Una grande, soporifera, incompiuta. Peccato.
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federica nencini
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lunedì 23 gennaio 2012
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film che vale molto di più di un'oscar
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Due vite che si intrecciano ma che non si legano: Pocahontas e Smith. La storia che fu di colei che viene chiamata Rebecca. Un film che rimane impresso e che non si può scordare. Suoni che diamo per scontati resi una colonna sonora. Paesaggi incontaminati e meravigliosi. Attori che hanno dato il meglio in un'espressività unica. Grande risalto alla gestualità. E anche triste esempio di come l'uomo moderno rovina ciò che tocca quando non ne capisce l'anima. Narrazione fuori campo con parole che toccano l'anima di chi le ascolta veramente. Un film con poche parole per ascoltare ciò che di solito non sentiamo. Un vero Capolavoro.
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paride86
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giovedì 12 gennaio 2012
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sublime
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Fedele più alla vera storia di Pocahontas che al fortunato cartoon che ne è stato realizzato dalla Walt Disney, Terrence Malick firma un film che sta tra il meraviglioso e il sublime.
Girato con grande maestria e con un sapiente uso della musica, è imperniato di una grazia iperrealista e allo stesso tempo immaginifica; racconta e descrive con realismo quello che fu lo scontro tra gli indigeni americani e gli inglesi, senza fare sconti alla mediocrità del capitano Smith.
Attori in stato di grazia, Colin Farrell su tutti.
Un film stupende, da vedere assolutamente!
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metalsoldier
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lunedì 21 novembre 2011
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new age
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é un film new age! Allora se vi piace il genere il film è bello. Altrimenti sono garantiti almeno 5 minuti di sonnellino, e se non riuscite a dormire perchè avete il sonno leggero (come me) vi farete due palle a tortiera!! ok ci sono alcuni passaggi apprezzabili: bello era il contrasto fra l'insediameto inglese (che rappresenta il vecchio mondo) pestilenziale, sporco, avido...ecc; e la natura selvaggia del nuovo mondo: pulita, pura, armoniosa... Metaforicamente a sembrare come un'infezione che si insedia in un corpo sano e pian piano si espande. Ottima la cura per le scene, che mi sono sembrate prive di effetti speciali (che ormai contaminano tristemente il mondo del cinema in modo eccessivo a mio avviso).
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é un film new age! Allora se vi piace il genere il film è bello. Altrimenti sono garantiti almeno 5 minuti di sonnellino, e se non riuscite a dormire perchè avete il sonno leggero (come me) vi farete due palle a tortiera!! ok ci sono alcuni passaggi apprezzabili: bello era il contrasto fra l'insediameto inglese (che rappresenta il vecchio mondo) pestilenziale, sporco, avido...ecc; e la natura selvaggia del nuovo mondo: pulita, pura, armoniosa... Metaforicamente a sembrare come un'infezione che si insedia in un corpo sano e pian piano si espande. Ottima la cura per le scene, che mi sono sembrate prive di effetti speciali (che ormai contaminano tristemente il mondo del cinema in modo eccessivo a mio avviso). Nella seconda parte si nota una certa accelerazione del ritmo rispetto alla prima parte del film con l'entrata in scena del vecchio mondo e il film perde fluidità e chiarezza. Il finale mi è sembrato superficiale e sbrigativo. Non ho capito se pocaontas ha fatto una scelta di sua volontà o perchè il tizio di cui era innamorato non l'ha più pensata. Non ho apprezzato neanchè la tecnica usata per accelerare il ritmo del film, troppo lento, tagliando le scene ( come in "dogville"), perchè va in contrasto con lo stile new age che deve avere un ritmo lento e meditativo. La musica non è male: un crescendo che accompagna piano piano..e piano nel sonno profondo. La trama è marginale. Ciò che è al centro dell'attenzione sono gli scenari naturalistici e il sentimentalismo, a mio avviso infantile (direi giggioneggiante) di pocahontas. Quest'ultimo attributo potrebbe tuttavia anche essere coerente con l'intenzione di far provare allo spettatore un senso di purezza, in collegamento con la purezza del popolo indigeno e della natura selvaggia in cui essi vivevano.
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molenga
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sabato 5 novembre 2011
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moltahontas
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Il nome della principessa indiana non è mai pronunciato ma è più che chiaro che si tratti della storia di pocahontas, rivisitata in maniera molto malickiana:i dialoghi sono pensieri o divagazioni paniche, le ferite sono tagli dell'anima e la paura è una preghiera al Dio di tutte le cose: bellissima fotografia e bravini gli attori, anche se a volte sembrano lasciati a sé stessi...non è il più riuscito film di questo artista, ma è un buon film
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gabriella
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domenica 10 luglio 2011
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the new world.
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Film d'avventura e non certo il migliore fra i pochi film diretti dal regista statunitense Terrence Malick.Basti pensare a titoli quali "La rabbia giovane" e l'ultimissimo "The tree of life".Cast importante specie per la splendida protagonista femminile.Comunque godibile anche se un pò troppo prolisso e con il pregio di farci vedere gli effetti e le crudeltà delle colonizzazioni.Bella la sequenza finale.Non male anche se non quello che si suol dire un capolavoro.
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valenzale22
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mercoledì 8 giugno 2011
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affascinante!
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Film affascinante e di nicchia, adatto ad un pubblico ristretto e abbastanza cinico. Sono state curate nei dettagli la fotografia ma soprattutto i costumi e i piccoli dettagli storici. Lo sceneggiatore ha ripreso il classico della disney che però è stato stravolto dal regista. La complessa articolazione rende il film molto lento, scandito da una continua riflessione interiore dei personaggi. L'amore, la passione, la menzogna, il coraggio e i sogni sono i temi portanti dei due co-protagonisti Farrel e Bale, che nella loro duplice e opposta natura mettono in evidenza due mondi del '600 inglese del tutto caratterizzanti. Il bello e dannato capitano Smith, rappresenta lo spirito avventuriero, coraggioso e assetato di conoscenza, tipico dei grandi esploratori rinascimentali; il capitano Rolf, invece ne è l'opposto, raffinato, conforme ai costumi, romantico e leale.
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Film affascinante e di nicchia, adatto ad un pubblico ristretto e abbastanza cinico. Sono state curate nei dettagli la fotografia ma soprattutto i costumi e i piccoli dettagli storici. Lo sceneggiatore ha ripreso il classico della disney che però è stato stravolto dal regista. La complessa articolazione rende il film molto lento, scandito da una continua riflessione interiore dei personaggi. L'amore, la passione, la menzogna, il coraggio e i sogni sono i temi portanti dei due co-protagonisti Farrel e Bale, che nella loro duplice e opposta natura mettono in evidenza due mondi del '600 inglese del tutto caratterizzanti. Il bello e dannato capitano Smith, rappresenta lo spirito avventuriero, coraggioso e assetato di conoscenza, tipico dei grandi esploratori rinascimentali; il capitano Rolf, invece ne è l'opposto, raffinato, conforme ai costumi, romantico e leale. Il finale drammatico è forse l'unica nota stonata, che porta lo spettatore medio a considerare "pesante" il film. Il regista si è focalizzato sugli stati d'animo dei protagonisti, oltre che sull' intreccio costante tra l'amore e il dolore. Fa da sfondo a tutto ciò la storia reale: quella di una grande potenza marittima(l'Inghilterra) che conquista un mondo sconosciuto, dove due etnie e culture sconosciute si scontrano e si intrecciano.
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astromelia
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martedì 31 maggio 2011
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farrell=il sosia di pitt
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in questa pellicola colin sembra il gemello di brad sia per somiglianza che atteggiamenti che movenze.....ciò che mi attrae di questo film è il sottofondo coi suoni della foresta,quasi un rapimento sonoro,che rende verosimile la trama e i personaggi,la voce fuoricampo amalgama il tutto............
[+] vero
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mikado
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martedì 5 aprile 2011
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quando la sensibilità diventa esagerazione
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Vorrei parlare di quanto sia stimabile un uomo che in 33anni di attività ha girato solamente 4 film, tutti alle sue condizioni; uno che quando si muove, non lo fa certamente per soldi. Vorrei, in conseguenza di quanto appena scritto, discorrere sull'incontestabile passionecinematografica del regista. Vorrei elogiare il romanticismo che aleggia attorno alla sua figura ed esaltare il suo coraggio nel volersi discostare completamente dai canoni hollywoodiani.
Ma questa è la recensione di un film: The New World. E come tale dev'essere indipendente da ogni altra questione o pellicola riguardanti l'autore in questione.
The new world, è un film incentrato fortemente sulla sensibilità del contatto: mani che sfiorano delicatamente la cima dell'erba, che assaporano l'acqua, la terra, o che scoprono un viso finora sconosciuto.
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Vorrei parlare di quanto sia stimabile un uomo che in 33anni di attività ha girato solamente 4 film, tutti alle sue condizioni; uno che quando si muove, non lo fa certamente per soldi. Vorrei, in conseguenza di quanto appena scritto, discorrere sull'incontestabile passionecinematografica del regista. Vorrei elogiare il romanticismo che aleggia attorno alla sua figura ed esaltare il suo coraggio nel volersi discostare completamente dai canoni hollywoodiani.
Ma questa è la recensione di un film: The New World. E come tale dev'essere indipendente da ogni altra questione o pellicola riguardanti l'autore in questione.
The new world, è un film incentrato fortemente sulla sensibilità del contatto: mani che sfiorano delicatamente la cima dell'erba, che assaporano l'acqua, la terra, o che scoprono un viso finora sconosciuto.
L'anima della pellicola è delicata e malinconica e a tratti s'intuisce ciò che il regista vorrebbe trasmettere, peccato però, che il film sia lentissimo e terribilmente soporifero. Persino le battaglie con gli indigeni risultano noiose, non c'è un lampo, non un guizzo, nulla. Sarebbe stato interessante vedere i comportamenti dei due amanti colti da delicata passione. E invece niente. Non è la solita frivola storia d'amore, si sa, ma diamine la passione è umana!
Epoi, dove sono finite le esplorazioni? Dov'è la curiosità di scoprire una terra sconosciuta? Forse c'è, ma è sepolta sotto la coltre di neve invernale. E lo spettatore, quando il primo fiocco cade, rischia di cadere anch'esso. In un sonno profondo.
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