Titolo originale | Jazireh Ahani |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Iran |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Mohammad Rasoulof |
Attori | Ali Nassirian, Hossein Farzi-Zadeh, Neda Pakdaman . |
Uscita | venerdì 16 giugno 2006 |
MYmonetro | 3,03 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 20 dicembre 2012
Ritrovarsi a vivere su una petroliera abbandonata e venire sfrattati. In Italia al Box Office L'isola di ferro ha incassato 1,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Siamo nel golfo Persico. Una piccola comunità di persone - non avendo né casa né mezzi di sussistenza e dopo aver chiesto il permesso alle autorità - decide di stabilirsi a bordo di una vecchia petroliera abbandonata. Su questa anomala isola le attività quotidiane del gruppo cominciano lentamente ad essere avviate come in una città qualunque: nascono gli amori tra adolescenti, gli adulti si prendono cura dei propri figli, si scambiano le merci, etc. Ma, trascorso un certo periodo, il capitano e leader della nave - Nemat - inizia a vendere, a poco a poco, pezzo dopo pezzo, tutte le parti in ferro dell'imbarcazione. Questa rischia così di andare a picco, così come le speranze di tutti coloro che incominciavano a credere in una nuova vita.
Il soggetto di questa storia - senza una collocazione temporale precisa - è curioso e straniante: ricorda, questo film iraniano, l'esodo degli ebrei e la figura di Mosè. Il simbolismo è forte: i temi dell'abbandono prima e della speranza poi; della rinascita, dell'illusione; dell'avidità umana e dell'esercizio del Potere. E ancora: le contraddizioni di un intero popolo e delle sue vicende storiche; la metafora della Vita.
Tutto questo è raccontato dal regista Mohammad Rasoulof in questa sua seconda pellicola - presentata a Cannes 2005 nella Quinzaine des Réalisateurs - con uno stile minimalista, con movimenti di macchina lenti, quasi impercettibili che indugiano sugli sguardi di giovani e anziani, uomini e donne; con il silenzio rotto spesso solamente dai rumori degli oggetti e dal mare che si infrange sulle pareti del cargo e che - inesorabilmente - scandisce il passare del tempo e - indifferente - ricorda che siamo di passaggio e che il Destino si può cambiare, ma solo in parte.
L'ISOLA DI FERRO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€10,99 | – | |||
€10,99 | – |
Su una vecchia petroliera abbandonata nel Golfo Persico, vive da anni una comunità di uomini, donne e bambini iraniani; umanità emarginata con poche prospettive che trova nella nave una via d’uscita alla povertà. La comunità è gestita dal capitano Nemat che si rivela essere uno sfruttatore delle risorse della comunità.
Arriva sugli schermi italiani, a due anni dalla presentazione al festival di Cannes (Quinzaien des realisateurs) L'isola di ferro di Mohammad Rasoulof, al secondo film dopo The Twilight (2002), la vita in prigione di un uomo e il suo ritorno nel «mondo», molto premiato nei festival internazionali. Anche stavolta il film si costruisce sulla stessa opposizione, dentro/fuori.
Una enorme petroliera, immobile e arrugginita, è ancorata allargo. A bordo c'è un'umanità composita e reietta, gente che per disperazione o per abitudine vive li, senza un posto dove andare. Ci sono bambini e animali, ci sono i giovani che vogliono sposarsi, c'è un maestro che cerca di insegnare il buon senso (ossia che "la nave è nel mondo"), ma soprattutto un leader che gestisce la comunità con piglio [...] Vai alla recensione »
Una piccola comunità di uomini, donne e bambini, arriva sulle coste meridionali dell'Iran. Non hanno nessun mezzo di sussistenza, né una casa a cui tornare: la povertà li assedia e mangia loro le carni come fosse lebbra. Disperati, si insediano su un cargo abbandonato in mare aperto: una vecchia petroliera nel Golfo Persico. Li guida il capitano Nemat, un leader forte e carismatico, che coordina (e [...] Vai alla recensione »
Se nel corso degli ultimi 15 anni vi siete innamorati del cinema iraniano, L'isola di ferro è imperdibile. Se nel corso dì questi medesimi anni il cinema iraniano vi ha rotto le scatole (non abbiate paura a dirlo, siete in tanti) L'isola di ferro è altrettanto imperdibile perché è il film che vi convincerà definitivamente delle vostre ragioni. Diretto da un 33enne al secondo film, questo lavoro coraggiosame [...] Vai alla recensione »
Nel Golfo Persico c'è una petroliera in disuso. Un gruppo di persone decide di andarci a vivere. Li guida il capitano Nemat che è riuscito a convincere armatore e autorità a lasciarlo fare. A bordo la gente riesce a organizzare una sorta di vita sociale. La nuova strana città funziona, ma poi Nemat attacca a vendere pezzi di ferro della nave. Smonta una petroliera e un sogno e pretenderebbe di passarla [...] Vai alla recensione »
L’isola di ferro è una petroliera in disarmo, ancorata nel Golfo Persico ma non lontano dalla riva, invasa da un gruppo di reietti e di miseri, senza più casa né speranze, gestiti da uno pseudo capitano che, pur sotto apparenze paterne (o paternalistiche), li tiene tutti sotto la sua ferula, imponendo leggi e abitudini che servono solo ai suoi interessi.