Garfield il Supergatto

Il mondo dei cartoni in cui vivono Garfield e i suoi amici sta per essere invaso da Garzooka, alter ego superomistico e muscoloso del pigro gatto domestico, che vive nei fumetti "Pet Force" e che nel mondo dei cartoni arriva per inseguire Vetvix, la quale minaccia la distruzione di tutto con il raggio Moscram.
Sarà però compito proprio di Garfield (quello vero e pigro) salvare il mondo e soprattutto i suoi amici (alter ego muscolo compreso), superando la propria tradizionale ignavia.
Arrivato al terzo film che porta il suo nome il gatto di Jim Davis stavolta è preso da un'avventura dal sapore decisamente televisivo e totalmente animata (nei due film precedenti invece solo il protagonista era digitale mentre il resto del cast era formato da attori reali). E proprio la derivazione di questo lungometraggio molto corto (solo un'ora e dieci) dalla serie televisiva in computer grafica The Garfield Show sembra il principale limite del film.
Se infatti temi e personaggi è intuibile che siano posti in continuità con quanto raccontato sul piccolo schermo, è tutta la dimensione visiva e narrativa a non appartenere allo schermo grande. Nonostante un 3D stereoscopico che vuole giustificare il passaggio al cinema con alte ambizioni, non c'è traccia di una prospettiva che non sia "episodica".
Le avventure della Pet Force, l'incontro di Garfield con il suo doppio iperattivo, la possibilità che tutto il suo mondo collassi in una specie di Apocalisse da fumetto giapponese, sono solo sulla carta idee di più ampio respiro. Nella pratica invece Garfield, il supergatto è un episodio televisivo allungato sia nella durata che nella dimensione (la terza) per il cinema.
A stonare in special modo poi è proprio la tecnologia dell'animazione. Dopo le infinite migliorie che negli anni sono state introdotte e portate agli spettatori da colossi come Pixar e Dreamworks, vedere nuovamente un prodotto dal budget così basso e dal motore grafico così elementare suona come un passo indietro difficilmente accettabile.
Forse un pubblico affezionato alla serie televisiva cui si fa riferimento potrà anche gradire una versione tridimensionale per il grande schermo ma sinceramente il senso di questa operazione continuerà a sfuggire a tutti gli altri. 

I percorsi didattici

» Garfield è un pigrone goloso: si ingozza di cibo ipercalorico e ama stare sdraiato sul divano col telecomando in mano, evitando ogni sforzo (infatti è decisamente sovrappeso). Per quanto possa risultare simpatico, considera che il suo stile di vita non è certo da prendere a modello: per rimanere in salute occorre mangiare in modo sano e fare attività fisica.
» Se Garfield su grande schermo ti piace, gustati in dvd Garfield: il film e Garfield 2. Ma tieni presente che in questi film il nostro gattone è molto più dispettoso e cattivello di come l’hai visto qui.
» Garfield non è certo l’unico gatto in formato cartoon: pensa a Silvestro, alla dolcissima Hello Kitty, agli Aristogatti … E poi? Ti vengono in mente altri nomi famosi?
» Rivolgendosi a Garfield, Arlene dice: “qualsiasi cosa valga la pena di essere fatta, richiede uno sforzo”. Sei d’accordo con lei? Le cose importanti si possono ottenere senza muovere un dito?
» Perché ad un certo punto Garfield abbandona la sua leggendaria pigrizia e combatte Vetvix? Ha un buon motivo? Pensi sia importante riuscire a superare i propri limiti per aiutare gli altri?
» Garzooka ripete spesso: “Un gatto può fare la differenza” e, alla fine del film, anche Garfield è d’accordo con lui. Secondo te Garzooka che cosa vuole dire con questa frase? Per la buona riuscita di un progetto, non è forse importante anche il contributo della singola persona?
» Se Garzooka ha ragione (e ce l’ha), non dimenticare una cosa importante: tu puoi fare la differenza!