Il film uscito nel 1964 con la regia di Billy Wilder è ripreso da un soggetto di un film italiano "Moglie per una notte" fu non molto ben accolto dalla critica che lo accusò di volgarità, invece a livello di accoglienza del pubblico ebbe un clamoroso successo, a fronte di un budget di 3 milioni e mezzo di $ al box office incassò 9 milioni e mezzo. Certamente non è uno dei migliori film di Wilder, ma spesso la critica abituata ai suoi capolavori (Viale del tramonto, Sabrina, A qualcuno piace caldo) mette l'asticella troppo in alto, ma il film è divertente, con risvolti sarcastici sul perbenismo provinciale, mostra però delle pecche nella complessiva recitazione.
Orville (Ray Welston attore più TV che cinematografico: L'appartamento), vive in una cittadina del Nevada, vivendo di lezioni private al pianoforte o suonando a qualche cerimonia, cerca il successo componendo canzoni il cui paroliere è il suo amico Barney (Cliff Osmond) gestore di una stazione di servizio. Orville ha una bellissima moglie giovane Zelda (Felicia Farr, brava attrice: L'ultima carovana, che dopo il matrimonio con Jack Lemmon abbandonò il cinema) di cui è geloso in modo morboso. Si ferma alla stazione di servizio un famoso cantante di Las Vegas: Dino (Dean Martin che interpreta se stesso) Barney con il pretesto di un guasto alla macchina, trattiene per un giorno Dino facendolo ospitare a casa di Orville sperando che lanci una delle loro canzoni. Dato che Dino è un noto cacciatore di femmine, su suggerimento di Barney Orville caccia di casa la moglie e presenta al suo posto una procace cameriera di facili costumi: Polly (Kim Novak) che vive in una roulotte ai margini della città. Ovviamente succedono colpi di scena ed equivoci con Dino cacciato di casa che va nella roulotte di Polly e trova Zelda che affascinata pasa la notte con lui. Anche Orville passa una notte d'amore con Polly. Al mattino Dino abbandona la roulotte lasciando 500 $, Polly ritorna e le 2 donne si chariscono anche perché Polly rivela alla moglie che il marito è innamorato di lei, Zelda le lascia i soldi con cui Polly compra un'auto e finalmente può abbandonare la città. Dino canta e lancia con successo una canzone dei due. quanto ai 2 coniugi si riconciliano e Zelda abbraccia il marito dicendo "Kiss me stupid".
Il film è discreto, un pò macchinoso nella sceneggiatura, il cast ha le 2 attrici in gran forma sia Kim Novak (il suo ruolo era destinato a Marylin Monroe che poi si suicidò) che Felicia Farr, Dean Martin interpreta lo stereotipo del latin lover calcando la mano (che mangia lasagne e beve Chianti per intenderci) riuscendo a darci qualche momento canoro, fuori posto Ray Walston (la parte doveva essere interpretata da Jack Lemmon) sia come aspetto che per età: ha una moglie bellissima che sembra sua figlia, la sua recitazione è insufficiente fa troppo smorfie. Wilder sottolinea l'ipocrisia della provincia ma con luoghi comuni, come quando Zelda che firma la petizione contro il bar dove lavora Polly e poi si comporta come lei. In conclusione un film divertente ma non completamente riuscito, d'altra parte non sempre i grandi registi (Hitchcock e Ford insegnano) hanno fatto solo film da 5 stelle.
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