Valerio Caprara
Il Mattino
Daniele Vicari, giustamente celebrato per il folgorante esordio («Velocità massima»), si arena nelle secche di un'opera seconda pretenziosa e sconnessa. «L'orizzonte degli eventi», presentato ieri nella sezione Settimana della critica, spezza in due movimenti l'itinerario di un eroe negativo, il fisico nucleare Max incarnato con evidenti impacci fisiognomici e verbali dal bravo ancorché ruspante Valerio Mastandrea. Nel primo, questo luciferino e tormentato protagonista lavora con zelo inaudito al lambiccato esperimento «Helios» che progredisce in un laboratorio situato alle pendici del Gran Sasso: laconico, decisionista, insofferente al mondo, anche familiare, che lo sollecita, Max si distrae dalla sin troppo misteriosa missione solo per praticare sbrigative relazioni di sesso con due colleghe. [...]
di Valerio Caprara, articolo completo (2303 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino 24 maggio 2005
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