La morte e la fanciulla

Film 1995 | Drammatico, 103 min.

Regia di Roman Polanski. Un film con Sigourney Weaver, Ben Kingsley, Stuart Wilson, Krystia Mova, Jonathan Vega. Cast completo Titolo originale: Death and the Maiden. Genere Drammatico, - USA, Francia, Gran Bretagna, 1995, durata 103 minuti. Uscita cinema giovedì 6 aprile 1995 distribuito da Penta Distribuzione. - MYmonetro 2,63 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 20 febbraio 2020

Film da camera per Weaver e Kingsley con una storia che ha origine dal dramma di Ariel Dorfman. In Italia al Box Office La morte e la fanciulla ha incassato 826 mila euro .

La morte e la fanciulla è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,63/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,25
CONSIGLIATO NÌ

Film da camera per Weaver e Kingsley con una storia che ha origine dal dramma di Ariel Dorfman. Si rivisita il rapporto tra Paulina Escobar e il suo torturatore Roberto Miranda. Verità e menzogna si alternano in un gioco al massacro che Polanski cerca di governare mostrando qualche incertezza.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 31 dicembre 2010
weachilluminati

Roman Polaski, ricordiamocelo sempre ,è un “grande”!!! Del film  la “morte e la fanciulla”, non si può che parlare bene . Un tris di attori che inscena un dramma per un interno dove un' atroce violenza del passato deve tornale allo specchio per essere superata. Si comprende subito, dai primi fotogrammi ,che nella storia rappresentata  qualcosa [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 ottobre 2011
fedeleto

Ancora una volta la marea circonda lo scenario ,ed ancora una volta si assiste ad un gioco al massacro,stiamo parlando della morte e della fanciulla ,opera musicale che avvolge il film dall'inizio alla fine.Dopo LUNA DI FIELE,polanski torna con un filmtratto da un'opera teatrale.La storia narra di una donna che vive insieme al marito avvocato in un casa sperduta precisamente in sudamerica [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 febbraio 2011
Nalipa

il grande Polanski confeziona un film dove la nota più evidente, e tema caro al regista, é l'interscabiabilità dei ruoli, tra vittima e carnefice, inoltre: disperazione e speranza, la relazione tra forza e vulnerabilità. La vicenda non imediatamente comprensibile si svolge in paese latinoamericano tornato alla democrazia.

giovedì 23 marzo 2017
toty bottalla

Il film narra la storia di una donna che, torturata durante un regime, riconosce il suo aguzzino e cerca di vendicarsi...Lo stile di Polanski su una storia drammatica tratta da un romanzo teatrale messa in scena con la magia dei luoghi e i colori di una splendida fotografia dove gli attori danno il meglio di se, un racconto serrato e a tratti indeciso che con il previsto arrivo della scorta per l'avvoca [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 agosto 2012
andyflash77

  Il film, uscito nel 1995, è ambientato nel 1992.  Le scene esterne si svolgono in un promontorio cileno che dà sull’oceano pacifico e gli interni in una villa isolata nei pressi della punta della penisola dove risiedono l’avvocato Gerardo Escobar ( Stuart Wilson), responsabile di una commissione governativa per “la violazione dei diritti dell’uomo” [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 agosto 2010
nickcastle91

Un film quasi tutto ambientato in interni, che ha parecchi parallelismi con "Una pura formalità" di Giuseppe Tornatore, in cui Roman Polanski è attore, nonostante le storie siano diverse, la messa in scena è la stessa, in sostanza tutti e due sono tutto chiacchiere. Comunque da vedere e rivedere la scena in cui torna la corrente elettrica e il dottore cerca di liberarsi [...] Vai alla recensione »

Frasi
Paulina: Guardami. (Paulina prende il viso del dottor Miranda fra le mani) C'è abbastanza luce, mi riconosci? Davvero non mi riconosci? Non mi hai descritto i tuoi desideri osceni, non mi hai confidato i tuoi segreti?
Dottor Miranda: Sì.
Paulina: Non mi hai stuprata? Non hai goduto dentro di me?
Dottor Miranda: Sì.
Paulina: Quante volte?
Dottor Miranda: Molte volte. Ti ho violentato molte volte. Quattordici volte.
Paulina: E mettevi la musica?
Dottor Miranda: Sì, mettevo la musica. Ti volevo tranquillizzare. Mi sono comportato bene all'inizio. Ho lottato duramente per non cedere. Nessuno ha lottato quanto me, sai? Io sono stato l'ultimo. Ho resistito fino all'ultimo. E non ho ucciso nessuno, giuro. E ne ho salvati molti. Non avete idea di quanti ne ho salvati. Cominciai così, fui contattato per questo. Cercavano un dottore, mio fratello era nella polizia segreta. Mi disse che avevano bisogno di medici per evitare i decessi. Io ti ho lavata, eri lurida di escrementi. Mi hai detto: "Puliscimi" e io ti ho lavata. Gli altri mi incitavano: "Avanti, dottore, non rifiuterai una bella scopata gratis?". Io vacillavo, ero interdetto. Sentivo però che la cosa... cominciava a piacermi. Le lasciavano lì sdraiate... carne sul tavolo... alla luce dei neon. Tu non lo sai, ma quelle stanze erano luminose. Donne che giacevano del tutto inermi. Non dovevo essere carino, non dovevo sedurle, capisci? (Breve pausa) Non avevo nessun tipo di obbligo nei loro confronti. Erano in mio potere, potevo violarle tutte. Dovevano fare e dire quello che volevo. Ero perduto. Ero... curioso. Era morbosa la mia curiosità. Quanto può sopportare una donna? Cosa succede alla sua vagina dopo una scarica di corrente? Può avere un orgasmo dopo le torture? Oh Dio. Godevo a stare nudo... mi spogliavo con lentezza... facevo cadere i pantaloni a terra... perché tu lo capissi dal suono. Volevo che sapessi cosa stavo per farti. Ero tutto nudo in piena luce e tu non potevi vedermi... non potevi darmi ordini. Eri mia, vi possedevo tutte! Diventò una droga... potevo farti male o scoparti. E tu non potevi dirmi di no. Dovevi ringraziarmi... eh! Mi piaceva. Peccato che sia finita. È un vero peccato che sia finita.
Una frase di Paulina Escobar (Sigourney Weaver)
dal film La morte e la fanciulla - a cura di Patrizia
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

È davvero il boia torturatore riemerso dal passato il dottor Roberto Miranda? È vendetta o giustizia quella di Paulina Lorca che, con il marito Gerardo Escobar, l'ha tenuto legato per ore, l'ha umiliato e ora sta per precipitarlo da una scogliera? È perdono il sentimento che la induce ad abbandonarlo sul l'orlo del baratro, distrutto ma vivo? Al culmine della tensione morale, Roman Polanski ci lascia [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Non si esce quasi mai all'aperto nel film di Roman Polanski La morte e la fanciulla. Una casa isolata in riva all'Oceano, una notte di tempesta, tre personaggi - una donna e due uomini - tagliati fuori dal resto del mondo. Un punto di partenza simile a quello di un altro capolavoro del regista di origine polacca, Cul de sac, girato nel lontano 1966.

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