L'angelo della spalla destra

Prodotto di una terra cinematograficamente inidentificata, il Tagikistan, L'angelo sulla spalla destra appartiene al genere delle "scoperte" festivaliere; il che non gli ha risparmiato la sorte di restare in panchina per due stagioni (era a Cannes nel 2000) prima di approdare sui nostri schermi. Dopo dieci anni d'assenza, Hamro rientra da Mosca ad Asht, il suo paesello natale, per vegliare sulla [...] Vai alla recensione »

Hamro (Marut Poulodzade), filibustiere inveterato, torna nella cittadina natale in Tagikistan, soprannominata la tana del lupo, un luogo molto duro, devastato dalla guerra civile. Tutti lo detestano tranne la mamma (Haicha Habdrachitova) che lo ha fatto rientrare fingendosi in fin di vita e in realtà vorrebbe convincerlo a mettere la testa a posto con un bel matrimonio (Hamro ha anche un figlio).

Si narra in Islam che ogni uomo ha due angeli posati sulle spalle. Quello a destra prende nota delle azioni buone, quello sulla sinistra delle cattive. Alla fine, gli angeli fanno lo spoglio delle azioni e decidono per l'Inferno o per il Paradiso. L'angelo sulla spalla destra del pessimo Kharmo è disoccupato da anni. Da quando lui è scappato da Asht, paese natale del Tagikistan, per cercar fortuna [...] Vai alla recensione »

Tagikistan, terra musulmana, ex repubblica sovietica chiusa tra Afghanistan, Cina, Kirghizrstan e Uzbekistan. Dopo dieci anni passati a Mosca a contatto con la mafia russa, Hamro riceve la notizia che la madre sta morendo e torna al villaggio tra le montagne. In realtà, è proprio lei ad averlo richiamato con quello stratagemma perché ha in mente di fargli rimettere in sesto la cadente casa di famiglia. [...] Vai alla recensione »