La nave in disarmo dove i personaggi inseguono la poesia
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
L’isola di ferro è una petroliera in disarmo, ancorata nel Golfo Persico ma non lontano dalla riva, invasa da un gruppo di reietti e di miseri, senza più casa né speranze, gestiti da uno pseudo capitano che, pur sotto apparenze paterne (o paternalistiche), li tiene tutti sotto la sua ferula, imponendo leggi e abitudini che servono solo ai suoi interessi. Lì a bordo, comunque, una parvenza di vita ancora sussiste. C’è persino un maestro che fa scuola a un gruppo di bambini, c’è un matrimonio (sia pure combinato dal capitano) che costa a un ragazzo la rinuncia ad una sua innamorata. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2428 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 21 giugno 2006