Cinderella Man - Una ragione per lottare

Film 2005 | Drammatico +13 144 min.

Titolo originaleCinderella Man
Anno2005
GenereDrammatico
ProduzioneUSA
Durata144 minuti
Regia diRon Howard
AttoriRussell Crowe, Renée Zellweger, Connor Price, Paul Giamatti, Boyd Banks, Craig Bierko Paddy Considine, Bruce McGill, David Huband, Ariel Waller, Patrick Louis, Rosemarie DeWitt, Linda Kash, Nicholas Campbell, Gene Pyrz, Chuck Shamata.
Uscitavenerdì 9 settembre 2005
TagDa vedere 2005
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,87 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ron Howard. Un film Da vedere 2005 con Russell Crowe, Renée Zellweger, Connor Price, Paul Giamatti, Boyd Banks, Craig Bierko. Cast completo Titolo originale: Cinderella Man. Genere Drammatico - USA, 2005, durata 144 minuti. Uscita cinema venerdì 9 settembre 2005Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,87 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 25 gennaio 2016

Ascesa e riscatto di Jim Braddock, pugile proletario, padre di famiglia e idolo delle folle nell'America della grande Depressione. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 4 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office Cinderella Man - Una ragione per lottare ha incassato 2,9 milioni di euro .

Consigliato assolutamente sì!
3,87/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,61
ASSOLUTAMENTE SÌ
Un film che intrattiene facendo riflettere sul riscatto umano.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

Cinderella Man è ispirato alla storia vera di James Braddock, un pugile dalla carriera alterna. Dopo una serie di importanti vittorie finì nell'ombra per riemergerne nei giorni della Grande Depressione fino a giungere a combattere per il titolo di Campione del Mondo dei pesi massimi contro il temibile (aveva già due morti a suo carico sul ring) Max Baer. Una premessa necessaria: qualora non foste appassionati di boxe e non sapeste come l'incontro ebbe termine evitate di informarvi. Vi potrete godere tutte le fasi del combattimento con le mani sudate e i muscoli contratti. Ma anche qualora sapeste tutto della carriera di James J. Braddock l'emozione non mancherà perché questo film di Ron Howard ha un grande e unico interprete (ai nostri giorni) per un ruolo come questo: Russell Crowe. L'attore australiano offre al suo protagonista non solo una fisicità straordinaria ma anche la vasta gamma di espressioni di cui è capace.
Il cinema che ha al centro della sceneggiatura la boxe corre il rischio del 'già visto' più di altri. Ron Howard lo affronta con coraggio e riesce a realizzare un film (perdonateci l'ardire) "alla Ford". Un film cioè in cui non si perde mai di vista la potenza narrativa associata a un tema forte. In questo caso si tratta del 'non mollare' in un'epoca della storia americana che ha più di un punto di contatto con quella contemporanea: la Grande Depressione. James J. Braddock ne diviene un simbolo popolare perché non dimentica le proprie origini e conosce la miseria economica. Che non coincide mai con il degrado morale. I suoi valori sono saldi così come salda è la consapevolezza che nel Grande Paese non tutto è davvero 'grande'. Il sottoscala in cui vive la famiglia di un uomo che ogni giorno deve cercare un lavoro precario è il luogo a cui tornare ogni giorno per fingere magari un'improvvisa inappetenza per dare più cibo ai propri figli.
La boxe diventa così, ancora una volta ma con più intensità che in altri casi, un'occasione cinematografica per parlare del riscatto umano per non far dimenticare ciò che fa di un essere umano un 'uomo'. Si osservi la scena in cui James saluta i figli prima di lasciarli per l'incontro che potrebbe costargli la vita. Dà una carezza ai due più piccoli e la mano al figlio maggiore. Subito anche quello immediatamente più giovane gli tende la propria per affermare la propria 'crescita' e assunzione di responsabilità. Potrebbe essere (questa come altre) una scena di un film del passato. Ma non stona, non è retorica, commuove. Perché, fortunatamente, c'è ancora il grande cinema che intrattiene senza far rinunciare a pensare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 14 giugno 2021
Great Steven

CINDERELLA MAN – UNA RAGIONE PER LOTTARE (USA, 2005) di RON HOWARD. Con RUSSELL CROWE, RENéE ZELLWEGER, PAUL GIAMATTI, CRAIG BIERKO, PADDY CONSIDINE, BRUCE MCGILL, RON CANADA, DAVID HUBAND, ROSEMARIE DEWITT, CONNOR PRICE, ARIEL WALLER ● Storia del più improbabile campione mondiale dei pesi massimi di tutti i tempi: James J.

lunedì 26 maggio 2014
Luca Scialo

James Braddock è un buon pugile proveniente da Brooklin, che ha visto finire la sua carriera proprio nel 1929, quanto per tutta l'America iniziava l'incubo della Grande depressione. Braddock deve badare alla moglie e ai tre figli, ma non riesce a trovare lavoro e così sprofonda nella povertà. Proprio per le sue pressanti esigenze economiche, decide di risalire sul ring [...] Vai alla recensione »

martedì 8 novembre 2022
Fabal

La vita e la carriera del pugile Jim Braddock, tra le difficoltà economiche della Grande Depressione e il riscatto sportivo negli anni '30. Caduto in declino dopo un infortunio alla mano destra, Braddock vive in miseria e lavora come portuale per mantenere la famiglia. L'occasione di una nuova ascesa si presenta nel 1934, quando Braddock, avvisato appena due giorni prima, accetta di [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 ottobre 2012
Greyhound

Cinderella Man è una pellicola potente, certamente un poco retorica nella narrazione, ma che rimanda ai film hollywoodiani degli anni '40, quelli nei quali non mancava mai una vena di speranza e ottimismo in un futuro migliore. Infatti, Ron Howard porta in scena la storia reale (e per questo ancor più affascinante) di James J. Braddock, pugile onesto ma non certo dotato di talento [...] Vai alla recensione »

sabato 29 giugno 2013
vadamary93

James Braddock (Russell Crowe) era un pugile di successo, con una carriera e una bella famiglia. La Grande Depressione del '29, tuttavia, non ha risparmiato nessuno e Braddock è stata una delle sue tante vittime. Sembrava non esserci più speranza per lui: la carriera era precipitata vertiginosamente e i soldi non bastavano neanche per mangiare.

lunedì 19 aprile 2010
joker91

un lavoro interpretato fantasticamente da tutto il cast con un crowe sempre all altezza,caduta e gloria di un grande uomo che dimostra come nella vita bisogna lottare per avere e mantenere quello che si vuole. un gran film

venerdì 30 ottobre 2009
atlaspl

bel film, la difnità umana difesa quasi a non sembrar vero.....e una grande grande colonna sonora

martedì 26 settembre 2017
Chris Nolan

Film molto bello, ben sceneggiato. Molto belle le scene sul ring. Ottima prova da parte di tutto il cast e di regia, in grado di far suscitare maggior suspance ed emozioni nelle scene più importanti del film.

sabato 30 marzo 2013
corazzataKotiomkin

Film intenso, profondo, commovente e, ad essere onesti, anche un po' scontato. Essenzialmente, tuttavia, non perde di significato e risulta assolutamente avvincente. Le tonalità cromatiche sono quelle giuste: l'america della grande depressione è dipinta e rappresentata magistralmente. Russell Crowe, come al solito, è il protagonista di una prova recitativa assolutamente [...] Vai alla recensione »

domenica 24 febbraio 2013
toty bottalla

Diretto da un grande howard, "cinderella man" è uno tra i film più belli girati sul mondo della boxe, russell crowe strepitoso nei panni del pugile braddock, ottimo cast, montaggio e suggestiva fotografia, nel film ho notato alcune analogie con la serie rocky: il carattere di braddock per esempio, il suo rapporto con la moglie e alla fine del film quando james diventa campione, [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 novembre 2011
NicoSonic_10

Eh si..sono sempre le motivazioni che fanno la differenza..qualcosa per cui lottare..per cui credere..vivere..e anche nella situazione più sfortunata , alla fine si trova sempre un barlume di speranza , di luce..interpretazione ancora una volta magistrale di Russel Crowe..da cineteca la scena in cui chiede l'elemosina a quelle persone che un tempo pagavano il biglietto per andarlo a veder [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2011
Goal!

Non ho messo 5 stelle solo perché ni sembrava presuntuoso dare un punteggio tanto alto,io che non sono ne un critico ne un regista. anche se secondo me questo è uno dei film più belli in assoluto, dove Russell Crowe da una grandissima prova di se. riesce a calarsi perfettamente nel personaggio, insomma quasi perfetto. i personaggi sono caratterizzati abbastanza bene.

sabato 31 ottobre 2009
atlaspl

Frasi
"Non ho sempre perso, non perderò per sempre"
Una frase di Jim Braddock (Russell Crowe)
dal film Cinderella Man - Una ragione per lottare - a cura di gianluca
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Bruno Fornara
Film TV

Eccoli di nuovo, Russell Crowe sul ring e Ron Howard dietro la macchina da presa. Dopo il successo mondiale e gli Oscar per il matematico The Beautiful Mind, l’attore e il regista si riuniscono per un’altra biografia, stavolta pugilistica. Siamo a cavallo tra gli anni 20 e i 30. La Grande Depressione ha messo in ginocchio l’America e James J. Braddock, promettente pugile, si ritrova con una mano fuori [...] Vai alla recensione »

Emanuela Audisio
Il Venerdì di Repubblica

Sul ring si va da soli, ma c’è chi è capace di combattere per tutti. Quando capita, la boxe diventa bella e miserabile. La Grande Depressione tolse lavoro a tredici milioni di americani. E sali pure lì, sul quadrato. Portandosi via tanta America. Cinderella Man è un film su un uomo che perse tutto, tranne la voglia di farcela. E Hollywood sa sempre come far vincere quelli che abbassano le braccia. Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Partiamo da un dato banale, ma fondamentale: la storia di Jim Braddock, il Cinderella Man del film di Ron Howard, è vera, così come il soprannome che al film fa dall titolo. Potete leggerla nel libro di Michael C. De Lisa edito in questi giorni da Fandango(si intitola, va da sé, Cinderella Ma). Sembra inventata, questo sì: sembra la storia di Cenerentola mescolata con quella di Rocky.

Silvia Bizio
La Repubblica

Il gladiatore attacca un pugile con la stessa tenacia e una grinta che ha quasi del fanatico. Russell Crowe, l'australiano 'terrible' di Hollywood, torna dopo due anni di assenza dagli schermi (da Master and Commander) con il ruolo del leggendario boxer Jim Braddock nel film Cinderella Man di Ron Howard (regista di A Beautiful Mind) e con Renée Zellweger, coprotagonista.

Natalia Aspesi
La Repubblica

Cinderella man aveva tutto per piacere al pubblico americano: costato un bel po’, 88 milioni di dollari, con due massime star del momento, Russell Crowe e Renée Zellweger, doveva trascinare le folle con la storia, vera, di un vero Cenerentolo, come l’aveva soprannominato lo scrittore Damon Runyon: quel peso massimo d’origine irlandese, James J. Braddock, che con la crisi del ’29 perse tutti i soldi [...] Vai alla recensione »

Valerio Guslandi
Ciak

Resiste ancora il mito del sogno americano, incrinato se non demolito dalla realtà di tutti i giorni? Resiste, almeno per il cinema, soprattutto se si racconta una storia immersa profondamente in quel periodo storico di angosce e tentativi di riscatto che fu la Grande Depressione negli Usa degli inizi degli anni ‘30. E diventa ancora più esemplare se poi si sceglie la storia vera di Jim Braddock, un [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Avvenire

Dopo il coraggioso giornalista che sfidò negli anni Cinquanta l’America intransigente di McCarthy arriva sugli schemi veneziani il leggendario pugile che durante la Grande Depressione, negli anniTrenta, divenne l’eroe di una nazione stritolata dalla miseria. Diretto da Ron Howard Cinderella Man racconta la storia vera dl Jim Braddock, promettente giovane pugile del New Jersey costretto a ritirarsi [...] Vai alla recensione »

Natalino Bruzzone
Il Secolo XIX

Se la vita ti prende a cazzotti, non abbassare ancora la guardia, anzi ribatti colpo su colpo perché il tuo mestiere è quello della boxe, un’arte nobile che però richiede sudore, dolore, sprizzi di sangue e saldi paradenti mentre la metafora agonistica è sputata via dal coraggio di non arrendersi mai tra le corde del palcoscenico al massacro. Questo è l’unico comandamento che il cinema impone al [...] Vai alla recensione »

Raffaella Giancristofaro
Film Tv

Strano soprannome, Cinderella Man, per un pugile professionista. QueI1a di James J. Braddock, protagonista dell’ultimo film di Ron Howard, è stata in effetti, proprio come quella di Cenerentola, una parabola più che mai “dalle stalle alle stelle”. Un regista classico come Ron Howard ha accettato volentieri lo script dal nome così favoloso e dall’intenso sapore di sogno americano.

Antonio Mustara
Tv Sorrisi e Canzoni

Trama: New York, 1928. Dopo una serie di dure sconfitte, e alla vigilia della più grave crisi economica della storia degli Stati Uniti, il campione di boxe Jim Braddock si ritira. Pochi mesi dopo, la Grande Depressione lo riduce in miseria. Intanto, sua moglie Mae cerca di nascondere ai figli la difficile situazione. Nel 1934, il manager Joe Gould propone a Jim di tornare a combattere sul ring.

Maurizio Cabona
Il Giornale

Cinderella Man, cioè «Cenerentolo», è un nomignolo insolito per un pugile campione del mondo dei pesi massimi. Il film che ne racconta la vita, ispirato dal libro di Michael C. DeLisa (edito da Fandango), diretto da Ron Howard e interpretato da Russell Crowe, è stato presentato fuori concorso alla Mostra. Che poteva risparmiarselo, come se l’era risparmiato il Festival di Cannes.

Karin Ebnet
News Settimanale

Nove vite di donna. Nove frammenti di quotidianità al femminile intensi, fragili e sofferti. È Il nuovo lavoro di Rodrigo Garcia, già autore di Le cose che so di lei e vincitore con Nove vite da donna del Pardo d’Oro al Festival di Locarno. Premiato anche il nutrito cast di attrici, vera forza del film: da Sissy Spacek a Glenn Close, da Robin Wright Penna Dakota Fanning, da Holly Hunter a Lisa Gay [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Quando s'annuncia un gran film popolare - soprattutto nel caso di un critico postgiovane - si sa già come andrà a finire alla prova del nove. «Bellissimo, del resto sono sempre d'accordo con quello che dice»... «La solita americanata, ma è possibile»... «Questo è cinema, non mi accadeva da tempo di restare per due ore e mezza inchiodato in poltrona» «Troppo scontato, retorico, compiaciuto: vogliamo [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Ci sono 15 milioni di disoccupati negli Stati Uniti nel 1933, quarto anno della Grande Depressione economica: «Siamo tutti al verde, non c'è da mangiare», suona una canzone popolare. I facchini si affollano ai cancelli del porto di New York, ma sono meno di dieci quelli che arrivano a guadagnarsi la giornata. Le file si allungano davanti ai posti dove si distribuiscono sussidi statali o minestre quasi [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Era nato nel 1905 a Hell's Kitchen e destinato a rimanere nell'inferno del quartiere di Manhattan che corre lungo il fiume Hudson, «l'area più pericolosa del continente americano», Jim Braddock invece diventò un eroe del New Deal, un Davide contro i Golia della Depressione né più né meno come Mickey Mouse, il piccolo topo contro i giganti. Ron Howard ha dedicato al campione di pugilato dimenticato [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Mai si era vista una Grande Depressione tanto leccata ed elegante. I bambini rischiano la morte per fame, il lavoro non si trova, papà si è rotto una mano e non può più fare il pugile. Però i riccioli della mamma sono sempre a posto, le sottovesti sono lise ma restano supersexy, la cucina – minimalista e splendente di pulizia – pare disegnata da un architetto alla moda.

Roberto Nepoti
La Repubblica

Un film concepito e realizzato ventisette anni dopo la sua parodia. Impossibile? Eppure, neI 1978, Il boxeur e la ballerina di Stanley Donen allineava tutti i cliché del filone di cui Cinderella Man è, insieme, l’ultimo prodotto e l’epitome: l’angelico pugile che, durante la Depressione, diventa un campione contro ogni aspettativa, la famigliola povera ma amorevole, ecc.

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CELEBRITIES
martedì 16 ottobre 2007
Stefano Cocci

Storie di ruoli belli e difficili Un attore capace di tutto. Noto per la sua refrattarietà alle "pubbliche relazioni" e all'insofferenza verso quel ruolo da star che la fama sembra avergli adagiato sulle spalle come la porpora su un imperatore, Russell [...]

winner
miglior attore non protag.
Critics Choice Award
2006
winner
miglior attore non protag.
SAG Awards
2006
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