mastroraro
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martedì 16 settembre 2008
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povero libro maltrattato
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Per chi ha letto il libro il film non può che essere una brutta copia delle note di copertina. Lento e monotono non entra nella psicologia dei personaggi, nè nella psicologia del parito interno. Il finale è il peggior finale che si potesse pensare. La partita a scacchi, dove Smith muove il cavallo avanti o indietro a seconda della presenza di Julia è un buono spunto, ma lasciare allo spettatore il dubbio se lo stesso Smith è ormai stato educato a dovere dal partito va contro ogni volere dell'Orwell narratore. Si evince un finale un po' troppo commerciale, fatto sulla scia di quei film che non vogliono lasciare lo spettatore senza la speranza che il bene in un modo o nell'altro possa sempre trionfare.
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Per chi ha letto il libro il film non può che essere una brutta copia delle note di copertina. Lento e monotono non entra nella psicologia dei personaggi, nè nella psicologia del parito interno. Il finale è il peggior finale che si potesse pensare. La partita a scacchi, dove Smith muove il cavallo avanti o indietro a seconda della presenza di Julia è un buono spunto, ma lasciare allo spettatore il dubbio se lo stesso Smith è ormai stato educato a dovere dal partito va contro ogni volere dell'Orwell narratore. Si evince un finale un po' troppo commerciale, fatto sulla scia di quei film che non vogliono lasciare lo spettatore senza la speranza che il bene in un modo o nell'altro possa sempre trionfare. Pessima rilettura. Non necessariamente da vedere. Meglio rileggersi il libro.
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aladino
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mercoledì 23 luglio 2008
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un film sempre più attuale
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Basta fermarsi un attimo a pensare per capire come il film si adegui allo stato di regime che vige in Italia...
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bruno
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sabato 24 maggio 2008
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1984
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antonella
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lunedì 21 aprile 2008
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gioiellino nero
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Un flm d'immagini crude, violento come il mondo presente prima ancora che futuro. Il libro è un'esperienza indimenticabile, il film è un gioiellino nero. Musiche mozzafiato, Hurt bravissimo e sofferto, Burton, a differenza di quanto ho letto di critica, adatto e per niente "buono". Una presenza ambigua e inquietante, come dev'essere, l'ombra di noi stessi che ci viene dietro per confonderci e non illuderci mai sulla nostra mancata libertà.
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kahless
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domenica 23 marzo 2008
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errore...
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Il Partito ce l'ha eccome un nome, e si chiama Socing (Ingsoc nella versione originale del libro e nel film)
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simone
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lunedì 7 gennaio 2008
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meglio il libro
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il libro di orwell è un capolavoro il film non può emularlo.
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(di andrea)
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quidam_ominona_23
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venerdì 4 maggio 2007
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grande fratello
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Dopo una lunga e infruttuosa ricerca sono riuscito a scovare nel vostro archivio questo vecchio film che pur è sempre attuale. Ho visto nel corso di questi anni pochissimi film di tale spessore, dalla trama , recitazione, un ottimo Richard Burton, ritmo, atmosfere, e colonna sonora, l'avrei visto volentieri prendere l'oscar sia come miglior film e avrei dato una statuetta per la recitazione a
R.Burton. Dopo averlo visionato una decina di volte negli "ottanta" il film è
praticamente scomparso fino ad oggi, nemmeno allegato nelle riviste. Mi chiedo solo se ci fosse mai stata una versione per la TV, perché mi pare di ricordare anche la partecipazione di Alec Guiness nel cast. Da 1 a 10 il mio giudizio è 10.
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Dopo una lunga e infruttuosa ricerca sono riuscito a scovare nel vostro archivio questo vecchio film che pur è sempre attuale. Ho visto nel corso di questi anni pochissimi film di tale spessore, dalla trama , recitazione, un ottimo Richard Burton, ritmo, atmosfere, e colonna sonora, l'avrei visto volentieri prendere l'oscar sia come miglior film e avrei dato una statuetta per la recitazione a
R.Burton. Dopo averlo visionato una decina di volte negli "ottanta" il film è
praticamente scomparso fino ad oggi, nemmeno allegato nelle riviste. Mi chiedo solo se ci fosse mai stata una versione per la TV, perché mi pare di ricordare anche la partecipazione di Alec Guiness nel cast. Da 1 a 10 il mio giudizio è 10.
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mazzaferro edoardo
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mercoledì 21 giugno 2006
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Un film, questo, che non deve essere preso alla leggera. Uscito, appunto, nel 1984 e tratto da un romanzo di G.Orwell, rivaleggia ad armi pari con un altro capolavoro del genere, "Blade Runner" (tratto anch'esso da un'opera letteraria di quegli anni di P.K.Dick), che, pur trattando altri temi e ponendosi maggiormente nel genere fantascientifico più raffinato e acuto, finisce per affrontare tematiche presenti anche in questo film, prima tra tutte quella della libertà di pensiero per un uomo(1984) o per un replicante (Blade Runner) che sia. La "psicopolizia" di 1984, intenta a limitare la libera iniziativa ed il libero pensiero in nome del non meglio precisato "partito", ricorda inevitabilmente la figura del "blade runner" nel suo scopo di eliminare qualsiasi replicante abbia raggiunto una certa coscienza di se, dunque il libero pensiero.
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Un film, questo, che non deve essere preso alla leggera. Uscito, appunto, nel 1984 e tratto da un romanzo di G.Orwell, rivaleggia ad armi pari con un altro capolavoro del genere, "Blade Runner" (tratto anch'esso da un'opera letteraria di quegli anni di P.K.Dick), che, pur trattando altri temi e ponendosi maggiormente nel genere fantascientifico più raffinato e acuto, finisce per affrontare tematiche presenti anche in questo film, prima tra tutte quella della libertà di pensiero per un uomo(1984) o per un replicante (Blade Runner) che sia. La "psicopolizia" di 1984, intenta a limitare la libera iniziativa ed il libero pensiero in nome del non meglio precisato "partito", ricorda inevitabilmente la figura del "blade runner" nel suo scopo di eliminare qualsiasi replicante abbia raggiunto una certa coscienza di se, dunque il libero pensiero. Un film da vedere e rivedere, metaforico e simbolico, che merita senza dubbio un posto accanto ai capolavori del genere.
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[+] precisazione
(di paleutta)
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[+] un film deludente e non all'altezza
(di steppewolf84)
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corsy
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venerdì 2 dicembre 2005
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limitato
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1984 è quello che sarebbe potuto succedere al grande e inarrivabile Brazil di Terry Gilliam, se egli avesse accettato le imposizioni delle produzioni, anziche lottare con tutte le sue forze per pubblicare il SUO film. La trasposizione dal romanzo non esplode mai, e dopo un po' viene lasciata da parte. Brazil non è nemmeno ispirato al Romanzo di Orwell per stessa ammissione del regista, ma la forza evocativa di contenuto e di immagini sono cento volte maggiori di questa mediocre pellicola.Peccato, o per fortuna che c'e' Brazil.
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raptus
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mercoledì 16 novembre 2005
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non rende giustizia
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Pessima realizzazione di un iincredibile e geniale romanzo. Mi spiace, ma non sono d'accordo coi commenti entusiastici su questo film. 1984 vale molto di più di quello che è stato fatto a livello cinematografico.
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