Titolo originale | Apartment 12 |
Anno | 2001 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Dan Bootzin |
Attori | Mark Ruffalo, Beth Ulrich, Alan Gelfant, Manuel Cabral, Anne-Marie Johnson Mary Coleston, Krystina Carson, Michael J. Saul, Rick Peters, Timothy McNeil, Laurel Green. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Proprio nel giorno in cui crede di poter cambiare vita, licenziandosi dalla pizzeria in cui lavora, Alex deve confrontarsi con al dura realtà. Il gallerista che sembrava disposto a esporre le sue opere si ritira e la sua ragazza, Yvette, lo mette fuori di casa. Il ragazzo è costretto a cercarsi un alloggio (che lui vuole pensare come temporaneo) in un palazzo il cui custode si intromette nelle vite degli inquilini. Dopo un periodo di depressione e le attenzioni indesiderate di una per nulla avvenente ammiratrice, la vita per lui cambia quando va ad abitare nell'appartamento di fronte la simpatica Lori. Non ci vorrà molto perché l'attrazione faccia il suo corso. Ma è amore?
Mark Ruffalo, in questo suo primo film da protagonista assoluto, trova la cifra giusta per innervare di novità lo schema della romantic comedy. Grazie alla regia di un Dan Bootzin (qui anche sceneggiatore e poi scomparso dagli schermi) e alla brillante presenza di Beth Ulrich (attrice anche lei finita nel dimenticatoio nonostante le indubbie qualità per ruoli di questo tipo) riesce a tratteggiare le velleità del quasi trentenne indeciso sul da farsi in ogni campo. Circondato da caratterizzazioni contenute nei limiti dell'accettabile, Ruffalo porta in scena molti dei 'vorrei ma non posso' di una generazione di trentenni.
Alex pensa di essere un artista ma quando si accorge di essere valutato solo sulla base del successo ottenuto va in crisi. Lori lo tira fuori dall'isolamento finendo però per costringerlo a guardarsi dentro. È pronto per un rapporto con qualcuno che non appartiene al suo mondo (lei è un militare, sa sparare e non ha una grande cultura)? Può accettare una convivenza basata non solo su una finta condivisione di interessi come con Yvette? Può, in definitiva, crescere? Non sono domande da poco e in questa commedia vengono poste senza troppe pretese ma con una leggera profondità.