figliounico
|
martedì 2 maggio 2023
|
un regista coraggioso
|
|
|
|
Un film del 2002, sotto il regno di Papa Giovanni Paolo II, tratto dall’omonimo romanzo di Mario Almerighi, lo scrittore che da giudice indagò in prima persona sul caso Calvi, di Giuseppe Ferrara, uno dei pochi autori coraggiosi ed impegnati civilmente che ha fatto cinema verità nel Paese in cui dal dopoguerra ad oggi, eccetto la stagione iniziale del Neorealismo, non si è fatto altro che declinare nei toni della tragedia o della farsa il solito canovaccio deprimente della commedia all’italiana. Grande interpretazione di Omero Antonutti che è riuscito ad umanizzare un personaggio, dalla storia personale discutibile e che era parte integrante del sistema di potere che infine lo ha fagocitato, rendendolo paradossalmente empatico.
[+]
Un film del 2002, sotto il regno di Papa Giovanni Paolo II, tratto dall’omonimo romanzo di Mario Almerighi, lo scrittore che da giudice indagò in prima persona sul caso Calvi, di Giuseppe Ferrara, uno dei pochi autori coraggiosi ed impegnati civilmente che ha fatto cinema verità nel Paese in cui dal dopoguerra ad oggi, eccetto la stagione iniziale del Neorealismo, non si è fatto altro che declinare nei toni della tragedia o della farsa il solito canovaccio deprimente della commedia all’italiana. Grande interpretazione di Omero Antonutti che è riuscito ad umanizzare un personaggio, dalla storia personale discutibile e che era parte integrante del sistema di potere che infine lo ha fagocitato, rendendolo paradossalmente empatico. Ferrara punta i riflettori su un altro evento della storia d’Italia, come ne’ Il caso Moro del 1986, in cui si possono leggere, volendo, in controluce, i rapporti indicibili tra uomini delle istituzioni, politiche ed in questo caso anche religiose, ed i poteri occulti che hanno governato il paese per settant'anni, servizi segreti nostrani e internazionali, alta finanza, massoneria, mafia e criminalità organizzata varia. Dopo vent’anni rivedere questo film è sconfortante. Nulla da allora è cambiato. La giustizia italiana è arrivata alla solita conclusione di comodo, come nel processo sulla trattativa,: il fatto sussiste, non si è trattato di un suicidio ma di omicidio, ma non ci sono colpevoli. Tutti assolti, nella repubblica delle banane.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a figliounico »
[ - ] lascia un commento a figliounico »
|
|
d'accordo? |
|
gianni lucini
|
martedì 27 settembre 2011
|
un film pensato per gian maria volontè
|
|
|
|
Non è un mistero che nel 1986, quando Giuseppe Ferrara ha iniziato a pensare a un film sulla vicenda di Roberto Calvi per la parte del protagonista avesse in mente Gian Maria Volontè. Non solo l’ha detto più volte ma l’ha anche annunciato nei titoli di testa con una dedica esplicita per l’attore morto il 6 dicembre 1994 in Grecia sul set del film Lo sguardo di Ulisse di Theo Anghelopulos. Il fatto è la testimonianza di quanto sia stato difficile portare sullo schermo una vicenda che getta uno sguardo inquietante su un pezzo di storia d’Italia e sui suoi segreti. Ci sono voluti quindici anni per trasformare il progetto in realtà.
[+]
Non è un mistero che nel 1986, quando Giuseppe Ferrara ha iniziato a pensare a un film sulla vicenda di Roberto Calvi per la parte del protagonista avesse in mente Gian Maria Volontè. Non solo l’ha detto più volte ma l’ha anche annunciato nei titoli di testa con una dedica esplicita per l’attore morto il 6 dicembre 1994 in Grecia sul set del film Lo sguardo di Ulisse di Theo Anghelopulos. Il fatto è la testimonianza di quanto sia stato difficile portare sullo schermo una vicenda che getta uno sguardo inquietante su un pezzo di storia d’Italia e sui suoi segreti. Ci sono voluti quindici anni per trasformare il progetto in realtà. La diffidenza, quando non l’esplicita contrarietà di gran parte dei produttori, non ha fermato la determinazione del regista che solo nel 2001 riesce a realizzare il suo sogno grazie a 4 miliardi e 800 milioni arrivati dal fondo di garanzia e alla difefrenza recuperata dal produttore Enzo Gallo della Sistina Cinematografica con il contributo di Rai Cinema e Tele+ e di Film Commission Piemonte.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianni lucini »
[ - ] lascia un commento a gianni lucini »
|
|
d'accordo? |
|
gianni lucini
|
martedì 27 settembre 2011
|
tanti eventi e colpi di scena
|
|
|
|
Per I banchieri di Dio Giuseppe Ferrara aveva un problema non da poco: concentrare in due ore una storia complicatissima densa di fatti, personaggi e rimandi a vicende oggettivamente difficili da sintetizzare in poche battute. Per risolverlo sceglie una strada particolare, figlia della sua lunga esperienza documentaristica. Invece di servire una storia rifinita in ogni dettaglio chiama lo spettatore a farsi complice della narrazione e punta a fornirgli progressive informazioni senza fargli perdere concentrazione e lo accompagna nell’elaborazione. Il film prende così forma nella mente di chi lo guarda prima ancora che sullo schermo. Per fornire le informazioni utilizza veri e falsi spezzoni di telegiornali dell’epoca, copertine dei quotidiani e dei settimanali o addirittura scritte che appaiono in sovrimpressione.
[+]
Per I banchieri di Dio Giuseppe Ferrara aveva un problema non da poco: concentrare in due ore una storia complicatissima densa di fatti, personaggi e rimandi a vicende oggettivamente difficili da sintetizzare in poche battute. Per risolverlo sceglie una strada particolare, figlia della sua lunga esperienza documentaristica. Invece di servire una storia rifinita in ogni dettaglio chiama lo spettatore a farsi complice della narrazione e punta a fornirgli progressive informazioni senza fargli perdere concentrazione e lo accompagna nell’elaborazione. Il film prende così forma nella mente di chi lo guarda prima ancora che sullo schermo. Per fornire le informazioni utilizza veri e falsi spezzoni di telegiornali dell’epoca, copertine dei quotidiani e dei settimanali o addirittura scritte che appaiono in sovrimpressione. Il taglio, però, è tutt’altro che documentaristico, anzi la scansione narrativa è quella incalzante e veloce delle spy story più classiche in cui l’azione non è data dalle evoluzioni dell’eroe di turno ma dall’alternarsi di ripetuti e continui colpi di scena. Ferrara telecamere di casa Calvi o di altri occhi elettronici ad annunciare l’arrivo di personaggi e notizie inquietanti quando non decisamente negative. L’uso di soggettive miste tende a moltiplicare i punti di vista dello spettatore aiutandolo a orientarsi in una matassa complicata. Per evitare pericolose cadute di tono poi i personaggi vengono disegnati in modo essenziale senza indulgere troppo nelle descrizioni si dimostra ancora una volta maestro nell’uso disinvolto delle tecniche miste, compreso quell’inquietante bianco e nero che fa capolino prima ancora dei titoli di testa accompagnando l’arrivo dell’uomo della CIA alla riunione segreta di Nassau e che attraverso le immagini delle camere di sorveglianza di casa Calvi annunciare l’entrata in scena fi figura inquietanti. Ferrara non si dilunga troppo in descrizioni. Per raffigurare un personaggio complicato e contraddittorio come Marcinkus, sono sufficienti i silenzi, la reticenza, i movimenti del volto in cui Rutger Hauer è maestro oltre alla breve sequenza in cui gioca a golf senza abiti talari accompagnato da due bellissime “nipoti”. Anche il disorientamento di Clara, la moglie di Roberto Calvi, costretta a muoversi in un mondo di cui fino a quel momento conosce poco, è tratteggiata da una essenziale Pamela Villoresi rubata per una volta al teatro. In questo senso la scelta del cast si rivela fondamentale con un Roberto Calvi affidato al somigliantissimo Omero Antonutti, una delle icone del cinema dei fratelli Taviani, un cinico e disinvolto Alessandro Gassman nella parte di Francesco Pazienza e Giancarlo Giannini, inquietante fin dal suo primo apparire portando in dono due forme di cacio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianni lucini »
[ - ] lascia un commento a gianni lucini »
|
|
d'accordo? |
|
rescart
|
domenica 11 luglio 2010
|
poveri soldatini inglesi!
|
|
|
|
Le preghiere delle belle fidanzatine in favore della loro incolumità fisica giungono alle orecchie di chi intesse il piano per giustiziare colui che aveva osato finanziare l’acquisto di armi d parte dell’Argentina nel tentativo di riprendersi le islas Malvinas. Calvi non sapeva che Falkland erano e Falkland dovevano rimanere. Ma sapeva che l’Argentina non poteva certo permettersi di comprare quelle armi. Nessun capitalista si è mai fermato di fronte all’obiezione “no tengo dinero”, perché avrebbe dovuto farlo Calvi? Forse perché col senno di poi si è scoperto essere solo un burattino nelle mani di un uomo politico dal trascendene talento che per le sue origine polacche ce l’aveva a morte con il comunismo sovietico.
[+]
Le preghiere delle belle fidanzatine in favore della loro incolumità fisica giungono alle orecchie di chi intesse il piano per giustiziare colui che aveva osato finanziare l’acquisto di armi d parte dell’Argentina nel tentativo di riprendersi le islas Malvinas. Calvi non sapeva che Falkland erano e Falkland dovevano rimanere. Ma sapeva che l’Argentina non poteva certo permettersi di comprare quelle armi. Nessun capitalista si è mai fermato di fronte all’obiezione “no tengo dinero”, perché avrebbe dovuto farlo Calvi? Forse perché col senno di poi si è scoperto essere solo un burattino nelle mani di un uomo politico dal trascendene talento che per le sue origine polacche ce l’aveva a morte con il comunismo sovietico. Quel papa Woytila che Calvi non riusci mai a incontrare e che nel film ammette che non tutte le modalità per fare soldi nel capitalismo sono da percorrere. Non direttamente. Nei primi anni ’80 si era ancora ben lontani dallo scoperchiare il vaso di Pandora di tangentopoli e i giudici dopo aver messo le mani sulla lista P2 di Licio Gelli iniziavano appena a capire che cosa stava succedendo nel sottobosco del finanziamento ai partiti. Ma mentre la magistratura italiana inizia a schiarirsi la vista e a capire che quello di Calvi forse non fu un suicidio, quella britannica continua ad essere cieca in tutti i sensi! Adesso che i soldatini inglesi sono stati mandati a morire in Irak quale altro capro espiatorio troveranno i massoni per fare leva sui migliori sentimenti del popolo anglosassone?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rescart »
[ - ] lascia un commento a rescart »
|
|
d'accordo? |
|
silvio
|
lunedì 10 settembre 2007
|
assolutamente da vedere!
|
|
|
|
Forse troppo poco romanzato, ma sicuramente merita di essere visto, quanto meno per la precisa attinenza ai fatti. OTTIMO
|
|
[+] lascia un commento a silvio »
[ - ] lascia un commento a silvio »
|
|
d'accordo? |
|
simona
|
giovedì 21 giugno 2007
|
luce sui silenzi italiani ....
|
|
|
|
FILM ASSOLUTAMENTE DA VEDERE. I SEGRETI DI PARTE DELLA NOSTRA STORIA CONTEMPORANEA SI CELANO IN QUESTE VICENZE: IL CASO CALVI, TRAGICA STORIA DEL PRESIDENTE DEL BANCO AMBROSIANO ASSASSINATO A LONDRA.
QUELLO CHE BISOGNA CHIEDERSI E' CHE COSA MA SOPRATTUTTO CHI SIANO STATE LE PERSONE PROTAGONISTE DI QUESTE VICENDE CHE HANNO DOMINATO E COMANDATO AGENDO INDISTURBATE CON POTERI ILLIMITATI...; PARTENDO DA LICIO GELLI, CREATORE DELLA LOGGIA MASSONICA SEGRETA PROPAGANDA 2 (P2), AI POLITICI QUALI IL GOBBO (GIULIO ANDREOTTI), BOBO CRAXI, E, COSA PIU' GRAVE E INQUIETANTE, IL MONDO RELIGIOSO CON IL PAPA, I CARDINALI, I VESCOVI, E GLI ARCIVESCOVI.
COME DISSE CALVI ".... LE PERSONE COSA SONO DISPOSTE A FARE PER I SOLDI .
[+]
FILM ASSOLUTAMENTE DA VEDERE. I SEGRETI DI PARTE DELLA NOSTRA STORIA CONTEMPORANEA SI CELANO IN QUESTE VICENZE: IL CASO CALVI, TRAGICA STORIA DEL PRESIDENTE DEL BANCO AMBROSIANO ASSASSINATO A LONDRA.
QUELLO CHE BISOGNA CHIEDERSI E' CHE COSA MA SOPRATTUTTO CHI SIANO STATE LE PERSONE PROTAGONISTE DI QUESTE VICENDE CHE HANNO DOMINATO E COMANDATO AGENDO INDISTURBATE CON POTERI ILLIMITATI...; PARTENDO DA LICIO GELLI, CREATORE DELLA LOGGIA MASSONICA SEGRETA PROPAGANDA 2 (P2), AI POLITICI QUALI IL GOBBO (GIULIO ANDREOTTI), BOBO CRAXI, E, COSA PIU' GRAVE E INQUIETANTE, IL MONDO RELIGIOSO CON IL PAPA, I CARDINALI, I VESCOVI, E GLI ARCIVESCOVI.
COME DISSE CALVI ".... LE PERSONE COSA SONO DISPOSTE A FARE PER I SOLDI ....";
LA CORRUZIONE E IL POTERE IN MANO AL VATICANO, ALLA P2, ALLA POLITICA, VEDERE I DIRETTI RESPONASIBILI USCIRE DA QUESTE VICENDE COMPLETAMENTE PULITI E CHE NON HANNO PAGATO PER TUTTI I DELITTI COMMESSI ... IN ITALIA TROPPE VOLTE ABBIAMO SENTITO QUESTA MUSICA, E' ORA DI COMBATTERE E DI PORRE LA PAROLA FINE A QUESTE ATROCITA'!!!
[-]
[+] precisazione
(di binne)
[ - ] precisazione
|
|
[+] lascia un commento a simona »
[ - ] lascia un commento a simona »
|
|
d'accordo? |
|
|