Audace colpo dei soliti ignoti

Film 1960 | Comico +16 90 min.

Regia di Nanni Loy. Un film con Nino Manfredi, Claudia Cardinale, Vittorio Gassman, Renato Salvatori, Tiberio Murgia. Cast completo Genere Comico - Italia, 1960, durata 90 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,59 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 20 febbraio 2014

Un mirabile capitolo della saga di commedia italiana degli equivoci.

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Consigliato sì!
3,59/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,68
CONSIGLIATO SÌ
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Trailer
Nanny Loy ripropone la formula vincente del classico di Monicelli, ricercando una propria originalità.
Recensione di Marco Chiani
Recensione di Marco Chiani

Assoldato da un sedicente gangster milanese, Peppe detto "Er Pantera" rimette insieme i vecchi compari per rapinare il furgone del Totocalcio. Con l'alibi della partita Milan-Roma, i soliti ignoti vanno in trasferta nel capoluogo lombardo dove riusciranno fortunosamente tanto ad accaparrarsi il bottino quanto a tornare a casa impuniti. Ma la decisione di lasciare la valigia con il denaro in un deposito bagagli così come le indagini sempre più pressanti della polizia innescheranno una serie di comiche conseguenze, sancendo l'ennesimo fallimento della scalcinata banda.
Ad un anno dal successo di I soliti ignoti, Nanny Loy ripropone la vincente formula ricercando tuttavia una propria originalità a dispetto di quanto si sia scritto o detto in genere. Coadiuvato alla sceneggiatura da Age & Scarpelli, al lavoro anche nel prototipo, il regista tende ad approfondire l'aspetto dei personaggi di Monicelli, tentando un approccio più aperto nella scelta degli scenari coinvolti. Nonostante sia strettamente e volutamente legato al primo capitolo, Audace colpo dei soliti ignoti sembra voler proporre il contrasto tra Nord e Sud, già dalla scelta di ambientare il colpo in una Milano percepita, come vuole il cliché di molta commedia, quale capitale del progresso e della modernità. Ma si tratta solo di apparenza in realtà. A partire dal personaggio di Virgilio "Il Milanese", cesellato da Riccardo Garrone con la consueta precisione, le supposte differenze della geografia italica, invero, cadono sotto i colpi di una globale incapacità di riuscire nel proprio compito, giusto o sbagliato che sia. Sta forse qui il nodo più monicelliano dell'operazione, nel riproporre cioè l'inadeguatezza del popolo italiano tutto di avere successo, di portare a termine un disegno, più o meno "scientifico". Senza commettere l'errore di voler seguire i ritmi del precedente capolavoro, questa pellicola di Loy funziona benissimo come congegno comico dal quale non sono assenti momenti di reale suspense: si pensi solo alla fuga nell'auto truccata e con targa intercambiabile oppure al brano in cui i compagni si recano all'ospedale per far visita a Capannelle, ricoverato per un'indigestione.
Nonostante l'assenza di Totò (Dante Cruciani) e Marcello Mastroianni (Tiberio Braschi) non passi inosservata, il personaggio di Nino Manfredi (Ugo "Piede amaro" Nardi) è straordinariamente adatto a far parte della sgangherata combriccola, sia per l'attenta scrittura sia per le capacità dell'attore. Tra le battute indimenticabili svetta su tutte quella «M'hanno rimasto solo, 'sti quattro cornuti!» pronunciata due volte da "Er Pantera". Un film da rivalutare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 1 settembre 2014
Gertrude

Nulla è cambiato dal primo film, i soliti (ig)noti hanno ricominciato la loro vita sempre a raccattare qualche soldo in giro: Capannelle continua a fare il mangia e fuggi nei ristoranti, Peppe da boxer mancato continua a lavorare in cantiere, Ferribotte sorveglia la sorella e la protegge dai baci di Mario che purtroppo non ha i soldi per poterla sposare.

mercoledì 31 gennaio 2018
Parsifal

A distanza di poco più di un anno dal primo ed indimenticabile capitolo, Nanny Loy, regista di grande spessore ed intelletto,( purtroppo oggi quasi del tutto dimenticato) riceve il testimone per realizzare e portare a termine la seconda parte della vicenda, con gli stessi protagonisti ed una trama con analogie e divergenze.Coadiuvato dai bravissimi Age e Scarpelli, da vita ad una sceneggiatura [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 giugno 2016
DANIELA MACHERELLI

Il film di Nanni Loy del 1959 è un’ interessante testimonianza sulla realtà delle metropoli italiane in quel periodo, nel momento di transizione tra il dopoguerra, con i disagi sociali, morali e economici che l’avevano caratterizzata, e l’inizio del boom, tra la speranza di un futuro migliore e il suo concretizzarsi. Per la verità l'opera mostra in prevalenza le difficoltà del vivere quotidiano di [...] Vai alla recensione »

domenica 4 dicembre 2022
eugen

"Audace colpoe dei soiliti ignoti"(Nanny Loy, scritto con Age & Scarpelli, 1959), number two di"I Soliti Ignoti"di Mario Monicelli, anteriore di soli due anni,  e si basa molto sul solito contrasto tra Romani e Milanesi, dato che il"colpo", audace o meno, si svolge a Milano ma e'eseguito quasi solo da Romani(ma, come intuiva Pasolini, oggi, "gli Italiani [...] Vai alla recensione »

sabato 18 luglio 2020
Albert2020

 L’audace colpo dei soliti ignoti è in realtà il vero capolavoro e capostipite della commedia all’italiana. Non fatevi ingannare dai luoghi comuni. Quasi tutte le recensioni di critici snob considerano questo sequel de “I soliti ignoti” un film di qualità inferiore rispetto all’opera prima, forse perché nel primo film recitavano due grandi [...] Vai alla recensione »

Frasi
Taciturno inveroché laconico, ma quando che parla ogni parola è una sentenza.
Una frase di Peppe “Er pantera” (Vittorio Gassman)
dal film Audace colpo dei soliti ignoti
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