Cos'è che mi piace dei film di Kubrick?E' difficile dirlo.Il fatto che abbiano sempre 4 o 5 stelline?Nooo,non sono condizionabile.I suoi film sono come spade di samurai,bellissime da vedere e dalle lame fredde all'apparenza;in realtà basta toccarle per scottarsi le dita.Non ho mai scritto una recensione di un film di Kubrick.I film che piacciono sono come figli (quasi,non esageriamo),è giusto dedicare un pò di attenzione in più a quelli meno fortunati,più sfigatelli.Ma ho deciso di fare un'eccezione,e la mia scelta non poteva cadere che su "Full metal jacket", anche perchè per me è una battaglia persa (al liceo).
E' un film "di guerra",sull'"orrore della guerra",sul Vietnam...Tutto vero.Ma come "Apocalypse now",è qualcosa di più,o di diverso.E' anche,per me,un film sui condizionamenti psicologici che la società e l'educazione ci impongono.A volte,leggendo i commenti,noto una certa ipocrisia e un filino di retorica.Ci si riempie la bocca di belle parole,ci si dimentica della vita reale.Non avete mai visto un ragazzino cicciottello e imbranato vessato e umiliato dagli insegnanti e dai compagni di scuola?Io sì.Sono stato per un anno (lunghissimo) con una insegnante al cui confronto Hartman impallidisce,che umiliava in tutti i modi umanamente possibili un poveraccio sovrappeso:i ragazzini si adeguavano subito,seguendo l'esempio.Cosa fa Hartman?Recupera gli allievi marines al loro stato "naturale"?Modifica la loro predisposizione naturale pacifica per prepararli alla guerra (alla vita)?Non lo so.Non so se la violenza,e l'abitudine ad essa e alla sopraffazione,sia "naturale" o meno.Non so neppure che opinione avesse Kubrick.Ma il confronto tra Pyle e Joker mi pare abbastanza indicativo:il primo,ingenuo e mansueto, viene travolto dalla violenza sistematica;il secondo,fondamentalmente tranquillo ma razionale e arguto,pur professandosi pacifista si inserisce alla perfezione nel sistema guerra (società).Le frasi finali che lui,voce narrante,pronuncia marciando assieme ai compagni si potrebbero definire ambigue,inquietanti,o come minimo inaspettate per una pellicola antimilitarista.Forse stanno a significare una cosa:l'esercito e la guerra non sono che le propaggini di una pianta che ha radici molto profonde,di cui anche noi facciamo parte...
p.s. E' evidente che "Full metal jacket" è un capolavoro non solo per quello che dice,ma per come lo dice.E' un film bellissimo,appassionante,emozionante:forma e sostanza coincidono.Fosse stato un sermone noioso,come molti dei film "moderni",non avrei resistito più di dieci minuti.
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luc
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domenica 6 gennaio 2008
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sì, ma la battuta sui bei film...
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...che sono (quasi) come dei figli ma l'hai rubata! guarda che ti denuncio per pirateria...d'accordo con te su tutto. un film che va oltre la guerra, ma molti film di guerra lo fanno. la guerra non viene da un'altra galassia, dio e il diavolo non sono due entità distinte, la guerra è una delle facce del nostro modo di vivere. abbiamo tutti la nostra percentuale di partecipazione, nel momento stesso in cui accendiamo il motore della macchina partecipiamo all'invasione dell'iraq e afghanistan. senza i lugubri giochi in medioriente il petrolio ci costerebbe 300 dollari al barile, molte industrie andrebbero a zampe per aria e milioni di italiani a chiedere l'elemosina. allora molti pacifici italiani si trasformerebbero in bestie assetate di sangue.
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...che sono (quasi) come dei figli ma l'hai rubata! guarda che ti denuncio per pirateria...d'accordo con te su tutto. un film che va oltre la guerra, ma molti film di guerra lo fanno. la guerra non viene da un'altra galassia, dio e il diavolo non sono due entità distinte, la guerra è una delle facce del nostro modo di vivere. abbiamo tutti la nostra percentuale di partecipazione, nel momento stesso in cui accendiamo il motore della macchina partecipiamo all'invasione dell'iraq e afghanistan. senza i lugubri giochi in medioriente il petrolio ci costerebbe 300 dollari al barile, molte industrie andrebbero a zampe per aria e milioni di italiani a chiedere l'elemosina. allora molti pacifici italiani si trasformerebbero in bestie assetate di sangue. mi dispiace dire queste cose ma bisogna capire che se vogliamo mantenere i nostri vizi consumistici la guerra è inevitabile...
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reiver
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domenica 6 gennaio 2008
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scusa per il "furto"...
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...me ne sono accorto troppo tardi.E poi io figli non ne ho!Sono perfettamente d'accordo con il tuo ultimo commento.Ho provato a spiegare questi concetti a qualcuno,ma sono stato preso per guerrafondaio (o per deficiente),pur avendo sempre chiarito che la guerra per me è il massimo degli orrori (e non c'è bisogno che lo dica io).Qualche settimana fa in Italia c'è stato il blocco dei tir,ho assistito a scene pazzesche,persino a delle risse per fare benzina!Le persone sono brave a predicare,ma vorrei vedere quante rinuncerebbero alla macchina e alle altre comodità...L'unica via sarebbe quella di utilizzare fonti di energia alternativa,come l'energia solare e quella elettrica.Per assurdo uno degli stati più decisi a portare avanti questo tipo di politica è la California di Schwarzenegger,quel
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...me ne sono accorto troppo tardi.E poi io figli non ne ho!Sono perfettamente d'accordo con il tuo ultimo commento.Ho provato a spiegare questi concetti a qualcuno,ma sono stato preso per guerrafondaio (o per deficiente),pur avendo sempre chiarito che la guerra per me è il massimo degli orrori (e non c'è bisogno che lo dica io).Qualche settimana fa in Italia c'è stato il blocco dei tir,ho assistito a scene pazzesche,persino a delle risse per fare benzina!Le persone sono brave a predicare,ma vorrei vedere quante rinuncerebbero alla macchina e alle altre comodità...L'unica via sarebbe quella di utilizzare fonti di energia alternativa,come l'energia solare e quella elettrica.Per assurdo uno degli stati più decisi a portare avanti questo tipo di politica è la California di Schwarzenegger,quello di "Commando" e "Terminator"!(almeno così ho sentito su Report,una trasmissione di Rai 3)
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paleutta
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giovedì 10 gennaio 2008
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non sono d'accordo amici
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con il discorso della necessità della guerra. Non faccio una considerazione "peace
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paleutta
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giovedì 10 gennaio 2008
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ma vaffan,,,
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avevo scritto un mezzo poema e il forum me l'ha troncato...non c'ho voglia ora di riscriverlo, ci tornerò sopra
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paleutta
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venerdì 11 gennaio 2008
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riproviamo...
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dicevo, che non sono assolutamente d'accordo sulla necessità della guerra, quantomeno non per i motivi da voi citati. Credi davvero luc che le multinazionali e gli Usa abbiano deciso di fare la guerra per mantenere basso il prezzo del petrolio? Confidi in un così "nobile" intento da parte di quei lupi mannari? Io sono più portato a pensare che senza le guerre in Iraq oggi il barile sarebbe ben sotto i 100 dollari, limite ormai tranquillamente doppiato. E' questo il vero cancro della nostra civiltà, non la repressione sessuale. Questi fanno quello che gli pare e ci raccontano bugie senza provare nemmeno vergogna. Solo che ora stanno emergendo nuove potenze che non vanno tanto per il sottile e non sono tanto propense a farsi sottomettere da un egemonia economica che è oramai alla frutta.
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dicevo, che non sono assolutamente d'accordo sulla necessità della guerra, quantomeno non per i motivi da voi citati. Credi davvero luc che le multinazionali e gli Usa abbiano deciso di fare la guerra per mantenere basso il prezzo del petrolio? Confidi in un così "nobile" intento da parte di quei lupi mannari? Io sono più portato a pensare che senza le guerre in Iraq oggi il barile sarebbe ben sotto i 100 dollari, limite ormai tranquillamente doppiato. E' questo il vero cancro della nostra civiltà, non la repressione sessuale. Questi fanno quello che gli pare e ci raccontano bugie senza provare nemmeno vergogna. Solo che ora stanno emergendo nuove potenze che non vanno tanto per il sottile e non sono tanto propense a farsi sottomettere da un egemonia economica che è oramai alla frutta...Sono fermamente convinto che in un futuro neanche troppo lontano succederà qualcosa di grosso, ma di grosso davvero. E' inevitabile.
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reiver
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sabato 12 gennaio 2008
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guerre
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Personalmente credo che nessuna guerra possa ritenersi "necessaria",oppure avere una giustificazione morale o filosofica.Ho letto però le analisi di scienziati politici francesi e tedeschi secondo i quali il ritiro Usa dall'Iraq (contro il quale,ricordo,gli Stati Uniti non sono in guerra:i terroristi kamikaze sono sauditi) scatenerebbe un effetto "domino",con la naturale conseguenza di una guerra Iran (e soci)-Israele.A quel punto il prezzo del petrolio come minimo triplicherebbe,e per un periodo di tempo molto lungo (sempre secondo questi signori).Non so dirti il grado di attendibilità di queste previsioni.Spero che siano sbagliate,che gli Usa si ritirino dall'Iraq e che non succeda niente,e non per il prezzo del petrolio,ma per le vite umane che verrebbero sacrificate sull'altare del fanatismo,della politica,o di come cavolo vogliamo chiamare il desiderio di eliminare il diverso.
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sabato 12 gennaio 2008
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guerre/2
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Aggiungo una cosa però.Facciamo l'ipotesi che quelle previsioni siano attendibili,vorrei vedere quanti di quelli che in questo momento bersagliano di critiche gli Stati Uniti non invocherebbero il loro intervento,per "accelerare" i tempi.Oppure,mettiamola così:quanti sarebbero disposti a rinunciare all'uso dell'automobile per un tempo diciamo di cinque anni,per ottenere la pace nel Medio Oriente?Ancora più curioso è il fatto che in molte parti del mondo nel mondo ci si ammazzi con discreta regolarità e che nessuno organizzi manifestazioni pacifiste.La verità è che se non c'è l'America di mezzo a nessuno frega niente delle guerre e dei morti:basti ricordare il Rwanda,o recentemente il Kenia o il Pakistan,o prima ancora il conflitto russo-afghano e quello Iran-Iraq.
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Aggiungo una cosa però.Facciamo l'ipotesi che quelle previsioni siano attendibili,vorrei vedere quanti di quelli che in questo momento bersagliano di critiche gli Stati Uniti non invocherebbero il loro intervento,per "accelerare" i tempi.Oppure,mettiamola così:quanti sarebbero disposti a rinunciare all'uso dell'automobile per un tempo diciamo di cinque anni,per ottenere la pace nel Medio Oriente?Ancora più curioso è il fatto che in molte parti del mondo nel mondo ci si ammazzi con discreta regolarità e che nessuno organizzi manifestazioni pacifiste.La verità è che se non c'è l'America di mezzo a nessuno frega niente delle guerre e dei morti:basti ricordare il Rwanda,o recentemente il Kenia o il Pakistan,o prima ancora il conflitto russo-afghano e quello Iran-Iraq.Nell'immaginario collettivo esistono solo due guerre:quella del Vietnam e quella in Iraq.Il resto,che pure ha prodotto morti a milioni,si può anche trascurare.
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luc
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lunedì 14 gennaio 2008
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x paleutta
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io vengo dalla cultura di sinistra. condivido tutto quello che dici sulle multinazionali. se scoppiasse una guerra sarei il primo a disertare. però ho smesso di fare il tifo sempre e comunque per gli "altri". il giorno che le "nuove potenze" che dici tu dovessero schiacciare l'europa, non mi farebbe molto piacere. hai sentito chavez parlare di petrolio a 200 dollari? se non è bello quello che i miei antenati hanno fatto 500 anni fa in america, non è neanche bello che dovrei essere schiavo di paesi che hanno la fortuna di ritrovarsi le chiappe che galleggiano sul petrolio. non è questione di "nobili intenti" ma freddo raziocinio economico capitalista. le azioni militari americane convengono eccome anche alla pacifista europa.
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io vengo dalla cultura di sinistra. condivido tutto quello che dici sulle multinazionali. se scoppiasse una guerra sarei il primo a disertare. però ho smesso di fare il tifo sempre e comunque per gli "altri". il giorno che le "nuove potenze" che dici tu dovessero schiacciare l'europa, non mi farebbe molto piacere. hai sentito chavez parlare di petrolio a 200 dollari? se non è bello quello che i miei antenati hanno fatto 500 anni fa in america, non è neanche bello che dovrei essere schiavo di paesi che hanno la fortuna di ritrovarsi le chiappe che galleggiano sul petrolio. non è questione di "nobili intenti" ma freddo raziocinio economico capitalista. le azioni militari americane convengono eccome anche alla pacifista europa. e te lo dice uno che non ha la macchina (però prende l'autobus...) e vive in un paese autosufficiente in tema di petrolio (per cui dovrei fregarmene).
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paleutta
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martedì 15 gennaio 2008
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guerre 3
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il problema dell'attenzione maggiore alle guerre degli states è anche dovuto ad un fatto molto semplice: vanno sempre a fare la guerra a migliaia di km da casa loro e solo laddove ci sono degli evidentissimi ritorni economici, non solo per quanto riguarda il petrolio ma anche per le attività legate alla ricostruzione e la scusa per avere i finanziamenti per l'industria bellica. Sono gli "esportatori di democrazia" però durante la guerra in serbia tra i caschi blu nato di yankee non ce n'era neanche uno. Poi viene fuori che quella delle armi chimiche di Saddam era un bufala, cosa oggi quasi passata in sordina ma non ci scordiamo che fu la scusa per attaccare l'Iraq. Perchè poi non lo fecero fuori durante la prima guerra del 91 resterà sempre un mistero.
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il problema dell'attenzione maggiore alle guerre degli states è anche dovuto ad un fatto molto semplice: vanno sempre a fare la guerra a migliaia di km da casa loro e solo laddove ci sono degli evidentissimi ritorni economici, non solo per quanto riguarda il petrolio ma anche per le attività legate alla ricostruzione e la scusa per avere i finanziamenti per l'industria bellica. Sono gli "esportatori di democrazia" però durante la guerra in serbia tra i caschi blu nato di yankee non ce n'era neanche uno. Poi viene fuori che quella delle armi chimiche di Saddam era un bufala, cosa oggi quasi passata in sordina ma non ci scordiamo che fu la scusa per attaccare l'Iraq. Perchè poi non lo fecero fuori durante la prima guerra del 91 resterà sempre un mistero. I conflitti nei paesi del terzo mondo per assurdo, nella loro atrocità, almeno sono causati da ideologie fondamentaliste o dalla ferocia di qualche dittatura. Non entro nel merito dell'11 settembre volutamente....
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luc
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mercoledì 16 gennaio 2008
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guerre 4
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se proprio lo volete sapere, secondo me saddam non è morto, e manco milosevic. bin laden non esiste. bush, chavez e ahmadineijad vanno in vacanza insieme circondati da champagne e squillo diciottenni da cardiopalma. il comunista chavez nuota nei miliardi e sta per sposarsi nientemeno che con naomi campbell...e io dovrei credere alla politica!
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lilli
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sabato 23 febbraio 2008
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questa me l'ero persa..
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Molto bella Reiver,davvero..poni degli interrogativi sulla natura dell'uomo che fanno riflettere. A volte si cade nel buonismo perchè vogliamo fuggire l'idea che dentro di noi ci possano essere simili pensieri: ci fa stare male anche solo pensare di poter essere "potenzialmente cattivi". Ed è vero anch'io ho visto prendere in giro, vessare, umiliare..è uno schifo ma succede.
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reiver
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venerdì 29 febbraio 2008
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ciao lilli
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Ogni volta che rivedo il film ripenso al mio primo anno di scuole elementari.Con quell'insegnante si corre il rischio,serissimo,di odiare le donne per tutta la vita (detto da un pediatra).Una Hartman in gonnella.Per fortuna mia madre mi ha fatto cambiare classe,meglio i teppistelli che ho trovato dopo di lei.
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