mimmo
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il domani infinito e splendido
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A dispetto delle critiche negative, penso che "Il domani non muore mai" sia un ottimo film, uno tra i migliori targati 007. Importante la scelta del tema, riguardante l'enorme potere dei mezzi di comunicazione di massa, che invita a riflettere sui pericoli dell'informazione. Insieme alla riflessione, però, non si può certo dire che manchi l'azione: forse, tra i film di Bond, questo è quello con il ritmo più alto. Ritmo incalzante, dunque, che unito a scene spettacolari garantisce un altissimo livello di intrattenimento. Forse, in alcuni momenti, al ritmo si poteva privilegiare un maggiore spazio per la psicologia di alcuni personaggi (Paris Carver su tutti), ma io mi sento di concordare con la scelta di proporre un flusso di azione e colpi di scena pressoché ininterrotto.
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A dispetto delle critiche negative, penso che "Il domani non muore mai" sia un ottimo film, uno tra i migliori targati 007. Importante la scelta del tema, riguardante l'enorme potere dei mezzi di comunicazione di massa, che invita a riflettere sui pericoli dell'informazione. Insieme alla riflessione, però, non si può certo dire che manchi l'azione: forse, tra i film di Bond, questo è quello con il ritmo più alto. Ritmo incalzante, dunque, che unito a scene spettacolari garantisce un altissimo livello di intrattenimento. Forse, in alcuni momenti, al ritmo si poteva privilegiare un maggiore spazio per la psicologia di alcuni personaggi (Paris Carver su tutti), ma io mi sento di concordare con la scelta di proporre un flusso di azione e colpi di scena pressoché ininterrotto. In questo film vediamo un ottimo Bond, capace di giocare, di rischiare, di emozionarsi. Accanto a lui c'è un'interessante e affascinante spia cinese. Ottima trama e ottimi spunti, e anche un pizzico di sentimento, che ormai sembra caratterizzare il Bond proposto dall'ottimo Pierce Brosnan.
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spalla
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martedì 16 marzo 2010
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esplosioni, ironia e acrobazie. come da copione
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Seconda prova di Brosnan 007. Siamo ormai nel 1997, un epoca in cui già dilagano computer, cellulari, comunicazioni satellitari e tecnologie di ogni tipo. Il progresso tecnologico sembra comunque integrarsi abbastanza bene con la saga del celebre agente segreto, che ha sempre avuto in sè una certa dose di avanguardia. Questa volta infatti 007 deve vedersela con un magnate dell'informazione decisamente fuori di testa disposto a tutto pur di dominare il mondo delle comunicazioni. Bisogna dire che la trama del film è un pochino scontata e prevedibile, senza grandi colpi di scena. Si sa già infatti fin dall'inizio chi sia il cattivo e che cosa vuole fare.
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Seconda prova di Brosnan 007. Siamo ormai nel 1997, un epoca in cui già dilagano computer, cellulari, comunicazioni satellitari e tecnologie di ogni tipo. Il progresso tecnologico sembra comunque integrarsi abbastanza bene con la saga del celebre agente segreto, che ha sempre avuto in sè una certa dose di avanguardia. Questa volta infatti 007 deve vedersela con un magnate dell'informazione decisamente fuori di testa disposto a tutto pur di dominare il mondo delle comunicazioni. Bisogna dire che la trama del film è un pochino scontata e prevedibile, senza grandi colpi di scena. Si sa già infatti fin dall'inizio chi sia il cattivo e che cosa vuole fare. Lo spionaggio sembra infatti essere stato messo da parte già col film precedente, in favore dell'azione. Tuttavia, considerato come action movie questo film è abbastanza godibile, con tantissima azione, esplosioni, ed acrobazie spettacolari che soddisferanno sicuramente i fan del genere. Non mancano nemmeno suggestive ambientazioni e belle donne, come da copione. E ovviamente, in un film che punta molto sulla tecnologia non potevano certo mancare i gadget di Q, uno dei quali stavolta non poteva essere che uno specialissimo cellulare, in grado persino di controllare un'automobile a distanza. Gli interpreti sono generalmente bravi, pur non mancando di qualche pecca. Pierce Brosnan si conferma uno 007 discreto, ma forse appare qui un tantino meno brillante di come l'avevamo visto in "Goldeneye". Certo, l'ironia non gli manca affatto ed ha sempre la battutina pronta, ma la tempra d'acciaio e la sagacia che dovrebbe sempre contraddistinguere 007 mi sembrano vacillare alquanto in questo film. Poi, il cattivo di turno non è tra i più convincenti della saga. Carver infatti tende a mio parere ad apparire più come un folle schizofrenico che come un cattivo astuto e spietato, degno della rivalità di 007. Come è accaduto sovente nella saga di 007, è meglio il suo secondo, il coriaceo Stamper, in stile SS tedesca. La migliore in assoluto è però probabilmente la bellissima Michelle Yeoh, tra le migliori bond-girl e collaboratrici di 007 migliori che si siano viste. Anche la nuova M Judi Dench sembra essersi ormai calata bene nella parte ed è più che convincente. In conclusione, oltre allo spunto tecnologico "007 - il domani non muore mai" non sembra apportare grosse novità alla saga, ma rimane comunque un veloce action movie gradevole e ben realizzato. Si guadagna senza problemi la terza stella da parte mia, anche considerando il fatto che, almeno finora, è l'ultimo film della saga che mi sia piaciuto davvero.
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paolo 67
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martedì 8 novembre 2011
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il mondo è virtuale
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I quattro Bond con Pierce Brosnan esplorano le diverse tendenze già brillantemente collaudate nei decenni precedenti. Dopo il roccioso "Goldeneye" è la volta del fascino della alta tecnologia, in un film dalla raffinatezza laminare e virtuale tutto giocato su una soluzione fotografica mantenuta per l'intero film che ne conferisce un carattere unico nel Bond anni '90, in cui a tratti si ritrovano le elettrizzanti atmosfere dei Bond del periodo d'oro. Molto sofisticate le scene erotiche con Teri Hatcher e indovinata Michelle Yeoh nel ruolo della spia cinese. Meno volgare degli altri Brosnan-Bond raggiungie un alto grado anche nelle scene d'azione, soprattutto quella nella corsa contro l'elicottero.
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I quattro Bond con Pierce Brosnan esplorano le diverse tendenze già brillantemente collaudate nei decenni precedenti. Dopo il roccioso "Goldeneye" è la volta del fascino della alta tecnologia, in un film dalla raffinatezza laminare e virtuale tutto giocato su una soluzione fotografica mantenuta per l'intero film che ne conferisce un carattere unico nel Bond anni '90, in cui a tratti si ritrovano le elettrizzanti atmosfere dei Bond del periodo d'oro. Molto sofisticate le scene erotiche con Teri Hatcher e indovinata Michelle Yeoh nel ruolo della spia cinese. Meno volgare degli altri Brosnan-Bond raggiungie un alto grado anche nelle scene d'azione, soprattutto quella nella corsa contro l'elicottero. Ispirato al magnate della stampa William Randolph Hearst (la cui megalomania già Orson Welles ritrasse in "Quarto potere") ma anche alla controversa figura di Murdoch, il film conferma le novità che si sono volute introdurre nella serie come la critica al machismo di Bond (anche se già spuntavano nelle abilissime sceneggiature di alcuni tra i migliori titoli degli anni '60). Come sempre in Bond, l'iperbole e le esagerazioni rivelano l'ironia. Un film dal peso specifico abbastanza leggero, ma assai godibile.
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renato c.
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martedì 14 dicembre 2010
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pierce brosnan al 2° round
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Il 18^ film di James Bond della serie ufficiale ha i suoi pregi e i suoi difetti. Pregi: è un ottimo film d'azione con un bravo Pierce Brosnan che interpreta un Bond umano: E' la 2^ volta che piange (la prima era stata al termine di "Al servizio segreto di Sua Maestà" con George Lazemby che piangeva stringendosi tra le braccia il corpo delle moglie uccisa da Blofeld che aveva sposato solo poche ore prima!) sul corpo senza vita della sua amante degli anni di gioventù che aveva avuto la triste sorte di sposare il "cattivo" di questo film! Ottima la Bond-girl Michelle Yeoh, non eccessivamente bella e sexy, ma una degna compagna di 007, combattiva, indipendente, e che sa badare a se stessa! Alla fine cadrà anche lei tra le braccia di Bond ma non per irresitibile fascino o per riconoscenza (anche se 007 l'aveva salvata da sicuro annegamento!) ma perchè lo desiderava! Entrambi, pur appartenendo a mondi contrapposti, lottavano uniti per salvare il mondo da una catastrofe nucleare! Difetti: Il più grosso è il "cattivo" di turno Eliot Carver, magnate della stampa e dei media che vuol far scoppiare la terza guerra mondiale per avere l'esclusiva sui suoi giornali! Roba proprio da fumetti, con un interprete che nulla aveva a che fare con Gert Frobe (Golfinger) o Telly Savalas (Blofeld) che erano molto più credibili! Jonathan Priyce invece somigliava troppo all'ex presidente Cossiga, ed era poco attendibile come "grande cattivo", di cui invece aveva bene l'aspetto Gotz Otto.
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Il 18^ film di James Bond della serie ufficiale ha i suoi pregi e i suoi difetti. Pregi: è un ottimo film d'azione con un bravo Pierce Brosnan che interpreta un Bond umano: E' la 2^ volta che piange (la prima era stata al termine di "Al servizio segreto di Sua Maestà" con George Lazemby che piangeva stringendosi tra le braccia il corpo delle moglie uccisa da Blofeld che aveva sposato solo poche ore prima!) sul corpo senza vita della sua amante degli anni di gioventù che aveva avuto la triste sorte di sposare il "cattivo" di questo film! Ottima la Bond-girl Michelle Yeoh, non eccessivamente bella e sexy, ma una degna compagna di 007, combattiva, indipendente, e che sa badare a se stessa! Alla fine cadrà anche lei tra le braccia di Bond ma non per irresitibile fascino o per riconoscenza (anche se 007 l'aveva salvata da sicuro annegamento!) ma perchè lo desiderava! Entrambi, pur appartenendo a mondi contrapposti, lottavano uniti per salvare il mondo da una catastrofe nucleare! Difetti: Il più grosso è il "cattivo" di turno Eliot Carver, magnate della stampa e dei media che vuol far scoppiare la terza guerra mondiale per avere l'esclusiva sui suoi giornali! Roba proprio da fumetti, con un interprete che nulla aveva a che fare con Gert Frobe (Golfinger) o Telly Savalas (Blofeld) che erano molto più credibili! Jonathan Priyce invece somigliava troppo all'ex presidente Cossiga, ed era poco attendibile come "grande cattivo", di cui invece aveva bene l'aspetto Gotz Otto. Poi, il ritorno ai troppi gadgets (vedi la BMW guidata col cellulare!) e la fuga/inseguimento in moto che troppo si rifaceva alle parti parodistiche di alcuni films della serie interpretata da Roger Moore (che pure è stato un ottimo 007!). La parte di film che invece vuole essere seria, è molto buona e rialza un po' i summenzionati difetti! In ogni caso James Bond è sempre James Bond ed è sempre piacevole da vedersi per passare un paio d'ore di relax, emozione e spettacolo!
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jackpug
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venerdì 14 agosto 2015
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secondo capitolo di 007 con brosnan
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Dopo l'ottimo "GoldenEye" arriva il turno de "Il domani non muore mai".
Brosnan torna a vestire i panni dell'agente 007 ma in una pellicola poco originale e, a tratti, quasi stancante.
Anche qui non mancano pazzesche ed emozionanti scene d'azione ma c'è qualcosa che rende il film quasi "già visto" o "già noto" forse a causa della poca originalità presente tuttavia in una trama più che discreta.
I personaggi principali vanno bene : abbiamo Jonathan Pryce nel ruolo di Elliot Carver, un pazzo che vuole far scontrare la Cina e il Regno Unito; poi c'è l'action star Michelle Yeoh che convince nel ruolo della controparte di Bond Wai Lin; Teri Hatcher, invece, appare fugacemente nei panni di una ex fiamma di James Bond di nome Paris.
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Dopo l'ottimo "GoldenEye" arriva il turno de "Il domani non muore mai".
Brosnan torna a vestire i panni dell'agente 007 ma in una pellicola poco originale e, a tratti, quasi stancante.
Anche qui non mancano pazzesche ed emozionanti scene d'azione ma c'è qualcosa che rende il film quasi "già visto" o "già noto" forse a causa della poca originalità presente tuttavia in una trama più che discreta.
I personaggi principali vanno bene : abbiamo Jonathan Pryce nel ruolo di Elliot Carver, un pazzo che vuole far scontrare la Cina e il Regno Unito; poi c'è l'action star Michelle Yeoh che convince nel ruolo della controparte di Bond Wai Lin; Teri Hatcher, invece, appare fugacemente nei panni di una ex fiamma di James Bond di nome Paris.
Non male ma non supera il precedente.
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gipinna
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lunedì 3 dicembre 2012
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bond sempre più high tech
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Dopo l'ottimo inizio con Goldeneye si sperava che Brosnan potesse riproporci la durezza e la serietà del primo 007 targato Sean. Troppa grazia: i produttori, sentendo puzza di bruciato, hanno preferito condire le restanti 3 avventure dell'attore irlandese di storie banali e rifritte, mescolate ad una tecnologia trionfante la cui esaltazione occupa gli sforzi (vacui) di fantasie degli sceneggiatori, in questa occasione Bruce Feirstein.....il cui plot su un cattivo dell'etere pronto a manipolare la realtà è solo un pretesto per dare sfogo a due ore di scene d'azione (abbastanza adrenaliniche) in un film senza capo ne coda. L'attore J. Pryce nel ruolo del Berlusconi di turno è tra i primi posti in classifica dei peggiori avversari di 007, visto che la sua parte si limita a ripetere battute deje vu a pilota automatico, la cinesina di turno scalcia bene ma la parte più interessante è dell'attrice americana Teri Hatcher (quella della serie 'Superman') che ci regala l'unico momento drammatico del film.
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Dopo l'ottimo inizio con Goldeneye si sperava che Brosnan potesse riproporci la durezza e la serietà del primo 007 targato Sean. Troppa grazia: i produttori, sentendo puzza di bruciato, hanno preferito condire le restanti 3 avventure dell'attore irlandese di storie banali e rifritte, mescolate ad una tecnologia trionfante la cui esaltazione occupa gli sforzi (vacui) di fantasie degli sceneggiatori, in questa occasione Bruce Feirstein.....il cui plot su un cattivo dell'etere pronto a manipolare la realtà è solo un pretesto per dare sfogo a due ore di scene d'azione (abbastanza adrenaliniche) in un film senza capo ne coda. L'attore J. Pryce nel ruolo del Berlusconi di turno è tra i primi posti in classifica dei peggiori avversari di 007, visto che la sua parte si limita a ripetere battute deje vu a pilota automatico, la cinesina di turno scalcia bene ma la parte più interessante è dell'attrice americana Teri Hatcher (quella della serie 'Superman') che ci regala l'unico momento drammatico del film...la sua uccisione. In questa scena fa un cameo, bravo come sempre, il compianto Vincent Schiavelli nel ruolo del dr. Kaufmann. Brosnan, pur evitando la recitazione comica dei Moore anni 80, è sprecato se non come uomo sponsor al servizio di una moltitudine di gadget che snaturano sempre di più il personaggio. Film di Bond vero e proprio blockbuster, si consuma ed apprezza nello stesso modo in cui si vede: velocissimamente. Come parabola sull'uso distorto dei media era più riucito "L'implacabile", perfino Schwarzenegger in quel film sembrava più in parte del Bond di Brosnan.
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angelino67
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sabato 7 maggio 2016
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uno dei tanti gioielli della serie
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E' sempre un piacere guardare questo film. Quando si tratta di intrattenimento puro, 007 ha pochi rivali. Roger Spottiswoode ha un grande stile; il film é molto fluido, elegante e affascinanante. Il regista, che aveva lavorato col direttore della fotografia kubrickiano John Alcott, mette a frutto benissimo le possibilità dello schermo panoramico, sfruttandone tutti i possibili effetti con la luce, aiutato dalla splendida fotografia di Robert Lee. Favolosa la sequeza di apertura. Come si sa, i cattivi sono più interessanti dei buoni. Questo film è molto costruito sul cattivo, ispirato ai grandi magnati dei media. Jonathan Pryce, entusista della parte, ci si é calato molto e ha svolto un ottimo lavoro.
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E' sempre un piacere guardare questo film. Quando si tratta di intrattenimento puro, 007 ha pochi rivali. Roger Spottiswoode ha un grande stile; il film é molto fluido, elegante e affascinanante. Il regista, che aveva lavorato col direttore della fotografia kubrickiano John Alcott, mette a frutto benissimo le possibilità dello schermo panoramico, sfruttandone tutti i possibili effetti con la luce, aiutato dalla splendida fotografia di Robert Lee. Favolosa la sequeza di apertura. Come si sa, i cattivi sono più interessanti dei buoni. Questo film è molto costruito sul cattivo, ispirato ai grandi magnati dei media. Jonathan Pryce, entusista della parte, ci si é calato molto e ha svolto un ottimo lavoro. Anche il personaggio di Gotz é molto ben riuscito. Brosnan é fantastico, in gran forma, perfettamente maturato e calato nel ruolo, molto a suo agio nella parte. Michelle Yeoh, superba nelle scene d'azione, introduce una novità nelle Bond girl. Il film é stato scritto magnificamente da Bruce Ferstein, con dialoghi molto belli. Le scene d'azione sono divertenti e godibili. Ottime le scene di sesso che come quelle di violenza ebbero qualche problema di censura (Bond deve essere per tutti). Bellissima la scena nella suite dell'Atlantic. Ottimi i costumi di LIndy Hemming. Come sempre in 007 non mancano le trovate sorprendenti. Tra gli effetti speciali si nota l'uso in senso espressivo del ralenti. In corenza col film la suggestiva colonna sonora di David Arnold é elettronica, così come ispirati alla tecnologia sono i titoli di testa di Danny Keinmann. Meravigliosi, splendidi, bellissimi i set, magnificamente illuminati, davvero molto ben sfruttati. La canzone dei titoli di testa é cantata da Sheryl Crow, una delle migliori voci femminili allora sul mercato.
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paolo1967
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mercoledì 3 maggio 2023
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serio, ma non prendensosi sul serio
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E' così: due ore di spettacolo spensierato e divertente adatto a tutti i tipi di pubblico, nonostante si parli di cose serie e il solito pazzo che vuole scatenare per interesse - la serie ha avuto anche matti in buona fede (ancora più pericolosi) - la terza guerra mondiale. Dopo la roccia di "Goldeneye" che ricorda (se non cita) i vecchi miglior Bond ma aggiornato al presente e al politicamente corretto col secondo film di Brosnan nella parte di Bond (evidente il cambio di regia) entriamo decisamente in uno dei temi di fondo di 007, la tecnologia, che i titoli di testa annunciano aggiornando ancora una volta il discorso bondiano sull'uomo moderno che deve dominare la - pur fondamentale per la civiltà - tecnologia stessa.
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E' così: due ore di spettacolo spensierato e divertente adatto a tutti i tipi di pubblico, nonostante si parli di cose serie e il solito pazzo che vuole scatenare per interesse - la serie ha avuto anche matti in buona fede (ancora più pericolosi) - la terza guerra mondiale. Dopo la roccia di "Goldeneye" che ricorda (se non cita) i vecchi miglior Bond ma aggiornato al presente e al politicamente corretto col secondo film di Brosnan nella parte di Bond (evidente il cambio di regia) entriamo decisamente in uno dei temi di fondo di 007, la tecnologia, che i titoli di testa annunciano aggiornando ancora una volta il discorso bondiano sull'uomo moderno che deve dominare la - pur fondamentale per la civiltà - tecnologia stessa. Ma tutto come sempre è per il godimento dello spettatore: molto felici alcuni momenti in cui, in maniera originale, si ricrea quella inquietante e insieme gaudente (a volte terribile) emozione dei migliori momenti dei migliori 007, ma con gli elementi dello stesso film. Qui la sofisticazione è spesso sofisticazione (che non può non affascinare) tecnologica. Il fascino di 007 ha sempre qualcosa che autorizzerebbe discorsi seri profondi, ma è fatto in modo da evitarli, mostrando (quasi) sempre solo quello che tutto può avere di godibile (molto) per lo spettatore, e scartando subito (magari con una battuta) se mostra qualcosa di veramente drammatico, non si sofferma su quello, ma magari sui momenti come quelli sexy con Teri Hatcher bella quanto è brava Michelle Yeoh. Intelligente l'interpretazione del cattivo da parte di Jonathan Pryce (ennesima versione del magnate W. R. Hearts, un disgraziato quanto ricco che aveva ispirato Quarto potere di Orson Welles).
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