Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Iran |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Abe Levitow (II), Majid Majidi |
Attori | Fouad Nahas, Majid Majidi . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 12 febbraio 2010
Najaf ha un incidente ed è costretto ad abbandonare il lavoro come manovale. La figlia Baran si traveste da uomo e si offre di sostituirlo. Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Giffoni, Al Box Office Usa Baran ha incassato 126 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Alcuni rifugiati afghani lavorano in un cantiere di Tehran, come manovali. Un giorno Najaf ha un incidente ed è costretto ad abbandonare il lavoro. Ma il suo stipendio è necessario per non far morir di fame la sua famiglia. La figlia Baran si traveste da uomo e si offre di sostituirlo. Il cinema iraniano esce dai circuiti locali sulla scia della fama di Kiarostami. L'identità culturale di questo cinema rimane forte e non cede alle lusighe del mercato. Anche Baran, fiaba incantanta sprofondata nelle asprezze di una società ancora integralista eppure piena di conflitti, sente i legami e le radici con una tradizione visiva e narrativa che ormai ha abituato anche gli spettatori occidentali ai suoi ritmi di racconto. La cinematografia iraniana corre forse un unico rischio; quello di cristallizzarsi nella voce unica di questa tradizione affossando in un paradigma culturale i fermenti della società iraniana in evoluzione.