Anno | 1994 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 140 minuti |
Regia di | Francesco Nuti |
Attori | Francesco Nuti, Novello Novelli, Victor Cavallo, Chiara Caselli, Joss Ackland, Leon Askin Paul Müller, Jacques Dacqmine. |
Uscita | giovedì 22 dicembre 1994 |
Distribuzione | Penta Distribuzione |
MYmonetro | 2,05 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 maggio 2019
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CONSIGLIATO NÌ
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Un magnate americano scopre di avere un figlio idiota, detto Pinocchio, che vive in Toscana. Lo recupera e cerca di inserirlo nel suo mondo, inutilmente. Pinocchio incontra una ricercata e con lei fugge in macchina attraverso l'America. Si diverte e scopre il sesso. Alla fine, braccato dal potente genitore, vede morire la sua compagna. Torna in Toscana, ritorna in America e finisce a camminare sul naso di un enorme Pinocchio fino a perdersi fra le nuvole. Film che parte da tre premesse sbagliate. La prima: Nuti crede di essere Brando e non lo è. Ritiene che sia sufficiente "essere lì" per incantare il pubblico. La seconda: crede di essere Ridley Scott. Ed ecco movimenti di macchina dall'alto, dal basso, in circolo, dovunque. Risultato, un fastidio intollerabile. Terza: crede di essere Woody Allen con le sue battute. Invece le povere tiritere incastrate nella storia sono di profilo basso, cabaret ritrito, inutili, fuori tempo e fuori luogo. Aggiungiamo le ispirazioni: Forrest Gump, Sugarland Express, Getaway. Solo che quelli erano film veri. Questo è un pastrocchio arrogante e completamente vuoto. La presenza di Chiara Caselli, quasi sempre nuda, aderisce al resto del film.
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Un magnate americano lascia una lettera-testamento al fratello, suo socio, in cui gli rivela che egli ha un figlio tenuto nascosto in uno degli orfanotrofi cui loro fanno beneficenza. Il miliardario così decide di andarlo a prendere ed avviarlo alla vita imprenditoriale. Ma questo figlio, chiamato Pinocchio perchè non ha un vero nome, è in realtà un ritardato, poichè [...] Vai alla recensione »
essendo io non un grande esperto di cinema posso giudicare il film da un punto di vista non perfetto però da spettatore medio ed è questo che conta... il film mi è piaciuto molto al contrario di cioè che disse la critica all'uscita e meritava molto più successo, intanto auguri a nuti che è tornata alla normalità, spero che in futuro vedremo altri tuoi film!
Se si vuole vedere questo film con la prospettiva dei soliti film di Nuti troppo attenti all'incasso al botteghino e' normale che "occhio Pinocchio" non può soddisfare il palato dei fans.Occorre vederlo facendo finta che sia un opera prima di Nuti,gustando comunque delle buone scenografie è una recitazione fantastica di quest'ultimo non da sottovalutare.
Sono le critiche di incompetenti (che di cinema non conoscono neanche il colore delle poltroncine)che hanno inesorabilmente condizionato Francesco Nuti ad un declino artistico,persone che non sanno riconoscerne il talento a prescindere dalla diversita' del film.Le riprese di "Occhiopinocchio" sono fatte molto bene,certo sono diverse dai soliti film (che ricordo hanno sempre incassato [...] Vai alla recensione »
La necessità di ambientare questo film negli States è il primo passo verso l'oblio totale. Accompagnato da una sceneggiatura scarna, Nuti realizza un ibrido fra Road Movie, Commedia e film Drammatico, nato male e finito peggio. Il regista si sente divino, recitando senza recitare, soltanto con lo sguardo o farfugliando parole una tantum di poco costrutto.