gianni lucini
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martedì 11 ottobre 2011
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una svolta nella carriera dei bee gees
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Il 12 marzo 1977 i fratelli Gibb, meglio conosciuti come i Bee Gees sono in Francia per i fatti loro. Non è un bel momento per la carriera del gruppo che cerca di sopravvivere come può alla crisi del pop melodico. Inaspettata arriva la svolta sotto forma di una telefonata. Nel corso della giornata, infatti, vengono raggiunti dal produttore Robert Stigwood che chiede loro alcuni brani fortemente ritmati per la colonna sonora di un film di cui racconta sommariamente la trama. Si tratta di “Saturday night fever” interpretato dall’emergente John Travolta. Senza neppure leggere la sceneggiatura i tre musicisti si mettono al lavoro negli Chateau d’Heronville Studios in Francia e in breve tempo realizzano i brani richiesti.
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Il 12 marzo 1977 i fratelli Gibb, meglio conosciuti come i Bee Gees sono in Francia per i fatti loro. Non è un bel momento per la carriera del gruppo che cerca di sopravvivere come può alla crisi del pop melodico. Inaspettata arriva la svolta sotto forma di una telefonata. Nel corso della giornata, infatti, vengono raggiunti dal produttore Robert Stigwood che chiede loro alcuni brani fortemente ritmati per la colonna sonora di un film di cui racconta sommariamente la trama. Si tratta di “Saturday night fever” interpretato dall’emergente John Travolta. Senza neppure leggere la sceneggiatura i tre musicisti si mettono al lavoro negli Chateau d’Heronville Studios in Francia e in breve tempo realizzano i brani richiesti. Nonostante la perfetta aderenza allo spirito del film, quindi, le canzoni che compongono la colonna sonora di “Saturday night fever” non sono state costruite direttamente sulle immagini, ma nel chiuso degli studi di registrazione. La colonna sonora del film, pubblicata nel 1977, diventa uno dei dischi più venduti di ogni tempo rilanciando i Bee Gees dopo un periodo piuttosto oscuro. Fever night è destinato a restare, più di altri, il brano simbolo di quegli anni scanditi dal ritmo della dance e dalle prime avvisaglie di un disimpegno che negli anni Ottanta sarebbe diventato una caratteristica generazionale. Nonostante la frettolosa realizzazione tanto il film quanto la colonna sonora sembrano costruiti l’una sull’immagine dell’altro e sono destinati a entrare nella storia del costume degli anni Settanta
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brucemyhero
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mercoledì 6 ottobre 2010
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un film, un'epoca.
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Come ancora, ma di rado accade, 'La febbre del sabato sera' non è semplicemente un film, ma l'immagine in diretta, senza filtri mentali, di un decennio; gli anni '70. Quelli dove ancora ci si poteva, anzi, voleva riflettere, in qualcosa o qualcuno. Tony Manero è il tramite, attraverso cui il regista descrive con profonda, disarmante ma grande empatia, 'quelle sere', quella musica in cui tutti noi, nati nei primi anni '60, continueremo a specchiarci. Un film che dimostra quanto i budget ultramiliardari odierni, poco contano, anzi, rendono tutti partecipi di grandi video-game dal dubbio senso. Dopo 32 anni da quando appena 13enne, lo vidi nel piccolo cinema di paese, rivisto, è ancora 'tremendamente' attuale.
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Come ancora, ma di rado accade, 'La febbre del sabato sera' non è semplicemente un film, ma l'immagine in diretta, senza filtri mentali, di un decennio; gli anni '70. Quelli dove ancora ci si poteva, anzi, voleva riflettere, in qualcosa o qualcuno. Tony Manero è il tramite, attraverso cui il regista descrive con profonda, disarmante ma grande empatia, 'quelle sere', quella musica in cui tutti noi, nati nei primi anni '60, continueremo a specchiarci. Un film che dimostra quanto i budget ultramiliardari odierni, poco contano, anzi, rendono tutti partecipi di grandi video-game dal dubbio senso. Dopo 32 anni da quando appena 13enne, lo vidi nel piccolo cinema di paese, rivisto, è ancora 'tremendamente' attuale. E si resta stupiti da ciò, da quanto seppure in un diverso contesto, per niente o poco sia mutata la società di oggi. Viviamo ancora, o almeno i figli e di riflesso i genitori, le medesime problematiche. Il lavoro, gli acidi, i 'sabati sera' da sballo. Questo è il lato insito della pellicola. Sul piano puramente spettacolare invece... niente cambia!: musiche da brivido che hanno fatto la storia della disco, pedane e palle luccicanti, che appartengono alla preistoria sì, ma tanto, tanto belle da rivedere ancora ed ancora. Si toccano anche argomenti che hanno diviso e separano, con mura millenarie, la gente; da un lato i 'difensori' della vita ad ogni costo, incuranti del "se è giusto o meno". Dall'altra chi come il sottoscritto, pensa che proprio per l'intelligenza di cui ci vantiamo, la ragione, debba prevalere sui costumi e le dottrine. Una realtà cristallizzata, bella da vedere, da sentire', ma priva di elasticità come un ramo secco. Di ragionevolezza. Vorrei andare oltre, ma non credo sia il contesto giusto. Bellissimo affresco evergreen.
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paolomiki
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martedì 21 settembre 2010
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salvato dai bee gees
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Senza la colonna sonora dei Bee gees questo film avrebbe fatto concorrenza a molti spot pubblicitari di noti lassativi!!
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lorenzomnt
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lunedì 30 agosto 2010
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Veramente bello.Sono rimasto quasi senza parole.
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alex41
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domenica 7 marzo 2010
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la febbre degli anni settanta!
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Affascinante, strepitoso, scatenato, cinico, è un ribelle della sua stessa città, ha una cura maniacale in ogni dettaglio sui passi del ballo che adora più di ogni altra cosa, ha talento, carattere, è masochista, balla i Bee Gees, ama pettinarsi i capelli, vive in una onesta cittadina dove la sua vera "casa" è la discoteca Odissea 2001, dove ogni Sabato sera mostra tutto il suo fascino alle persone riuscendo sempre nell'impresa. Frequenta amici non molto affidabili, ma che lo aiutano a distrarsi dai soliti problemi famigliari (i genitori lo odiano perchè non è come suo fratello che invece è un prete), dal posto di lavoro (dove guadagna pochi spiccioli) e dal rapporto con Stephanie, la ballerina di musica classica che finirà per conquistare il suo cuore.
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Affascinante, strepitoso, scatenato, cinico, è un ribelle della sua stessa città, ha una cura maniacale in ogni dettaglio sui passi del ballo che adora più di ogni altra cosa, ha talento, carattere, è masochista, balla i Bee Gees, ama pettinarsi i capelli, vive in una onesta cittadina dove la sua vera "casa" è la discoteca Odissea 2001, dove ogni Sabato sera mostra tutto il suo fascino alle persone riuscendo sempre nell'impresa. Frequenta amici non molto affidabili, ma che lo aiutano a distrarsi dai soliti problemi famigliari (i genitori lo odiano perchè non è come suo fratello che invece è un prete), dal posto di lavoro (dove guadagna pochi spiccioli) e dal rapporto con Stephanie, la ballerina di musica classica che finirà per conquistare il suo cuore. Questo è Tony Manero, il protagonista di "La febbre del sabato sera", interpretato da un allora giovanissimo e schizzatissimo John Travolta. Trama semplice, ma contenuto a volte pesante, altre volte volgare e altre volte dal significato metaforico. Storica la scena iniziale e quella del ballo di Tony.
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patrickbateman47
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lunedì 4 gennaio 2010
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tony manero un nome un mito
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La febbre del sabato sera è un cult,imperdibile pezzo di storia del cinema,un'affresco dark sugli anni tormentati per eccellenza ovvero i '70,un imperdibile John Travolta è Tony Manero il Re della Disco,non farò la solita lunga recensione perchè come un classico come questo non ce ne bisogno vi dirò solo che questo è un grande film un must per tutti...a meno che non odiate i Bee Gees!
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rinella luigi
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sabato 31 gennaio 2009
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il travoltismo.
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Con La Febbre del Sabato del Sera nasce il Travoltismo. Film che ha avuto senza alcun dubbio un grande impatto sulla societa' mondiale e non mi riferisco solo ai dettagli tipicamente legati alla moda, dal taglio dei capelli ai pantaloni a zampa di elefante, ma precisamente all'evolversi dei sentimenti e della personalita' di gente comune che grazie alle sinergie create dalla Disco ha potuto esprimere liberamente tutte le sue ponzialita'. Film che ha lanciato in senso assoluto la cultura della vita in discoteca, l'endonismo come medicina contro i risvolti sociali che caratterizzano in pieno il passaggio dall'eta' della giovinezza a quella della maturita'. Senza trascurare il fascino tipico della societa' di fine anni settanta, stufa delle battaglie politiche legata al rock e che finalmente attraverso questi suoni spensierati poteva manifestarsi in svariegate forme di bellezza.
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Con La Febbre del Sabato del Sera nasce il Travoltismo. Film che ha avuto senza alcun dubbio un grande impatto sulla societa' mondiale e non mi riferisco solo ai dettagli tipicamente legati alla moda, dal taglio dei capelli ai pantaloni a zampa di elefante, ma precisamente all'evolversi dei sentimenti e della personalita' di gente comune che grazie alle sinergie create dalla Disco ha potuto esprimere liberamente tutte le sue ponzialita'. Film che ha lanciato in senso assoluto la cultura della vita in discoteca, l'endonismo come medicina contro i risvolti sociali che caratterizzano in pieno il passaggio dall'eta' della giovinezza a quella della maturita'. Senza trascurare il fascino tipico della societa' di fine anni settanta, stufa delle battaglie politiche legata al rock e che finalmente attraverso questi suoni spensierati poteva manifestarsi in svariegate forme di bellezza. Sono emerse personalita' dal grande senso artistico, che bene hanno abbracciato e accompagnato il periodo della "dance floor", non dimentichiamo la nascita dello STUDI 54 Teatro e salotto di eventi sociali e artistico irripetibile. Tutto cio' e' stato La Febbre del Sabato Sera. Molto di piu' di un film.
Credo che rimmarra' impressa nei nostri ricordi questa pellicola per le forti emozioni che ha saputo regalare e fatto sognare intere generazioni grazie anche al suo bellissimo finale.
Cult movie.
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lky rock
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giovedì 30 ottobre 2008
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il lato oscuro di grease
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John Travolta si dimena a ritmo dei mitici anni 70, questo film anticipa il cinema dei giorni nostri e attua appunto il cambiamento che attraversa la gioventù di quell'epoca . Al suo tempo fu vietato ai minori di 14 anni, da considerare un vero e proprio cult
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marvelman
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domenica 28 settembre 2008
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il capolavoro di travolta !!!
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Perfetto in tutto , a cominciare dalla colonna sonora , solo che a differenza dell'altrettanto ottimo grease non è per tutti , in quanto più impegnato e molto più profondo !!!
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(di patrickbateman47)
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miiiii...!
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martedì 5 agosto 2008
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insignificante, senza morale
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Un film interamente osceno, insignificante e scarso. A mio parere non mi è piaciuto, è veramente scarso; non so perchè con questo film insignificante è nata una fama...ce ne sono molti più film meglio di questo, molti più film che possiedono una morale.
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