Anno | 2006 |
Genere | Commedia drammatica |
Produzione | USA |
Regia di | Ken Olin, Matt Shakman, Tucker Gates, Allison Liddi, Frederick E.O. Toye, Lawrence Trilling, Michael Lange, David Petrarca, Sandy Smolan, Michael Schultz, Gloria Muzio, David Paymer |
Attori | Dave Annable, Calista Flockhart, Balthazar Getty, Rachel Griffiths, Sarah Jane Morris John Pyper Ferguson, Ron Rifkin, Patricia Wettig, Sally Field, Matthew Rhys, Kerris Dorsey, Maxwell Perry Cotton, Josh Hopkins, Luke MacFarlane, David Burke, Rob Lowe (II), Marika Dominczyk, Tom Skerritt, Denis O'Hare. |
Tag | Da vedere 2006 |
MYmonetro | 3,33 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 maggio 2009
La famiglia Walker tra unioni e divisioni dettate anche da idee politiche e morali molto diverse. La serie ha ottenuto 4 candidature a Golden Globes, 5 candidature e vinto un premio ai Emmy Awards, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Le famiglie sono spesso al centro delle serie televisive fino quasi al punto di costituirne quasi un 'genere'. Però di famiglie come quella dei Walker finora non se ne erano viste. Perché se il padre pensa bene di uscire di scena al secondo episodio (lasciando qualche scheletro nell'armadio non poco ingombrante) madre e figli debbono confrontarsi non solo con il pesante lascito ma anche con le dinamiche relazionali all'interno del nucleo familiare. Fin qui tutto potrebbe sembrare scontato e un po' simil-Beautiful. Ma proprio in questo sta il bello perché non è così in quanto la società statunitense così come si configura in questo nuovo millennio post 11 settembre impone le sue leggi al serial. Abbiamo così la madre Nora (una Sally Field che si rivede sempre con piacere) che è una fervente democratica e rimprovera alla figlia Kitty (Calista Flockhart che ha smesso i panni di Ally McBeal) il suo credo pro-Bush. Per di più Kitty, conduttrice di un talk show che fa del confronto ideologico la propria fortuna) ha spinto il fragile fratello minore Justin (Dave Annable protagonista di Reunion) ad andare a combattere in Afghanistan dal cui fronte è tornato con un sistema nervoso estremamente fragile. Ci sono poi i fratelli che potremmo definire 'aziendali': Sarah, che il padre ha voluto per testamento quale capo dell'impresa familiare (Rachel Griffiths già apprezzata in Six Feet Under) provocando il malcelato risentimento del coscienzioso Tommy (Balthazar Getty) il quale si avvale della consulenza del quinto e ultimo fratello, Kevin (Matthew Rhys), brillante avvocato gay.
Le dinamiche all'interno e all'esterno della famiglia (ivi compreso il conflitto di Nora con l'amante del defunto marito in cui cerca di intervenire da saggio mediatore il fratello Saul Ron Rifkin già visto in Alias) finiscono con l'esser sempre e comunque influenzati dai temi che toccano davvero la sensibilità odierna degli americani e non solo. Omosessualità, fecondazione assistitita, terrorismo internazionale finiscono con l'essere temi di confronto così come in molte famiglie reali. È quello che fa la differenza, insieme a un cast di tutto rispetto, e che ha inchiodato davanti al teleschermo oltre 14 milioni di spettatori negli Usa. La quotidianità e mutevolezza della cronaca e della politica dovrebbero costituire un potente carburante per gli sceneggiatori di un serial che non vuole essere solo visto ma anche messo in discussione. Grazie anche al fatto che non vi si attua nessuna divisione manichea tra 'buoni' e 'cattivi'. Anche questo è un punto a favore.
BROTHERS & SISTERS disponibile in DVD o BluRay |
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Non ci sono dubbi che sia tra i serial americani più belli della storia! Non c'è una puntata in cui non vengano offerti spunti su cui riflettere. Inoltre il cast è veramente da urlo e andrebbe premiato in blocco al più presto. Spero che non finisca mai!