Titolo originale | Kwasok scandle |
Anno | 2008 |
Genere | Commedia |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Kang Hyeong-Cheol |
Attori | Cha Tae-hyun, Il-Kwon Ahn, Kyeong-min Hong, Seok-hyeon Hwang, Woo-seul-hye Hwang Won-jung Jeong, Gi-Bang Kim, Hye-Jin Kim, Jun-ho Kim, Woong Kim, Ji-Gyu Lim, Seung-dae Lim, Park Bo-yeong, Yeong-seo Park, Ji-ru Sung. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 16 aprile 2009
Un dj radiofonico molto popolare, negli anni dell'adolescenza idolo delle teen-agers, scopre improvvisamente di avere una figlia e un nipote.
CONSIGLIATO SÌ
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Fama, belle donne, ricchezza. La vita di Hyun-su (Cha Tae-Hyun), famoso dj radiofonico ed ex musicista di successo, è ritmata dall'intrecciarsi di questi spudorati non-valori. Tutto funziona perfettamente, il pubblico lo adora e le ragazze impazziscono di fronte al suo carisma. Proprio quando sta per prepararsi all'ennesimo appuntamento galante, sull'uscio di casa non troverà la sua compagna focosa e disponibile ma una trasandata giovane che sostiene di essere sua figlia, e il piccolo nipotino Ki-dong. Dopo trentacinque anni vissuti senza responsabilità, si ritrova ad essere improvvisamente padre e nonno. Come affronterà la novità? I due nuovi arrivati non avranno vita facile...
Campione d'incassi in Corea del Sud, il film dell'esordiente Kang Houng-chul è una tipica commedia per famiglie, prevedibile nelle fasi principali dell'evoluzione narrativa (un 'cattivo' che, grazie all'amore delle persone care, diventa 'buono'), ma ricca di momenti comici autentici, sui quali è difficile non soffermarsi. Protagonista assoluto della maggior parte delle scene più divertenti è il bambino Ki-dong (interpretato dal piccolo attore Wang Seok-hyun), a momenti felice ed entusiasta, a tratti arrabbiato e deluso. In tutte le sfaccettature, dimostra di essere consapevole del suo talento, ma non esagera mai, e la sua spontaneità misurata rappresenta uno degli aspetti migliori di Scandal Makers. I sentimenti contradditori che nascono tra padre e figlia si costruiscono sulla base di una programmatica corsa verso una risoluzione finale abbastanza scontata. In mezzo però, oltre alle irresistibili faccette del bimbo (tempi comici perfetti durante la partita a carte con il nonno), si inseriscono deliziosi ammiccamenti, bugie non dette o mezze verità che danno il via ad inevitabili equivoci esilaranti.
Gli scandali del titolo non sono riferiti solo agli sconvolgimenti intimi della famiglia improvvisata di papà Hyun-su, figlia Jung-nam e nipotino Ki-dong; rientrano anche in quelli creati da giornalisti e paparazzi d'assalto, a caccia morbosa di scoop sui vip del momento. Malgrado questi accenni critici al mondo dei mass media, la pellicola non ha mire socializzanti, non vuole approfondire troppo l'argomento e così lascia fuori la serietà di un'inchiesta per dare spazio ad una leggera spensieratezza che traina tutti gli eventi fino al consolante happy end. Risate, sorrisi e amabili (seppur semplici e immediate) riflessioni sulla forza dei sentimenti ci accompagnano così a conoscere personaggi curiosi, con piccole debolezze e un grande sogno nascosto: stare con la propria famiglia, scherzare e dedicarsi alle proprie passioni. A dirla tutta, chi è che non ha mai desiderato una vita così?