Anno | 2011 |
Genere | Biografico |
Produzione | Francia |
Regia di | Xavier Durringer |
Attori | Hippolyte Girardot, Grégory Fitoussi, Florence Pernel, Denis Podalydès, Bernard Le Coq Samuel Labarthe, Dominique Besnehard, Saïda Jawad, Pierre Cassignard. |
MYmonetro | 2,90 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 maggio 2011
L'ascesa politica di Nicolas Sarkozy dal 2002, anno in cui fu ministro dell'interno, al 2007 quando è diventato Presidente. Il film ha ottenuto 2 candidature a Cesar,
CONSIGLIATO SÌ
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6 maggio 2007. In Francia si vota per le elezioni presidenziali. Nicolas Sarkozy corre per l'Eliseo in contrapposizione a Segolene Royal. Mentre il candidato cerca di rintracciare la moglie Cécilia per convincerla a recarsi a votare con lui il film ripercorre i cinque anni che hanno preceduto quel giorno.
Un film non tenero su uno dei Presidenti francesi più discussi presentato nella sala principale del Festival di Cannes può sembrare a uno spettatore italiano una chimera. Chi da noi produrrebbe non un film metaforicamente allusivo come Il Caimano o un documentario come Silvio Forever, ma un vero e proprio biopic sul Presidente del Consiglio senza trovarsi preventivamente attaccato ad alzo zero e, molto probabilmente, senza trovare un distributore all'altezza dell'impresa? In Francia Gaumont (per di più ad un anno dalle elezioni presidenziali e in involontaria coincidenza con lo scandalo sessuale che vede coinvolto il più serio competitor di Sarkozy, Dominique Strauss-Kahn) possedendo anche un circuito di sale sa di poter dare visibilità a questa biografia non autorizzata. Nella quale non è solo 'le petit Nicholas' (riferimento costante alla sua bassa statura e allusione al fumetto che è arrivato sui nostri schermi come Il piccolo Nicolas e i suoi genitori) ad essere sotto i riflettori ma anche altri nomi che contano della politica francese. Facciamo una premessa doverosa: non c'è nessuna allusione, neanche alla lontana, a Carla Bruni. Semmai qui viene portato sullo schermo un uomo sicuramente scaltro ma divorato dal desiderio di ascesa al potere. Un desiderio che la moglie Cécilia condivide e co-amministra fino a quando non lo percepisce come onnicomprensivo e distruttivo. Sarkozy compie ogni mossa finalizzandola al solo obiettivo che per lui conta: la conquista della Presidenza della Repubblica. Obiettivo che non si preoccupa di ammantare con ipocrisie più o meno ben costruite. Attorno a lui però non gravita un mondo tanto migliore. François Chirac, presidente in carica, viene descritto come una vecchia volpe attenta a, per quanto può, a limitare i danni che potrebbero venirgli dallo scalpitante avversario. Ma chi viene descritto con tratti che finiscono con l'equipararlo a Sarkozy è Dominique de Villepin che è stato Ministro degli Esteri e poi Primo Ministro e che nel 2012 si presenterà alle Presidenziali. La rivalità tra i due viene rappresentata come un confronto in cui il disprezzo dell'uno viene ricambiato dai dossier dell'altro in una continua ed estenuante danza dei pugnali. In Italia partirebbero querele e richieste di sequestro immediato per diffamazione. Sarà interessante vedere cosa accadrà in Francia.