Nessuna qualità agli eroi |
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Un film di Paolo Franchi.
Con Bruno Todeschini, Elio Germano, Irène Jacob, Maria de Medeiros, Paolo Graziosi.
continua»
Drammatico,
durata 102 min.
- Italia, Svizzera 2007.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 28 marzo 2008.
MYMONETRO
Nessuna qualità agli eroi ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Bruno è nelle mani di un usuraio che scompare misteriosamente. Tutto potrebbe andare per il meglio se non si materializzasse al suo fianco il figlio di chi lo perseguitava.
![]() Franchi osa un estetismo raffinato ma inciampa in un film non del tutto riuscito |
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Giancarlo Zappoli
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Il quarantenne Bruno Ledeux ha appena saputo che non potrà mai avere figli e ha contratto un debito difficilmente estinguibile con un usuraio. La moglie Anne non può far altro che assistere al suo lento scivolare nella depressione. Fin quando un giorno l'usuraio scompare. Tutto dovrebbe volgere per il meglio senonché il figlio del suo persecutore, Luca, fa in modo di incontrarlo e inizia a pedinarlo. |
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premi nomination |
Nastri d'Argento 0 1 |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Buona la seconda!
domenica 6 aprile 2008
di icaro
Film robusto, complesso e decisamente interessante. A Franchi questa volta (a differenza che ne La spettatrice) non interessano le emozioni ma bensi' gli eventi, gli sguardi, il nondetto. E' un film duro, che non scende a compromessi, con la telecamera che invade i protagonisti, li scruta da vicino, con un lavoro sul sonoro davvero notevole e rimarchevole. Torino e' quasi perennemente sfumata, per lasciare tutto ai protagonisti tra cui spicca nettamente la straordinaria prova di Germano (rivelazione continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Film fuori dall'ordinario. finalmente un autore!
mercoledì 11 aprile 2012
di chaoki21
Film introspettivo. Sofisticato. Raro. Elio Germano non è mai stato così bravo, eppure ho visto tutti i film che ha fatto. Qui è veramente diretto. E lo si vede dalla perfezione attoriale di tutti! Un film non italiano. Europeo. Di profondità angosciante. Si vede che l'autore studia psicoanalisi. Un film che vedi. Che pensi. E che ti porti a casa. Un film che fa riflettere. Molto! continua » |
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Padri e figli in una spirale di autodistruzione
sabato 3 maggio 2008
di Darjus
Padri padroni e cialtroni, ingombranti e debordanti, gretti e pieni di sé e figli fragili e senza guida, che vivono in un'ombra fredda e oscura che può essere illuminata solo dalle fiamme dell'(auto-)distruzione. Franchi realizza un noir psicologico cupo e angosciante, che ha il pregio di instillare in chi guarda una logorante tensione nervosa e un'ansiosa curiosità, ma si perde in un turbine di frammentato auto-lesionismo. La potenza di alcune immagini e la suggestione di alcuni confronti tra i continua » |
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DVD | Nessuna qualità agli eroiUscita in DVD
Disponibile on line da mercoledì 19 novembre 2008
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INCONTRI | Esce il secondo film di Paolo Franchi: vicende critiche di figli di padri illustri e ingombranti.Nel nome del padre e in assenza del padre
giovedì 27 marzo 2008 - Marzia Gandolfi
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di Paolo D'Agostini La Repubblica
Premono le coordinate del film-saggio psicanalitico ma Nessuna qualità agli eroi di Paolo Franchi è in prima battuta un thriller. Tutto non si può raccontare ma assicuriamo che il colpo di scena c'è e che vale la pena farsi prendere. Al centro c'è Bruno (Bruno Todeschini) che si direbbe un Uomo Senza Qualità. Ginevrino trasferito a Torino con la spaesata Anne (Irène Jacob), ricordi pochi e sgraditi della famiglia dominata da un padre artista di cui Bruno ha ereditato le fattezze ma non la tempra, un'attività che va di male in peggio nonostante i debiti (celati alla moglie) con un banchiere-usuraio. » |
Paolo Franchi nella vita senza qualità di padri e figli
di Lietta Tornabuoni La Stampa
Il primo film italiano in concorso, Nessuna qualità agli eroi di Paolo Franchi, coproduzione italo-svizzera,- è un racconto profondo di paternità e filialità contenuto nel vuoto di vite senza appagamento. Il protagonista Bruno Todeschini, cresciuto sotto l'oppressione di un padre artista egocentrico e famoso, trasferitosi a Torino per dimenticare la Svizzera e la famiglia d'origine, apprende dal medico d'essere sterile, di dover rimanere figlio per sempre dando un grande dolore alla moglie amatissima Irène Jacob. » |
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Un noir tra simbolismo e realtà
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
Paolo Franchi dopo la sua felice opera prima, «La spettatrice». Qui a livelli più alti e più maturi. Là c’era una donna che faceva da spettatrice, prima solo a distanza, dell’amore di un uomo per un’altra donna. Rifiutando una conclusione positiva anche quando sembrava raggiungerla. In cifre spesso sospese ma non mai lontane da sapori di cronaca. Qui, invece, si naviga soprattutto fra le tenebre dell’inconscio e solo a sprazzi si possono cogliere riferimenti diretti al reale. All’inizio, ad esempio, quando Bruno, un uomo sulla quarantina, felicemente sposato, si sente dire da un medico che non potrà avere figli. » |
Un piccolo film prima stroncato e poi celebrato
di Irene Bignardi La Repubblica
Escono in questi giorni in dvd tre film dagli opposti destini cinematografici. Il primo (01 Distribution) è Gomorra, subito, fin dalla sua presentazione a Cannes, molto ammirato. Il secondo (di nuovo 01) è Riparo, di Marco Simon Puccioni, che ha avuto la strana sorte di uscire con successo in Francia prima che in Italia e che merita di essere visto (Anis è un ragazzo maghrebino che si trova a condividere la vita e le tensioni di due ragazze. La prima, interpretata da Maria de Medeiros, è un'imprenditrice del Nordest; l'altra, Antonia Liskova, è un'operaia. » |
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