Titolo originale | Steve Jobs: The Lost Interview |
Anno | 2011 |
Genere | Documentario |
Produzione | USA |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Paul Sen |
Attori | Steve Jobs, Robert X. Cringely . |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 maggio 2017
Un reperto che riemerge dopo vent'anni di oblio, la preziosa possibilità di spingere il tasto rewind e rivivere la nascita dell'impero di Steve Jobs.
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CONSIGLIATO SÌ
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Creduta perduta per anni quest'intervista del 1995 fatta da Bob Cringley a Steve Jobs all'interno della serie di interviste "Triumph of the nerds", è stata ritrovata dall'autore stesso nel proprio garage in VHS. E con la qualità di un vecchio VHS ci arriva nella collana Feltrinelli Real Cinema. Ma non è la qualità del girato ad essere interessante, una volta tanto.
Steve Jobs - L'intervista perduta non è un documentario nè un film quanto una vera e propria intervista, nella quale Steve Jobs è inquadrato in due sole maniere, in primo piano e in piano medio. Il classico formato televisivo.
Tuttavia come un film quest'intervista ci parla del passato per raccontare il presente.
Il deceduto numero uno della Apple era all'epoca a capo di NeXt e Pixar, i suoi progetti dopo che la Apple stessa lo estromise nel 1985. Era considerato un pioniere e un po' un rivoluzionario ma più che altro per l'idea del Macintosh nel 1984. Gli anni '90 erano infatti il periodo del trionfo di Bill Gates e della sua Microsoft (che Jobs nell'intervista definisce "priva di gusto"). Senza la pesante aura di "santo in vita" che ha circondato i suoi anni del trionfo Jobs parla a ruota libera con la determinazione di chi deve convincere per essere creduto e non con l'ignavia di chi sa che ogni propria affermazione è presa come oro colato.
Interrogato sulla sua vita e carriera, sui suoi esordi e sulla filosofia che l'ha guidato, Jobs chiarisce molte questioni intorno alle quali fino a poco tempo fa non c'era per nulla chiarezza, vista la difficoltà ad avere interviste di questo tipo con lui a partire dal suo ritorno in Apple nel 1997.
Poco incalzato e molto libero di spaziare e dire quel che crede Jobs si lascia andare a considerazioni che uniscono la passione per l'hardware e il software ("Tutti al mondo dovrebbero imparare a programmare. Ti insegna come pensare") ad un'idea più grande di cosa debba essere l'informatica e a cosa servano i computer ma anche a come si possa innovare nel mondo dell'imprenditoria. A metà tra spiritualismo e comunicazione, tra cultura e gusto, quest'intervista creduta perduta, vista oggi sembra una carta d'intenti per quel che sarebbe successo di lì a poco, ovvero il ritorno alla Apple da n.1 assoluto e uno dei più grandi decenni di progresso e penetrazione della tecnologia nelle vite di tutti. Steve Jobs - L'intervista perduta racconta il passato e l'origine dell'era che viviamo oggi ma inevitabilmente finisce per narrare anche le sfide e le contraddizioni della modernità.
Una lunga e profonda intervista filmata nel 1995 col visionario Steve Jobs, condotta da Robert Cringely, in cui vengono discussi l'inizio, le battaglie lavorative e la visione del futuro di Jobs. Alcune porzioni del pezzo furono usate per una serie televisiva, ma la maggior parte non fu utilizzata e messa sugli scaffali, per diciassette anni si credette persa. Ritrovata recentemente, l'intervista viene presentata nella sua interezza, offrendo uno sguardo affascinante su Jobs in un momento particolarmente interessante della sua transitoria carriera, due anni prima della sua decisione di riprendere nelle sue mani il controllo della Apple.
"Siate affamati, siate folli", diceva più o meno Steve Jobs in quello che oggi è un mantra per milioni e milioni di suoi fan, seguaci di un marchio che in meno di quarant'anni è diventato il simbolo di uno stile di vita seguito ai quattro angoli del globo. In settanta minuti di intervista esclusiva e inedita, Steve Jobs svela i retroscena del momento chiave della sua vita. Per rivivere la nascita di un sogno. Uno sguardo quasi archeologico sugli albori di Jobs, di Apple e dell'informatica e una visione nitida sul suo futuro. Che è il nostro oggi.
Perché vivere vuole anche dire rifiutare l'ovvio, e cercare sempre qualcosa di più bello di quello che già si possiede.