Anno | 1998 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Paolo Taviani, Vittorio Taviani |
Attori | Sabrina Ferilli, Turi Ferro, Antonio Albanese, Luciano Virgilio, Frida Bruno Lello Arena, Luca Zingaretti, Giuseppe Cederna, Nicole Grimaudo. |
Uscita | venerdì 18 settembre 1998 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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I Taviani riaffrontano Pirandello quattordici anni dopo. Roma, anni Trenta: un baritono triste aspetta la notte per liberarsi con grandi risate. La pr... Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO NÌ
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I Taviani riaffrontano Pirandello quattordici anni dopo. Roma, anni Trenta: un baritono triste aspetta la notte per liberarsi con grandi risate. La pratica è terapeutica fino a un certo punto, finirà suicida. Calligrafia e maniera. I veri Taviani sono lontani.
Sul mare d'ottobre, a Sabaudia, s'incontrano il più stralunato degli attori italiani, Antonio Albanese, e la più allegra delle attrici, Sabrina Ferilli: ma al centro del film sta Luigi Pirandello con quattro sue novelle, alcune scene vengono anche girate nel suo studio-museo romano al quartiere Nomentano rimasto intatto dal 1936, dal giorno di dicembre in cui morì.
Nell’Italia cinematografica della fine degli anni 60 e di una parte dei 70, Paolo e Vittorio Taviani rappresentavano lo spirito dei tempi. Lo rappresentavano nel senso che lo mettevano in scena e in quello che lo simboleggiavano. Peraltro, i due fratelli parevano esserne anche la coscienza critica. Naturalmente, è difficile che si critichi davvero quello di cui si è (e si vuole essere) simbolo.
La musica di Rossini, l’azzurro del mare, il volto di una donna (la solare Sabrina Ferilli): tre motivi per vivere, che appaiono insieme, come per miracolo, a Felice (Antonio Albanese), il protagonista del primo episodio (Felice, appunto) di Tu ridi, di Paolo e Vittorio Taviani. Ma, a dispetto del suo nome, l’uomo è il ritratto stesso dell’infelicità.
Sceneggiatura liberamente tratta dalle novelle di Luigi Pirandello, annunciano i titoli di testa del film con cui Paolo e Vittorio Taviani ritornano al mondo di Kaos a quattordici anni di distanza. E andando a ripercorrere i sei volumi delle Novelle per un anno pubblicate da Mondadori (ma come si sa le edizioni pirandelliane ormai abbondano) ci si renderà conto che quel "liberamente" è questa volta [...] Vai alla recensione »