Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Benoît Jacquot |
Attori | Isild Le Besco, Bérangère Bonvoisin, Marc Barbé, Jérémie Elkaïm, Louis-Do de Lencquesaing . |
MYmonetro | 2,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il giorno del suo compleanno Jeanne scopre dalla madre che suo padre è un indiano conosciuto durante un viaggio. La ragazza, attrice di professione, abbandona le prove dello spettacolo che sta preparando per partire per l'India alla ricerca dell'uomo. Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO NÌ
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Jean, il giorno del suo compleanno, viene a sapere dalla madre di avere un padre indiano: un indù, appartenente alla casta degli "Intoccabili". Jean decide di lasciare la città francese in cui vive, il suo uomo, il suo lavoro di attrice e di partire per l'India, alla ricerca del genitore.
Due volte in concorso a Venezia - nel '97 e nel '99 rispettivamente con La Septiéme e Pas de scandale - Jacquot ritorna al Lido con il racconto di un viaggio e di un incontro che dovrebbe diventare un percorso di formazione. L'intento del regista era quello di "costringere in qualche modo l'attrice e il suo personaggio a cambiare un jeans con un sari" attraverso il confronto tra i valori dell'Occidente e dell'Oriente, la dialettica tra Fede e Spiritualità, la scoperta dei legami affettivi e dell'identità. Questi dovrebbero essere i temi del film, ma l'uso del condizionale è d'obbligo in quanto non c'è nulla di tutto ciò. La struttura narrativa è squilibrata: la prima parte - troppo lunga - presenta dialoghi dilatati e silenzi che non danno profondità a una sceneggiatura banale. La macchina da presa a mano indugia sul volto della protagonista, ma anche in questo caso, è vano il tentativo di dare intensità alle sue espressioni. Nella seconda parte - che non aiuta lo svolgimento e la conclusione della storia - l'India è stereotipata come nel peggiore dei documentari. Un film noioso e pretenzioso che, come ormai accade troppo spesso, confonde la pochezza dei contenuti con l'introspezione e l'analisi dei tormenti interiori. Quando il tormento autentico, per 82 minuti, è solo quello dello spettatore.
Alla ricerca di un papà mai conosciuto sulle rive del Gange. È una festa serale di compleanno con brutta sorpresa per la giovane attrice Jeanne: la madre, alcolista senza rimedio, la colpisce in faccia; poi l'abbraccia e, aiutandosi con la bottiglia e un bicchiere, le confida come il suo vero padre sia un indù, un rappresentante della casta degli intoccabili" che lei aveva casualmente conosciuto durante [...] Vai alla recensione »
Intoccabile il titolo, intoccabile il film. Benoit Jacquot, già a Venezia con Pas de scandale , Sade e Tosca, torna in laguna con L'intouchable , pellicola antipatica. Jeanne (Isild Le Besco), attrice che recita Brecht ( Sainte Jeanne Des Abattoirs ) e coinvolta in un film in cui ci sono scene di sesso che detesta, viene a sapere dalla madre che suo padre è indiano e non solo.