RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 4 ottobre 2012
Antonello Chichiricco
Senza speranza?
Se trasferissimo questa storia nella frenetica, paranoica cornice sociale dell’alta finanza della City di una qualunque metropoli del Pianeta (nell’economia globale non esiste più Oriente e Occidente) avremmo personaggi sostanzialmente identici a quelli del film di Kim Ki-Duk, con uguali dinamiche e meccanismi mentali: indifferenza, disprezzo, egoismo, [...]
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sabato 22 settembre 2012
Writer58
Di Kim ki-duk avevo visto, anni fa, Ferro3: la casa vuota, un'opera che sprigionava una levità quasi soprannaturale, la storia di un giovane uomo che si muove con tanta discrezione da diventare praticamente invisibile. "Pieta" invece, è un'opera a tinte forti, quasi espressionista,che narra una vicenda di crudeltà e vendetta. Kang-do, il protagonista del film, è un sicario che opera per conto di una [...]
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mercoledì 12 settembre 2012
orazio leotta
Kang-do è uno spietato trentenne alle dipendenze del boss dell’usura del quartiere. A chi non restituisce le somme pattuite riserva trattamenti di una violenza inaudita, ma non uccide le sue vittime, le storpia, per poi incassare i soldi dell’assicurazione. Non ha mai conosciuto i genitori e nonostante i guadagni conduce un’esistenza parca e solitaria.
giovedì 20 settembre 2012
francesca meneghetti
Pietà è un film imperdibile per gli amanti del cinema: ha pienamente meritato un premio prestigioso come il Leon d’oro. Tuttavia è un film durissimo, cui è bene giungere preparati. Anzi, da sconsigliare alle persone sensibili nelle ore che precedono il sonno. E’ una storia sotto il segno di una violenza raccapricciante, per quanto non esibita, ma piuttosto [...]
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mercoledì 11 settembre 2013
Antonio Canzoniere
La Pietà, non riguarda tanto il film, quanto il regista. Kim Ki Duk, negli anni passati, aveva costruito il suo cinema su un trittico magico: Sesso-Violenza-Crudeltà. In questo film li ritroviamo tutti...ma cos è cambiato? La storia prometteva bene sulla carta: un sicario sanguinario che scopre il Bene attraverso una donna misteriosa, la Madre, il cui arrivo sovverte i principi [...]
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lunedì 24 settembre 2012
olgadik
Alla fine della proiezione vorresti che qualcuno avesse pietà di te ed il primo impulso è quello di considerare volutamente esagerato tutto quel campionario di violenze per far passare un messaggio semplice ed antico: il vendicarsi si rivela, per chi vuole provarne il gusto estremo, meno soddisfacente di quanto si pensi. In questo caso è una sorta di “humana pietas” [...]
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mercoledì 26 settembre 2012
ennas
Per me, il filo conduttore del film è “l’impero del dio denaro” con gli effetti nefasti qualora questo dominio diventa estremo.
La squallida Seul dove si svolge la storia può essere sì qualsiasi sobborgo sparso sul pianeta. Dove domina il “denaro” si perverte per esso ogni altro valore, si supera ogni limite e si può fare di tutto, compreso lo strozzino cinico e malvagio impersonato dal protagonista.
Qu [...]
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mercoledì 19 settembre 2012
Giovanna
Tostissima fulminea educazione sentimentale di un giovane delinquente anafettivo, al servizio della lobby cravattara coreana, e di una madre che, sconvolta dal dolore sceglie di vendicarsi in modo grottesco e, se si vuole, con fine implacabile intuizione psicologica .
Lo spettatore immerso nei maleodoranti vicoli di un’anonima infernale città, tra reiterate scene di inaudita [...]
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martedì 10 settembre 2013
Barone2000
Un giovane sudcoreano violento, satiriasico e ridicolo. Cresciuto senza la madre, cioè senza amore, e per questo violento e satiriasico. E' uno strozzino che invalida i debitori per riscuotere i soldi dell'assicurazione e così appianare i debiti (contratti stupidamente) con un interesse pari al mille per mille. La madre di un giovane debitore suicida si fa passare per la [...]
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sabato 20 ottobre 2012
Aloisa Clerici
Il linguaggio cinematrografico al quale è avvezzo il pubblico italiano è lontato da qui, anche se il coreano Kim Ki Duk è già riuscito a farsi largo in occidente con il poetico Ferro 3, (Leone d’Argento 2004), La sararitana, Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, Time, per arrivare fino a Pietà, il suo diciottesimo (Leone d’oro [...]
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lunedì 1 ottobre 2012
Luxlux
Non è uno dei migliori film del regista, la narrazione simbolica lascia un po' spiazzati, ma col passare del tempo i difetti vengono a galla, tra cui un certo uso smodato di stereotipi. Ottima la prova attoriale dei protagosnisti.
mercoledì 28 novembre 2012
andys80
Un film molto duro, non solo per le scene di violenza e di sesso sgradevoli, ma soprattutto nelle ambientazioni. Tutto si svolge in una baraccopoli, con strade sporche e rifiuti ovunque, e buona parte del film in botteghe di artigiani al limite della vivibilità. La fotografia inoltre è perfettamente in sintonia con i rimanenti elementi del film.
venerdì 28 settembre 2012
La Druga
E' un film duro da digerire.
Abbiamo un giovane trentenne, spietato usuraio, che incarna il male nella sua forma più cruda e impunita; senza il minimo scrupolo chiede interessi altissimi ai poveri fabbri e operai che pur di mantenere la propria famiglia sono disposti a fare un patto col diavolo. Se però non salderanno i debiti ecco che Kang-Do, così si chiama lo strozzino, [...]
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lunedì 28 dicembre 2020
Luca Scialo
Kang-do è un giovane solitario che come lavoro fa l'estorsore per conto di uno strozzino. Utilizza però dei metodi eccessivamente violenti, spingendo i debitori ad auto-infliggersi delle menomazioni per incassare i premi delle assicurazioni contro gli infortuni e così poter ripagare i debiti. Si tratta principalmente di operai, persone che vivono già una vita modesta.
sabato 3 settembre 2016
Pietro Viola
Forse non è il miglior film di kim ki duk. Forse non era da leone d'oro. Manierismo e autocompiacimento a volte stupiscono lo spettatore che ha visto la disarmante crudele purezza di "primavera, estate.." o "ferro 3".
Tuttavia: la storia di questa redenzione sacrificale (il figlio) attraverso la rigida attuazione di un piano di vendetta (la madre) è una delle denunce più forti del cinema contemporaneo [...]
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giovedì 2 maggio 2013
jacopo b98
Gang Do (Jung.jin) fa il riscossore per un usuraio in Corea. Quelli che non restituiscono i soldi con un interesse del 1000% vengono stuprati e mutilati. Un giorno una donna (Min-soo) che dice di essere sua madre gli si para davanti e gli chiede perdono per averlo abbandonato. Inizia e finisce con un suicidio il film scritto e diretto dal regista coreano più conosciuto nel mondo.
martedì 30 ottobre 2012
Howlingfantod
Una storia zen: “guarda che carino, un amico che si è ricordato di te” (dice la madre sulla tomba del figlio morto e ucciso proprio dal visitatore sconosciuto che era venuto pensandolo vivo per estorcergli i soldi o amputarlo).
Seconda storia zen: la sedicente madre dice al presunto figlio: “piantami un albero e quando sarò morta seppelliscimi accanto a un pino in riva al mare”.
venerdì 19 ottobre 2012
Marco Capraro
"Pietà" segna il ritorno sulla scena cinematografica di Kim Ki Duk, scomparso per tre anni in seguito all'incidente sul set di "Draem".
Quelle di Kim Ki Duk non sono semplici pellicole, e "Pietà" colpisce senz'altro per il suo significato più intimo. E' una metafora a schiaffo nei confronti del denaro, metafora che intende rivelarne [...]
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mercoledì 3 ottobre 2012
Zoom e Controzoom
Per apprezzare il senso di un film realizzato da un regista orientale, si dovrebbe poter conoscere profondamente quella cultura : troppo distanti da noi, ne raccogliamo solo aspetti marginali senza saper ricreare le connessioni.
Il mio parere da occidentale non può non prescindere da questa consapevolezza.
Tutto il film è saturo di un grigio che fa miseria, ma la miseria orientale, [...]
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domenica 28 luglio 2013
Omero Sala
Kang-do è un feroce teppista che riscuote i debiti per conto di uno strozzino. Vive da solo nello squallido appartamento di una casa in decadimento. Il quartiere in cui si muove è in attesa di essere demolito, isola di povertà e degrado circondata dai palazzi pomposi di cemento e cristallo della metropoli aliena che dilaga.
mercoledì 26 settembre 2012
Flyanto
Ultima opera del regista coreano Kim Ki Duk, vincitore quest'anno del Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia, in cui viene narrata la vendetta portata avanti da una donna nei confronti di un crudele, ma solitario, strozzino. Senza dubbio è un film crudo ed in certi momenti anche provvisto di scene raccapriccianti ma a mio modesto parere Kim Ki Duk qui, riprendendo un pò [...]
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mercoledì 26 settembre 2012
Cipposlippo
Se questa è la realtà della Corea, è davvero drammatica. kim ci porta a comprendere i nostri giudizi immediati rispetto a quelli più meditati:
lo strozzino è davvero un carnefice gratuito? Oppure è la risposta perfetta a ciò che pensa della vita ogni uomo coinvolto? Infatti il neopapà con la chitarra viene risparmiato, è lui stesso che [...]
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giovedì 10 gennaio 2013
molenga
Kang-do è un "esattore": si guadagna da vivere, nella più totale solitudine, riscuotendo debiti per conto di uno strozzino, il "boss". Durante il lavoro non mostra il minimo scrupolo, invita i debitori a suicidarsi per riscuoterne poi l'assicurazione sulla vita, mutila e sfregia senza ritegno. Un giorno a casa sua si presenta una minuscola signora che afferma di [...]
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mercoledì 5 settembre 2012
Peer Gynt
Kang-do è un ragazzone tutto istinti e faccia cattiva che fa il sicario per uno strozzino di Seul. Passa a ritirare il denaro e storpia chi non riesce a pagare, in modo da potersi rifare con i soldi dell'assicurazione: un malvivente crudele e cinico, che non ama nessuno e che da nessuno è amato, quindi senza punti deboli. Ma quando all'improvviso compare una donna che gli chiede [...]
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martedì 25 giugno 2013
Rescart
Il cinema migliore rimanda sempre a qualcosa di altro e di oltre perché rappresentare la realtà significa fotografarla mettendosi dalla parte dei soggetti ripresi, che in questo caso sono i lavoratori. Ki-Duk ha fatto molti lavori nella sua vita e quindi ha sperimentato sulla sua pelle che cosa significa la fatica del lavoro quotidiano ed il suo rischio, nella duplice e speculare veste del rischio [...]
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sabato 14 settembre 2013
rita branca
Pietà, film (2012 Leone d’Oro a Venezia) del coreano Kim Ki-Duk con Lee Jung-jin e Jo Min-soo
Potente film drammatico ambientato in una brutta e degradata metropoli orientale che presenta la spietata vita degli schiavi contemporanei, vittime dei ricatti di usurai che estorcono il danaro prestato con interessi del 1000%, impossibile da pagare con gli introiti [...]
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lunedì 24 settembre 2012
tiamaster
La sensazione che provi quando hai finito di vedere pietà e quel senso di entusiasmo,di gioia che si prova solo dopo aver visto un capolavoro. E kim-ki-Duk è un esperto di capolavori.Dopo averci deliziato con la poesia, la drammacità di film totali come "L'isola", "Ferro 3","Primavera,estate,autunno inverno e.
domenica 21 luglio 2013
mericol
Nell’ultimo film di Kim Ki-duk,Leone d’oro a Venezia 2012, tante riflessioni sul dramma della umanità oggi, nella società globalizzata,del profitto ad ogni costo. Pur svolgendosi in Corea è un tema universale quello trattato dal geniale regista sudcoreano.
La storia si svolge a Seul. Alla grandiosità dei grattacieli,spesso sullo sfondo delle inquadrature, [...]
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domenica 16 settembre 2012
barbara genise
Film che, seppur realizzato con stile da un maestro come Kim Ki-duk, esprime un deserto interiore dove l'amore non compare mai, dove le sbandierate metafore sono blindate all'interno di un universo autistico, prive di un aggancio confortante ad una riflessione propositiva sul potere delle relazioni umane. L'ultima scena è rappresentativa di un contesto&nb [...]
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venerdì 14 settembre 2012
Ellebi
La realizzazione e' inferiore all'aspettativa espressa dal regista. La filosofia e' semplicista, della tragedia greca il film non ha nulla. La ripetizione pesante delle scene di violenza e' gratuita (anzi ci e' costata € 8!!!) ed eccessiva. La critica del capitalismo e' talmente infantile che non convince.
domenica 23 settembre 2012
gioinga
Un film pessimo, violenza gratuita, ossessioni malate del regista che gioca con le angosce della gente. Messaggio scontato: chi fa del male, è perché nella vita ha sofferto dei traumi. Con amarezza mi chiedo, dove siano finiti i critici, pecìrché un film del genere non può essere premiato con il premio più importante a Venezia.
sabato 3 agosto 2013
arnaco
Marianna Cappi afferma che il film si salva grazie a “una massiccia dose di ironia”. Per Gynt parla di “immagini iperrealiste e dotate di graffiante ironia”. La definizione di ironia secondo il dizionario della lingua italiana è “modo di dissimulare il proprio pensiero o di esprimerlo più efficacemente per mezzo di parole che hanno significato opposto a quello reale”.
martedì 2 ottobre 2012
Francescapaola
In una bindonville, fatta di casupole, lamiere e rottami di tutti i generi, si consuma la vita dei poverissimi. Non c'è spazio per i sentimenti e la pietà.
Hai bisogno di soldi? Puoi assicurarti una mano, un piede e zacchete, senza fiatare e senza morire altrimenti l'assicuratore non riscuote. Così, senza pietà. L'unica risorsa è dunque il corpo umano e su quello i mercificatori hanno
organizzato [...]
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venerdì 12 ottobre 2012
Kill Bill vol 2
Nella scena finale la madre, inizialmente mossa dal desiderio di vendetta, sente nel suo cuore pietà e per un momento si pensa che potrebbe perdonare Kang-do e tenerlo come un vero figlio al posto del suo che è morto. L'immagine di Kang-do, la madre e il vero figlio stesi sulla nuda terra è di una potenza espressiva sui sentimenti più di mille parole.
martedì 25 settembre 2012
melania
Premetto che a me piacciono molto i films di Kim Ki Duk,sono artistici,lirici.Come non ricordare,ad esempio,"La samaritana","Il soffio" ed altri.....poesia pura|"Pietà" è pero' diverso,ci sono scene di violenza eccessiva,secondo me non necessaria a quei livelli,che mi hanno molto disturbato,anche nella seconda parte del film ,dominata dalla vendetta,ci sono morbidezze illusorie,la presunta mamma cova [...]
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giovedì 11 ottobre 2012
paride86
"Pietà" è certamente un buon film, ma decisamente inferiore a ciò che mi aspettavo, soprattutto dopo il Leone D'Oro a Venezia.
Di buono c'è che finalmente Kim Ki-Duk è tornato a fare del cinema come si deve, con una storia interessante e degli sviluppi non banali; non mi sono piaciuti, invece, l'uso della camera a spalla e dello zoom, l'attenzion [...]
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mercoledì 26 settembre 2012
pressa catozzo
Neorasmo si, neorealismo no? Il cinema è attrazione fantasia tematica. Di tutto di più. Il leone d'0ro ? Ma boh forse. Dei film visti fino ad ora e in concorso non meritavano nessuno riconoscimenti di merito. L'unico che forse meritava un poco più di considerazione era INTERVALLO. Ma come ben si sa i critici hanno la decisione finale.
giovedì 20 settembre 2012
Linus2k
Provo a raccontare "Pietà" dalla mia sensazione finale... quell'annientamento che mi ha lasciato sprofondare sulla poltrona impietrito e sconvolto.. quella sensazione di sofferenza che cresce, cresce, cresce per tutto il film, quella violenza raccontata e avvertita che ti sconvolge più di quella mostrata...
La disperazione degli occhi di madri e mogli, la mancanza di speranza, l'assenza di prospettive [...]
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martedì 23 luglio 2013
astromelia
non dò stelle perchè il film si presta a una doppia lettura,realistico ma con crudeltà,pone lo spettatore di fronte a una dura prova visiva,come del resto tutta la cinematografia orientale ne è satura,i gusti sono gusti comunque,ma di certo la narrazione rispetta il contesto,ci si impegna alla visione proprio per rendersi conto di quanti sono i modi di vivere taluni distanti anni luce,ma nel contempo [...]
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giovedì 18 ottobre 2012
Lionora
Per quanto sia un ottimo film, non solo non lo guarderei mai più, ma penso anche, sinceramente, che sia dimenticabile. Eccessivo in tutto, fin dalla prima scena, sconvolge a tal punto lo spettatore, che dopo puoi mostragli qualsiasi cosa ( cannibalismo, violenza su uomini e animali, stupro,.. e chi più ne ha più ne metta) lasciandolo impassibile.
martedì 11 settembre 2012
kimkiduk
Sono andato a Venezia apposta. Ho incontrato anche lui. La paura di perdere questo regista, causa la forte depressione, era tanta. Con Arirang dette una speranza, con Amen (che non si vedrà mai perchè ritirato da lui stesso) altra paura. Poi esce Pieta. Non sono un critico, ma solo un amante del cinema e soprattutto d Kim Ki Duk. Credo che questo film sia molto simile come intensità [...]
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lunedì 10 settembre 2012
kimkiduk
Sono andato a Venezia apposta. Ho incontrato anche lui. La paura di perdere questo regista, causa la forte depressione, era tanta. Con Arirang dette una speranza, con Amen (che non si vedrà mai perchè ritirato da lui stesso) altra paura. Poi esce Pieta. Non sono un critico, ma solo un amante del cinema e soprattutto d Kim Ki Duk. Credo che questo film sia molto simile come intensità [...]
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martedì 28 aprile 2020
Candido89
La trama di Pietà è indubbiamente affascinante, con il protagonista tetro e violentissimo nel suo lavoro di 'riscossione crediti'. Il film in sé racchiude anche alcuni colpi di scena non indifferenti, che rendono come piacevole la visione. Un piccolo appunto però occorre farlo: alcune scene sono francamente poco comprensibili anche alla luce dell'intenzione dell'a [...]
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lunedì 9 febbraio 2015
stefano capasso
Kang-do è un uomo di 30 anni che lavora per uno strozzino. Il suo compito è di ottenere il pagamento dei debiti contratti da poveri artigiani in crisi. Lo fa con metodi da macellaio, attirando su di sé il desiderio di vendetta delle vittime e dei loro parenti. E’ un uomo profondamente solo, incapace di provare emozioni.
Un giorno bussa alla sua porta una donna che dice di [...]
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sabato 18 gennaio 2014
Gummo
Ha bisogno di una seconda visione il diciottesimo film di Kim Ki-duk per essere apprezzato fino in fondo.
"Pietà" ha il grigiore delle lacrime della vendetta che si sviluppa nella sua forma più estrema e gioca crudelmente con il legame madre / figlio. L'affetto indissolubile viene manipolato per gridare la rabbia del torto estremo subito.
giovedì 15 agosto 2013
andre89LOST
Pietà è un film con trama lineare che tiene col fiato sospeso fino alla fine. La crudezza del film tocca in alcuni punti apici insopportabili che rendono la storia angosciante ma tremendamente reale. Gli attori sono molto bravi e intensi e la fotografia molto suggestiva.
Un film denso, cupo e impegnativo, ma consiglio di vederlo.
giovedì 31 gennaio 2013
pensierocivile
Il necessario ordito di una vendetta. Ecco cos'è PIETA', un tuono che fa rimbombare la trilogia della vendetta di Park Chan-Wook, un fulmine che abbaglia e scuote un cielo tutto suo, scatenando l' incubo di una tempesta morale. PIETA' è necessario per scaraventarci in un mondo nero, illusione di un mondo futuristico, fantascienza povera, in realtà, vita indegna [...]
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lunedì 22 ottobre 2012
b.b.laura
senza dubbio un ottimo film ma sinceramente troppo violento,alcune scene ho fatto fatica a guardale!
sabato 8 settembre 2012
tiamaster
ho una forte sensazione che sarà il grande kim ki duk a vincere il leone d'oro.......non vedo l'ora......."Ferro 3", "l'isola" e "primavera,estate,autunno inverno e.....ancora primavera" erano dei capolavori quindi......spero!!!
domenica 16 giugno 2013
verdelitorale2