Anno | 1998 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 81 minuti |
Regia di | Satoshi Kon |
Uscita | lunedì 22 aprile 2024 |
Tag | Da vedere 1998 |
Distribuzione | Nexo Digital |
MYmonetro | 3,86 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 marzo 2024
Una giovane cantante sceglie la carriera di attrice, scatenando una serie di omicidi da parte di un suo fan.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Mima, cantante di poco successo di un trio pop giapponese, le CHAM, lascia il suo gruppo per dedicarsi alla carriera di attrice, esordendo in una pellicola nel ruolo secondario di una ragazza mentalmente instabile. Ma la sua decisione è avvertita da un fan come un tradimento e scatena le sue violente manifestazioni d'ira, fino a efferati omicidi e a una spersonalizzazione della protagonista all'interno della cui mente si insinua un solo e unico sospetto: è forse lei la vera autrice di queste morti?
Pluripremiato lungometraggio di animazione e primo degli psycho thriller della storia dei cartoni animati, per la regia dell'ottimo esordiente Satoshi Kon (uno dei più famosi assistenti di Katsuhiro Otomo) che si farà notare anche per la versione anime di Viale del tramonto (Millennium Actress, 2001).
Da sempre affascinato dalle meccaniche del cinema e dello spettacolo, Kon prende la sceneggiatura di questo film (tratto da un romanzo di Yoshikazu Takeuchi) che inizialmente doveva essere portata sullo schermo da attori in carne e ossa, e le dà forma con la sua matita in una maniera virtuosa, lontano da quel solito freddo esercizio di equilibrismo stilistico tipicamente nipponico.
Lineare e compatto, riesce a tenere saldamente i fili della suspense, tessendo la trama a perfezione. Asetticità, immobilità, solitudine si mescolano come in un mazzo di carte falsate, dove non si eccede nel sensazionalismo o nel facile psicologismo.
Come è facile sottolineare, gli anime non sono necessariamente per bambini. Qui si gioca con Hitchcock, con quell'antagonista che mescola e sconvolge il destino, fino a moltiplicare la personalità della protagonista, le sue storie, i suoi luoghi, la sua voce.
Ma non confondetelo assolutamente con Guardia del corpo! Sarebbe un affronto! Mima è sola di fronte alle sue visioni e ai cadaveri che le si presentano sotto gli occhi, non c'è nessun Kevin Costner a salvarla...
Bellissime le musiche, orecchiabili, ma anche introspettive. Egregio il doppiaggio: una menzione particolare a Elisabetta Spinelli che presta la voce alla protagonista. Geniale e astuto.
Il primo psycho-thriller della storia dell'animazione mondiale, tratto da un romanzo di Yoshikazu Takeuchi, sceneggiato da Sadayuki Murai, e diretto dall'esordiente Satoshi Kon (già animatore per Katsuhiro Otomo in Roujin Z e Memories, e per Mamoru Oshii in Patlabor 2), Perfect Blue è uno dei più spiazzanti, imprevedibili e insieme riusciti film d'animazione degli anni [...] Vai alla recensione »
Perfect Blue è un'opera di animazione del regista Satoshi Kon (famoso anche per il successivo "Paprika" e la serie "Paranoia Agent"). La storia è incentrata sulla vita di una IDOL giapponese che in un momento di svolta della sua carriera decide di lasciare il suo gruppo di musica pop per dedicarsi alla recitazione.
Thriller psicologico in versione anime, tutto giocato sulla bravura - davvero notevole - dei doppiatori. Probabilmente molte idee di "Perfect Blue" sono state scopiazzate negli anni seguenti da registi cinematografici più o meno noti, ma il film mostra delle incoerenze di fondo da cui non si può prescindere: infatti non è chiaro dove finiscano le allucinazioni di Mima [...] Vai alla recensione »