Chromophobia

E' molto difficile rintracciare il dvd di questo film e per questo motivo saranno in pochi qui in Italia ad averlo visto... Il film, diretto da Martha Fiennes, già dall'inizio sembra un delirio della regista che intreccia visioni di un sogno alla realtà ma in un modo così contorto che rende questa pellicola di difficile comprensione, tuttavia con lo scorrere dei minuti il film si apre abbozzando una [...] Vai alla recensione »

Panoramica sui vizi (molti) e virtù (poche) della nostra società. Prodotto inglese corretto, con un grande Ian Holm (da sempre un attore sicuro, dalla recitazione solida) e con una squadra di attori decisamente sopra la media (la Scott-Thomas, Chaplin, e via via tutti gli altri, ma proprio tutti, bambino compreso). Bella regia, con qualche indugio di troppo sulla vicenda della Cruz (insolitamente brava, [...] Vai alla recensione »

Questo film (vecchio già di 4 anni e rimasto fin ora inedito in Italia) vorrebbe dire molto su varie realtà odierne, ma non riesce mai a decollare e a tratti le isterie e i drammi dei vari personaggi risultano davvero sfiancanti. Un prodotto inglese gelido e inamidato, che tuttavia mostra il grande talento registico della Fiennes e che ha il merito di portare sullo schermo una squadra di attori di [...] Vai alla recensione »

Mi ha lasciato perplesso la recensione di Valerio Caprara che avete nel sito,il film o non la visto,quindi dopo poco tempo ha lasciato la visione o non nè poteva proprio più e si è distratto alquanto;ciò non giustifica un film sostanzialmente sbagliato,che tenta di avere un aplomb europeo (non basta la produzione francese),ma che invece si presenta come un film televisivo,stralungo e poco efficace [...] Vai alla recensione »

In «Chromophobia», ambientato nella Londra contemporanea, tra inquietudini alto-borghesi e principi morali calpestati, Penelope Cruz è una prostituta gravemente ammalata: «E'vero, mi capita molto spesso di morire sullo schermo, ma non mi interessa più di tanto. Scelgo sempre i film che m'insegnano qualcosa di nuovo, quelli dove mi posso mettere alla prova in un ruolo diverso.

Il film di chiusura di Cannes n.58, Chromophobia, è più di un incidente sull'autostrada dell'immaginario, dice di compromessi che gravitano intorno alla Croisette e di operazioni produttive dubbie. La Quinta Communications di Tarek Ben Ammar, ex socio di Berlusconi (Quinta rimanda a Penta), produttore dai trascorsi burrascosi e ora potente tycoon con sede a Parigi, ha finanziato, insieme alla britannica [...] Vai alla recensione »

Davvero orrendo il film di chiusura, forse per fare pendant con quello dell'apertura. Ma mentre il francese «Lemming» qualche piccola dote l'aveva e non a caso partecipava al concorso, l'inglese «Chromophobia», imbarcato per intrattenere la platea in ghingheri della cerimonia, ha rischiato di rovinare il buon livello complessivo del festival. Un congedo assurdo, scaturito dalle imperscrutabili ragioni [...] Vai alla recensione »