Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Francesca Archibugi |
Attori | Ornella Muti, Valerio Mastandrea, Ilaria Occhini, Marco Baliani, Umberto Ceriani Massimo Coppola, Gisella Burinato, Niccolò Senni, Raffaele Vannoli. |
MYmonetro | 2,42 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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La solita operina italiana da limbo. Ristretta e incompiuta. Con qualche bagliore. Ed è già un risultato nel panorama generale, triste-grigio-autoctono, del nostro cinema
CONSIGLIATO NÌ
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Nel film si chiama Cacciano, in realtà è Sellano, paese dell' Irpinia devastato dal terremoto del '97. E si comincia proprio col terremoto, la chiesa e le case che crollano, la gente che fugge. La storia è incentrata sulla famiglia del vicesindaco e sua moglie, sui loro figli, sul salumiere e sua madre. Ciascuno coi suoi drammi. In mezzo alla tragedia i piccoli problemi (per esempio quelli adolescenziali) sono in evidenza. Da una parte la Archibugi, certamente artista di macchina, già riconosciuta. Dall'altra la frammetarietà della storia. Un tocco e via. Ed emerge pochissimo della gente. Emerge invece la gravità della catastrofe. Mai finita. La solita operina italiana da limbo. Ristretta e incompiuta. Con qualche bagliore. Ed è già un risultato nel panorama generale, triste-grigio-autoctono, del nostro cinema.
Non voglio scrivere su questo film ma mi sento in dovere di dire a Pino Farinotti (così appare il nome di chi ha scritto la recensione pubblicata) che prima di stroncare il lavoro altrui cerchi almeno di ripassare la geografia. Sellano si trova in provincia di Perugia e il terremoto del 1997 interessò appunto quel comune, mentre il terremoto dell'Irpinia avvenne nel 1980....
Terremoto e post-terremoto in un paese dell'Umbria, visti con gli occhi dei ragazzini: la cronaca del disastro diventa presto cronaca di sentimenti analizzati con l'esattezza psicologica, la tenerezza, l'energia romanzesca che distinguono Francesca Archibugi. Senza denuncia di cattivi né di profittatori, attento invece alla forza e allo spirito d'iniziativa dei cittadini bravi che sanno trovare il [...] Vai alla recensione »
Il dopo-terremoto in un paese dell'Umbria che dal reale (Sellano) diventa l'ironico Cacchiano. Il titolo è perfetto: la parola d'ordine dei governi. Ma non porterà la gente al cinema. E invece questa distesa (anche troppo) cronaca di quotidiana sopravvivenza diretta da Francesca Archibugi, che rinuncia alla facilità della denuncia e dell'indignazione, vale il biglietto.
La terra trema a Cacchiano, paesino turistico dell'Umbria noto per un'Annunciazione del Beato Angelico e per la produzione del salame all'aglio. Una scossa del nono grado della scala Mercalli che, quando non uccide la gente, le cambia la vita: tra le altre, quelle della famiglia del geometra Paolo Zerenghi (Marco Baliani), marito di Stefania (Ornella Muti) e di due ragazzi soprannominati Ago e Filo; [...] Vai alla recensione »
L'attacco è efficace, impressionante: quello che i telegiornali non mostrano dei terremoti, la parete di casa che ti si crepa davanti, le grida, il panico, la ricerca dei bambini e delle porte, i corpi che rotolano per le scale. Tutto, in tempo più o meno reale, dura un minuto e mezzo; poi dissolvenza su un nero che è anche realistica, angosciosa mancanza d'elettricità, e si passa al dopoterremoto. [...] Vai alla recensione »