Anno | 1962 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 152 minuti |
Regia di | Stanley Kubrick |
Attori | James Mason, Shelley Winters, Sue Lyon, Gary Cockrell, Jerry Stovin, Peter Sellers Diana Decker, Lois Maxwell, Cec Linder, Bill Greene, Shirley Douglas, Marianne Stone, Marion Mathie, James Dyrenforth, Maxine Holden, John Harrison (II). |
Tag | Da vedere 1962 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,41 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 10 luglio 2020
Un maturo professore, Humbert, s'innamora di una pepata adolescente, Lolita. Per averla, ne sposa la madre, che viene però a sapere della passione morbosa. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, In Italia al Box Office Lolita ha incassato 35,6 mila euro .
Lolita è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Un maturo professore, Humbert, s'innamora di una pepata adolescente, Lolita. Per averla, ne sposa la madre, che viene però a sapere della passione morbosa di Humbert. Ma la donna muore e Humbert è libero di mettersi con Lolita, ma la ragazza gli viene presto strappata da uno scrittore ambiguo. Dopo molti anni Humbert ritrova Lolita (trasformatasi in una banale casalinga) e lo scrittore. Humbert ucciderà quest'ultimo, ma finirà i suoi giorni in carcere. Il romanzo di Nabokov ridotto in immagini sontuose, ma non sempre ispirate, da Stanley Kubrick. È forse l'opera meno interessante dell'autore di 2001 Odissea nello spazio, ridotto a fare l'illustratore, ancorché prestigioso.
LOLITA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €12,99 | |||
€9,99 | - |
Questo Stanley kubrick nel film "lolita"tocca un tema universale: fin quando l'amore, i sentimenti , il desiderio,il sesso con minori sono giustificabili?,Quando tali approcci divengono pedofilia e quindi attività perseguibile penalmente?Quale è lo spartiacque fra un sentimento possibile e quello aberrante ? La risposta richiede prima una collocazione culturale:le differenti [...] Vai alla recensione »
Lolita di Stanley kubrick liberamente ispirato dall'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov. Sue Lyon è Lolita; Sheilley Winters è Charlotte Haze; James Meson è il professor Humbert; Peter Sellers è Quilty. Stanley Kubrick ha per il suo film un unico dolore : non ha potuto rappresentare il sesso, come [...] Vai alla recensione »
LOLITA (UK, 1962) diretto da STANLEY KUBRICK. Interpretato da JAMES MASON, SUE LYON, SHELLEY WINTERS, PETER SELLERS, MARIANNE STONE, DIANA DECKER Humbert, uomo di mezz’età, professore di letteratura francese e traduttore di opere della stessa lingua, si trasferisce dopo la morte della moglie a Ramsdale, nel New Hampshire, pensionante nella lussuosa villa di Charlotte Haze, anch’ell [...] Vai alla recensione »
Lolita di Stanley Kubrick non so se sia poi una storia di sesso proibito ,di passione , d'amore, di fuga dalla vecchiaia ineluttabile,o di follia pura; resta , alla fine del film ,un sapore di sofferenza,di inadeguatezza,la sensazione di un dramma consumato esasperato da un perfido cinismo. Liberamente ispirato dall'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov Sue Lyon è [...] Vai alla recensione »
Un film stupendo su un uomo adulto che si lascia abbagliare dalla bellezza, dalla tenerezza e dall'innocenza che viene via per sempre di una ragazzina molto giovane. L'attrice ha 15 anni ma Lolita del romanzo ne aveva 12. Nonostante la giovane età l'attrice è stupenda, avrebbe fatto perdere la testa a chiunque, ma Lolita è una ragazzina a malapena adolescente o preadolescent [...] Vai alla recensione »
Approdato in Inghilterra Kubrick dirige un soggetto ritenuto inaccettabile per Hollywood, ma le difficoltà di adattamento del libro andavano ben oltre. Anche se la sceneggiatura è accreditata a Nabokov stesso, è stata ampiamente riscritta da Kubrick e James B. Harris. Il tentativo di ricreare l'America in Inghilterra è stato importante per Kubrick, ha fortemente segnato tutti i suoi film successivi. [...] Vai alla recensione »
Questo film segna il passaggio consapevole della critica intellettuale verso un Kubrick libertario conservatore rispetto al progressista con cui era stato confuso dopo i suoi primi film. In una società impazzita e ipocrita gli individui sono in preda ai vizi e alle perversioni, e il protagonista intellettuale moralista ci casca come una pera matura, fagocitato dalla mostruosa vitalità dell'America, [...] Vai alla recensione »
Nel film Kubrick adotta l'estetica del genere noir, col quale si era formato, per raccontare una commedia nera incorniciata in un flashback che crea un clima tragico nel quale si calerà senza difficoltà un umorismo sardonico. L'ironia che avvolge i personaggi in una distorsione caricaturale fa del film una satira della società americana e occidentale.
Lolita è una chiave dell'universo artistico di Kubrick. Il grande regista prende qui piena coscienza della sua poetica che diventa stile, un virtuosismo capace di spostare in continuazione i riferimenti di genere, in corrispondenza col disorientamento del protagonista. Non capito alla sua uscita da buona parte della critica, è una commedia nera incorniciata in un flashback tragico [...] Vai alla recensione »
Geoffrey Sherlock della MPAA: “Non daremmo un sigillo a un film che mostra una relazione tra un adulto e una ragazzina di 12 anni: questa è l'età di Lolita nel romanzo”. James B. Harris fa una ricerca sulle leggi in tutti i cinquanta Stati d'America e ne trova uno che fa alla causa: “Geoffrey, lasciate che vi chieda una cosa: se una cosa è legale, [...] Vai alla recensione »
Un grande film in cui sono presenti tutti i temi e le soluzioni cinematografiche che Kubrick svilupperà nei film successivi. Grazie al contratto firmato sull'attesa del film, che ebbe un grande successo in America, il regista ebbe l'indipendenza economica che gli permise di realizzare gli sconcertanti titoli del seguito della sua opera. Kubrick riforma il testo di Nabokov dirigendo una commedia nera, [...] Vai alla recensione »
gradita Lolita di Nabocov e relative trasposizioni cinematografiche di Stanley Kubrick del 1962 - ed di Adrian Lyne del 1997 Imprescindibile è la lettura del romanzo che ci da il "sapore" che Vladimir Nabokov: voleva narrare la storia di Humbert Humbert, narrata in prima persona, una storia di possesso, di passione erotica di un quarantenne per una dodicenne.
In questo film Kubrick rappresenta uno dei suoi temi di fondo: il desiderio non realizzabile del tutto, che prelude alla frustrazione e alla caduta. Quando Humbert vede quello che vorrebbe essere o meglio quello che dovrebbe essere per realizzare le sue aspirazioni, lo trova per lui impossibile. Sarebbe come chiedere a un fermo antifascista di godere la vita come volevano fare i nazisti, sorta di bruti [...] Vai alla recensione »
La scena di apertura tra Humbert e Quilty è da antologia, con i grandi James Mason e Peter Sellers al loro meglio. Kubrick ha girato il film convinto (giustamente) che il soggetto fosse benissimo adatto per uno spettacolo d'intrattenimento. Non così la pensava il razzista, antisemita, antisindacale (e mi fermo alle accuse dimostrate per non dire molto peggio a cui forse Kubrick verso la fine del film [...] Vai alla recensione »
Lolita è il primo film nel quale si presentano tutti i temi e le soluzioni stilistiche che Kubrick sviluppa nei film successivi. Ogni conoscitore del regista sa quanto sia stato per lui importante questo film, «una delle chiavi del suo universo interiore». È il suo primo film che può essere definito “di Kubrick”, quello in cui egli «prende coscienza della propria poetica che diventa stile», una svolta [...] Vai alla recensione »
Il tema della “ninfetta” non era nuovo nel cinema americano: Ginger Rogers aveva interpretato una dodicenne in Frutto proibito di Billy Wilder, una commedia leggera che dietro il brio spensierato entrava in zone oscure ponendo il rapporto sessuale sotto una metafora inquietante. Nabokov considerava Sue Lyon − fu una delle critiche mosse al film − troppo matura per la parte; in effetti sembrava [...] Vai alla recensione »
Lolita è simbolo dell'America, di Hollywood (e della sua ben nota tolleranza verso i film "artistici" cui a un certo punto la protagonista si riferisce). Infatti Lolita si innamora veramente solo del più onesto e meno ipocrita dei maiali che incontra, cioé Quilty. Egli ha i soldi e fa i soldi con lo spettacolo popolare e volgare rispetto alle velleitaire ambizioni della cultura rappresentata da Humbert. [...] Vai alla recensione »
Ormai raggiunta la maturità stilistica, Kubrick supera il problema di rappresentare la storia così com'è nel romanzo spostando l'interesse su una rappresentazione bizzarra e umoristica in cui presenta i temi fondamentali del suo cinema. Validissima come satira di costume dell'america degli anni 50'-60', questa commedia in una cornice tragica si avvale di interpretazioni eccezionali, da quella sobria [...] Vai alla recensione »
Più che nel film, Sue Lyon é sexy nelle foto promozionali del grande Bert Stern, come quella (ispirata da una foto fatta alla Lyon dallo stesso Kubrick) con gli occhiali a forma di cuore e il lecca lecca, forse la immagine associata a un film più famosa in assoluto della storia del cinema. E la risposta allo slogan pubblicitario: "Come hanno potuto fare un film da Lolita?" é: hanno fatto un'altra cosa. [...] Vai alla recensione »
Un film d'amore e di morte. Che possono essere unite: quello per la morte é lo strano amore che darà il titolo al successivo film dell'autore. Lolita é molto importante perché é in embrione - per alcune cose in sviluppo - tutto quello che sarà il successivo cinema di Kubrick. Il film racconta uno scacco della ragione: quello di un intellettuale votato all'autodistruzione.
Kubrick aveva un modo fare film non troppo lontano a quello di Fellini, e non è un caso che i due si stimassero reciprocamente molto più di quanto abbiano fatto molti critici. La differenza stava nel tipo di genio: da una parte quello ebraico mitteleuropeo, dall'altra quello cattolico mediterraneo. Giunto in Inghilterra per girare questo film per minori pressioni moralistiche nonché per migliori possibilità [...] Vai alla recensione »
Kubrick trova compiutamente e definitivamente uno stile nella espressione dei contenuti del romanzo originale come degli altri che adatterà per il grande schermo. Una operazione molto difficile; molti grandi romanzi sono stato rovinati dalla trasposizione su pellicola. Kubrick affermava che un film potrebbe anche essere migliore, se il contenuto, compreso fino in fondo, determina lo stile, come il [...] Vai alla recensione »
L'espediente narrativo che Kubrick ha adottato per fare il film con la censura di allora è geniale tanto da conferirgli un tono, o meglio una varietà di toni da renderlo ancora oggi molto divertente e intrigante. Il suo metodo era girare facendo scaturire la forma - dandole così una potenza espressiva unica - da ciò che apparteneva veramente alla scena.
Da questo film in poi Kubrick ha cercato di soprpendere, e ci é riuscito. E a sorpresa fu "Lolita" a rappresentare gli USA alla mostra del cinema di Venezia. Commedia spinta fino alla farsa da un lato, noir spinto fino all'horror dall’altro: da fuoriclasse della regia Kubrick sposta continuamente i riferimenti di genere in corrispondenza del disorientamento del protagonista.
Humbert è un saggista, separato, da poco trasferitosi in una nuova città dove ha assunto un incarico da docente universitario. Trova una camera in una villa di una vedova, ma accetta quella locazione soprattutto per la figlia di quest'ultima, Lolita. Una quattordicenne affascinante, dai modi ammalianti che fanno perdere la testa al pur mite e composto intellettuale.
“Lolita” mette di fronte la morbosità dell'anima europea e la mostruosità della vitalità americana (di cui Kubrick racconterà gli spettri sanguinari nella favola nera di “Shining”). È significativa l'attrattiva che Lolita mostra verso Quilty, più “in gamba” di Humbert («è un genio, l'unico che [...] Vai alla recensione »
L'età di Lolita fu innalzata: Kubrick che ha dovuto affrontare una censura intransigente non ha potuto rendere l'esatta visione di Humbert né dare l'adeguato peso erotico alla vicenda. Così la storia, comunque chiara e credibile, è quella di un amore folle tra una ragazza precoce, più vecchia di mente che di corpo e un uomo all'opposto immaturo per [...] Vai alla recensione »
Da questo film Kubrick analizza le strutture dell'immaginario e il loro significato in rapporto ai problemi dell'uomo. L'individuo non può realizzare pienamente nella società il desiderio, che, frustrato, diventa ossessione. Il protagonista di LOLITA, in preda a sempre maggiore inquietudine, non sa dove andare, viaggia nella nebbia (Haze, il cognome di Dolores “Lolita&rdqu [...] Vai alla recensione »
l primo film di Kubrick in cui si presentano tutti i temi e le soluzioni stilistiche che saranno sviluppate nei suoi film successivi. Kubrick avrebbe voluto evidenziare maggiormente la componente erotica del film. Uno dei temi è il desiderio che non realizzabile del tutto porta alla frustrazione e alla caduta. Altri temi centrali il rapporto tra l'amore e la morte e il tema del doppio, ossessione [...] Vai alla recensione »
Il film è strutturato come un lungo flashback con una cornice in cui il protagonista affronta il suo doppio (una delle ossessioni kubrickiane) in una rivolta edipica (altro tema fondamentale dell'opera di Kubrick, una ribellione all'autorità posta anche in chiave storica, coll'indicazione del 1776, l'anno della dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti) oltre [...] Vai alla recensione »
La reinvenzione del romanzo di Nabokov è stata dovuta all'impossibilità di rendere nel 1962 l'erotismo esplicito e l'attrazione sessuale che la adolescente esercitava sul protagonista, molto antecedente al suo innamoramento (Kubrick aveva pensato di rifare il film). Le leghe per la salvaguardia della morale esercitarono una tale pressione da indurre Kubrick (anche per migliori [...] Vai alla recensione »
definitivo Lolita di Nabocov e relative trasposizioni cinematografiche di Stanley Kubrick del 1962 - ed di Adrian Lyne del 1997 Imprescindibile è la lettura del romanzo che ci da il "sapore" che Vladimir Nabokov: voleva narrare la storia di Humbert Humbert, narrata in prima persona, una storia di possesso, di passione erotica di un quarantenne per una dodicenne.
E' riduttivo definirla una storia d'amore non corrisposto o la storia di due pedofili. L'opera è un introspezione di pensieri irrazionali, malvagi, oscuri della mente umana. Lolita è la "scintilla" che accende questi pensieri folli nella mente dello scrittore, che finisce per diventare pazzo.
Kubrick fu regista geniale e versatile e si è cimentato in quasi tutti i generi,in questa trasposizione cinematografica del capolavoro di Nabokov,forse non è all'altezza dei suoi standards.Comunque Lolita è diventato un cult ed è entrato nell'immaginario popolare.
Dicono che della sceneggiatura originale di Nabokov sia stato utilizzato nel film meno del 20%; non lo so percé non l'ho letta. Ma del romanzo, che ho letto, è stato utilizzato molto meno del 20%; non è rimasto niente dell'abbagliante grandezza, del profondo respiro, della forza narrativa, del potere verbale, della scintillante alterigia, del gioco sovrano e della straordinaria [...] Vai alla recensione »
Il Dio dei registi, Stanley Kubrick, crea una pellicola assolutamente geniale, forse eccessiva per l'epoca. Guardando il remake degli anni '90 ci si rende conto ancora di più della eccezionalità delle scene, dove l'immaginazione dello spettatore la fa da protagonista, visto il periodo storico dove il nudo era un tabù e le scene "hot" praticamente vietate.
Dopo aver dimostrato a 30 anni - caso unico nella storia del cinema - il polso per una produzione come "Spartacus", KUbrick potè finalmente realizzare un film come voleva. E quando un regista come lui sio mette a raccontare una storia, viene fuori questo mondo e anche quell'altro. Una storia d'amore raccontata con l'intenzione di rendere l'equivalente contemporaneo [...] Vai alla recensione »
Se e' vero che Kubrik non ha mai avuto veramente l'intenzione di trasporre in pellicola il romanzo di Nabokov ma piuttosto quella di trarre spunto dalla trama del romanzo per realizzare qualcosa di nuovo e piu' personale, e' però altrettanto vero che il confronto e' inevitabile e che il film ne esce penalizzato. Manca totalmente la profondita' del personaggio di Humbert: manca traccia del suo crescente [...] Vai alla recensione »
Lolita **** Produzione: Gran Bretagna 1962 Genere: Commedia nera, Drammatico Regia: Stanley Kubrick Attori principali: James Mason, Sue Lyon, Peter Sellers, Shelley WInters Trama: L’ultracinquantenne professor Humbert si infatua di Lolita, che però ha solo 14 anni. Così decide di sposare sua madre per poterle stare vicino. Mini recensione: È difficile stabilire [...] Vai alla recensione »
Rispondendo alla storica frase di lancio del film si può dire l'hanno effettivamente realizzato, ma se lo stesso Nabokov (come pare) dopo averne curato la sceneggiatura non fosse poi così soddisfatto del risultato finale, un motivo ci sarà. E' difficile realizzare un film che si basa sulla perversione di un uomo più che adulto verso una bambina di 12 anni (nel film, per fortuna, è un'adolescente) in [...] Vai alla recensione »
Lolita di Nabocov e relative trasposizioni cinematografiche di Stanley Kubrick del 1962 - ed di Adrian Lyne del 1997 Imprescindibile è la lettura del romanzo che ci da il "sapore" che Vladimir Nabokov: voleva narrare la storia di Humbert Humbert, narrata in prima persona, una storia di possesso, di passione erotica di un quarantenne per [...] Vai alla recensione »
Lolita **** Produzione: Gran Bretagna 1962 Genere: Commedia nera, Drammatico Regia: Stanley Kubrick Attori principali: James Mason, Sue Lyon, Peter Sellers, Shelley WInters Trama: L’ultracinquantenne professor Humbert si infatua di Lolita, che però ha solo 14 anni. Così decide di sposare sua madre per poterle stare vicino. Mini recensione: È difficile stabilire [...] Vai alla recensione »
Lolita, il film di Stanley Kubrick, del 1962, viene celebrato in tutto il mondo, per il suo mezzo secolo, appunto. Il fatto è un paradosso che va letto, per molte ragioni. Il primo è un’anomalia moderna: il cinema è più importante della letteratura, perché "Lolita", romanzo di Nabokov, è del 1955. Dunque sarebbe stato legittimo celebrare la primogenitura, cioè il libro. Ma tant’è il cinema prevale impietosamente. Un altro paradosso è proprio Vladimir Nabocov, scrittore… (?): il punto di domanda è riferito alla sua nazionalità. È davvero impossibile attribuire a Nabokov una nazionalità.