Alcuni giovani vengono cinicamente addestrati dal sergente Hartman per combattere in Vietnam. Concluse le 8 settimane uno di essi, impazzito a causa dello squallore che lo circonda, uccide il sergente e si toglie la vita; gli altri partecipano separatamente alla guerra, per ritrovarsi durante la conquista della città di Hue. Qui vedono e sperimentano su loro stessi gli orrori della guerra, ma ciò non servirà ad allontanarli dalla freddezza cui sono stati educati. Le vittime di guerra sono : i morti, i feriti, i dispersi e le menti dei soldati. Questo vuol dire Kubrick, tra le tante altre cose.
Probabilmente il più grande film di guerra di tutti i tempi, Full Metal Jacket narra in modo asettico, analitico e pessimista (alla Kubrick…) la follia umana e lo fa con elementi di grande impatto emotivo (gli assurdi e tragicomici esercizi del sergente, il suo grottesco modo di parlare, le frasi che i marines dicono attorno ai cadaveri e la loro esaltazione quando ammazzano qualcuno).
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Alcuni giovani vengono cinicamente addestrati dal sergente Hartman per combattere in Vietnam. Concluse le 8 settimane uno di essi, impazzito a causa dello squallore che lo circonda, uccide il sergente e si toglie la vita; gli altri partecipano separatamente alla guerra, per ritrovarsi durante la conquista della città di Hue. Qui vedono e sperimentano su loro stessi gli orrori della guerra, ma ciò non servirà ad allontanarli dalla freddezza cui sono stati educati. Le vittime di guerra sono : i morti, i feriti, i dispersi e le menti dei soldati. Questo vuol dire Kubrick, tra le tante altre cose.
Probabilmente il più grande film di guerra di tutti i tempi, Full Metal Jacket narra in modo asettico, analitico e pessimista (alla Kubrick…) la follia umana e lo fa con elementi di grande impatto emotivo (gli assurdi e tragicomici esercizi del sergente, il suo grottesco modo di parlare, le frasi che i marines dicono attorno ai cadaveri e la loro esaltazione quando ammazzano qualcuno). Con poca violenza, perché è efficace, ma non necessaria, si mostrano le battaglie dal punto di vista dei soldati, quindi all ‘ attivo ed in modo concreto, pratico, non retorico; accompagnati da bellissime canzoni anni ’60 volutamente contraddittorie con quanto accade, i protagonisti (gli attori sono alle prime armi o quasi) entrano in un inferno che loro stessi hanno creato, cadono in agguati, saltano sulle mine e vengono messi in grave difficoltà da un cecchino (da notare la scenografia e la musica che compaiono nella caccia al cecchino). Infine marciano tra le fiamme cantando la marcia di Topolino, compiaciuti nel loro sadismo.
Insomma, un altro capolavoro bellico di Kubrick dopo Orizzonti di gloria che deve assolutamente essere riscoperto.
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[+] ciao
(di anonimo)
[ - ] ciao
[+] full metal jacket che spettacolo!!!
(di lady)
[ - ] full metal jacket che spettacolo!!!
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