Titolo originale | Am Faa |
Anno | 1998 |
Genere | Thriller |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 81 minuti |
Regia di | Patrick Yau |
Attori | Ching Wan Lau, Tony Chiu-Wai Leung, Suet Lam, Mark Cheng, Wong Tin Lam, Ching Siu Lung, Lung Fong, Lo Hoi Pang Maggie Siu. |
Tag | Da vedere 1998 |
MYmonetro | 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 20 aprile 2012
Prodotto da Johnnie To, uno dei film della trilogia nera di Patrick Yau (gli altri titoli sono The Odd One Dies e Expect the Unexpected).
CONSIGLIATO SÌ
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La resa dei conti tra Mr. K e Mr. Leung sembra alle porte e sarà una notte interminabile a decidere i destini dei boss rivali di Macao. Protagonisti (o pedine?) del gioco mortale Sam, un poliziotto corrotto, e Tony, un killer misterioso, coinvolti in un misterioso intrico di falsità e inganni.
Pur non recando la firma ufficiale di Johnnie To, The Longest Nite, pressoché perfetto nella sua stilizzata essenzialità, è forse il prototipo del noir Milkyway; quella della paternità del film è questione a lungo dibattuta, con To che si è attribuito tutti i meriti del film, affermando che lui e Wai Ka-fai hanno riscritto la sceneggiatura, scansando dal set il giovane e impacciato Yau.
Chiunque ne sia l'artefice, The Longest Nite resta una pietra miliare del cinema di Hong Kong, uscito proprio a cavallo del ritorno dell'ex-colonia alla Cina. Uno degli intrecci più complessi, degno de Il grande sonno, una delle colonne sonore più memorabili (Raymond Wong riprende il tema de Il padrino e Giorgio Moroder, oltre che funk e surf), uno dei più efferati per brutalità e livello dell'asticella del dolore fisico. Nella notte più lunga di Macao non si salva nessuno, né il poliziotto marcio fin nel midollo interpretato da Tony Leung (Lussuria - Seduzione e tradimento, In the Mood for Love, "aiutato" da un pizzetto a svestire i consueti panni del "buono") né tantomeno l'architetto dell'omicidio Tony, incarnato dall'icona Milkyway Lau Ching-wan (A Hero Never Dies). Diversi e poi uguali i due, in un gioco di scambio di identità spiazzante, ma accomunati dalla consapevolezza crescente di non essere altro che palline che rimbalzano affannosamente nel gioco di un demiurgo invisibile.
Si sprecano le citazioni dal noir classico, da La grande fuga di Sturges a La signora di Shangai di Welles, ma The Longest Nite vive di vita propria, vibra del suo pessimismo cosmico unico e indimenticabile, esempio immune all'invecchiamento del miracolo di un cinema gravido di idee in proporzionalità inversa rispetto ai mezzi a disposizione.
THE LONGEST NITE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€10,99 | – | |||
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Formalmente diretto da Yau (che nello stesso anno dirige anche Expect the Unexpected), che viene però ben presto sostituito dal produttore To, The Longest Nite, incomprensibilmente apprezzato da una parte della critica e del pubblico, si afferma invece come quanto di peggiore abbia mai regalato la Milkyway di To e Wai. E’ un noir tedioso ed esasperante, che impiega un’infinità [...] Vai alla recensione »
Iniziato da Yau ma completato da To e Ka-Fai,un noir fulmineo e travolgente,perfettamente bilanciato nella sua esigua durata(la vicenda si svolge nell'arco di una sola notte).I vari intrighi e le sottotrame lo rendono in parte ermetico(la sequenza iniziale fu aggiunta in seguito per renderlo più comprensibile)ma è impressionante la capacità del regista di rinnovare stereotipi [...] Vai alla recensione »
L'accordo tra due boss emergenti della Triade di Macau rischia di danneggiare gli interessi e l'influenza di un anziano leader ormai apparentemente fuori dai giochi. L'intraprendente e corrotto detective Sam, al soldo di uno dei primi due, capirà troppo tardi ed a sue spese che l'arrivo di un misterioso ed irreprensibile killer appena sbarcato sull'isola rappresenta l'inizi [...] Vai alla recensione »
In una macao piena del suo passato portoghese, un sicario s'inserisce nella lotta tra due capimafia. nella situazione resta più che convolto anche un poliziotto corrotto, che alla fine dovrà cercare di fuggire dall exclave. Bell'intreccio, bravi gli attori-inutile citare Leung- ma la musica....a tratti è insopportabile, un trapano nei timpani.