Hoffa - Santo o mafioso? |
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Un film di Danny DeVito.
Con Armand Assante, Jack Nicholson, J.T. Walsh, Danny DeVito, Robert Prosky.
continua»
Titolo originale Hoffa.
Drammatico,
durata 140 min.
- USA, Francia 1992.
MYMONETRO
Hoffa - Santo o mafioso? ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Vita e morte di Jimmy Hoffa, famoso sindacalista americano.
![]() Nicholson interpreta un interessante personaggio fuori dagli schemi, purtroppo poco approfondito e banalizzato |
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La figura del sindacalista Hoffa è una delle più ambigue del panorama politico americano del XX secolo. Già Stallone l'aveva interpretata nel romanzesco F.I.S.T.. Ora tocca a Nicholson, affiancato da DeVito che si riserva anche il ruolo del suo braccio destro, affrontare la personalità di un uomo in cui luci e ombre si fondevano quasi in modo inscindibile. L'impresa si rivela non semplice. |
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premi nomination |
Premio Oscar 0 2 |
Golden Globes 0 1 |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Un film questione
domenica 7 giugno 2015
di treffoli
cosa dire di questo film, basta guardare il titolo... per comprenderne la complessità, dopo aver visto diversi film del genere, in uno sembrava parlare qualche politico di governo, asseriva che, nessun ente, palazzo, deve pensare di sostituirsi allo stato, proponeva oltre alla riduzione del finanziamento per i giornalisti, in grado di procacciarsi con le reclam un 'fatturato' adeguato al mantenimento della loro dignità, la necessità assoluta di regolare il contributo continua » |
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di Irene Bignardi La Repubblica
Le ragioni festivaliere (leggasi: la possibilità di avere qualche star di prima grandezza per dare lustro mondano alla manifestazione) hanno spesso la meglio su ogni altra considerazione. E così la Berlinale 1993, dopo aver presentato Malcolm X di Spike Lee, ha trovato opportuno insistere sulla linea dei “docudrama” e andare alla pari nell’algebra ideologica mettendo in programma un filmone epico e bugiardo come Hoffa perché Nicholson - che è la forza e la qualità del film, bravissimo, istrionico, odioso e simpaticissimo - si era dichiarato disposto a venire: ed è venuto, difendendo a spada tratta il film dalle critiche. » |
di Luigi Paini Il Sole-24 Ore
Danny De Vito, regista e interprete di Hoffa - Santo o mafioso?, appartiene a quella categoria di persone che si guardano bene dal dividere il mondo con l’accetta. Ha per le mani un gran filibustiere, quel James L. Hoffa per moltissimi anni Capo indiscusso e carismatico del sindacato dei camionisti americani (l’International Brotherhood of Teamsters), ma rinuncia a metterne in risalto i molti aspetti accattivanti. Il film ne segue la carriera dai primi passi fino alla morte violenta avvenuta nell’estate del 1975. » |
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di Roberto Escobar Il Sole-24 Ore
Danny De Vito e David Mamet, insieme: basta questo a garantire spettacolo e acutezza d’analisi. Il primo - interprete completo che passa con uguale efficacia da ruoli comici a ruoli tragici - s’è da tempo rivelato regista sicuro ed elegante. Il pubblico italiano ne ha gustato il caustico Getta la mamma dal treno (1987) e il raffinato La guerra dei Roses (1989). Il secondo, già autore teatrale affermato, ha dato al cinema opere come La casa dei giochi (1987), Le cose cambiano (1988) e Homicide (1991); film profondo, per quanto misconosciuto, sull’identità razziale negatrice della dignità individuale). » |
di Lietta Tornabuoni La Stampa
James Riddle Hoffa di Detroit, il più famoso dei sindacalisti storici americani, sospettato di legami con la mafia, sottoposto nel 1960 alle indagini d’una Commissione d’inchiesta guidata da Bob Kennedy, riconosciuto colpevole, incarcerato e poi graziato da Nixon, sparito il 30 luglio 1975 per non riapparire mai più, fu un personaggio emblematico dell’ambiguità di alcuni sindacati americani. Negli Stati Uniti il diritto dei lavoratori a organizzarsi sindacalmente e a scioperare venne all’inizio negato dai datori di lavoro in nome del liberismo e combattuto con la massima violenza, con il ricorso ai crumiri, alla polizia compiacente e anche all’intervento di delinquenti armati. » |
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