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Il Leone d'Oro speciale a Giorgio Armani

Leone d’oro di vetro di Murano della città di Venezia ad Armani, un’icona della moda italiana nel mondo con un forte legame con il cinema e con Venezia.
di Pino Farinotti

giovedì 7 settembre 2023 - Focus

In questi giorni, proprio mentre è in corso l'80. Mostra del Cinema di Venezia, a Giorgio Armani è stato attribuito un “Leone” a Venezia. Trattandosi di un personaggio ultra-speciale, anche quel riconoscimento doveva possedere caratteristiche speciali. Si chiama “Leone d’oro di vetro di Murano della città di Venezia”, come ha tenuto a puntualizzare il sindaco Luigi Brugnaro, che ha dichiarato: “Questo è un premio che personalmente ho voluto riconoscere all'uomo, al suo impegno e alla sua grande passione per il bello, che ha saputo trasformare in un'impresa di successo, simbolo del Made in Italy nel mondo. La consegna del Leone d’oro, forgiato nelle fornaci di vetro di Murano, è l’omaggio sincero di un'intera città patrimonio del mondo”.

“Una personalità straordinaria, un’icona della moda italiana nel mondo, ma anche lo stilista che ha un forte legame con il cinema e soprattutto con Venezia dove nel 1990 nacque il suo rapporto con il Festival del Cinema: 'Made in Milan' fu presentato  in anteprima con una grande festa alla Giudecca". 

Armani ha detto: “Questo premio è per me motivo di gioia e di emozione, un riconoscimento importante al mio lavoro, che sono felice arrivi proprio nell’anno dell'80° Festival del cinema".

Un riconoscimento di cinema a uno come Armani ci sta, e come, anche se qualche purista si è chiesto: ma che c’entra uno stilista col cinema? Un riferimento può andare quel 2016 quando l’Accademia Svedese assegnò il premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan, che sempre per i puristi niente aveva a che fare con la scrittura nobile. Ma non c’è dubbio che Dylan nobile o meno che fosse la sua scrittura, ha significato molto coi suoi versi.

E che Armani abbia una forte parentela col cinema lo dimostra la sua azione in quel senso, se è vero che ha creato i costumi per almeno duecento film.
Ho conosciuto lo stilista, grazie a mia moglie Daniela che ha sfilato per lui, e dico che la sua passione di cinefilo è impressionante. Ricordo che diceva: “Come puoi fare il mio mestiere se non hai visto come vestivano Fred Astaire, Gary Cooper, Robert Taylor, gente da smoking, e Greta Garbo e Rita Hayworth, con le loro pellicce e poi l’altra generazione dei Brando e Newman, di Jane Fonda che sdoganarono i jeans e i giubbotti…”.
E così, quando nelle stagioni lo stilista ha “vestito” Richard Gere, Sean Connery, Kevin Costner, Robert De Niro, Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Russell Crowe. E poi Michelle Pfeiffer, Julianne Moore, Catherine Zeta-Jones e l’amatissima, sua modella, “donna perfetta” Cate Blanchett, sapeva come fare. Tutti attori attivi nei film di registi come Scorsese, De Palma, Nolan, Fincher, fra gli altri. 

Gli esperti hanno beatificato la sfilata di Venezia. Lo stilista piacentino-milanese ha voluto diventare veneziano. Rimanendo fedele al suo stile che non ha eguali al mondo ha adeguato e accorpato la bellezza, la storia, il folklore, l’unicità, la suggestione della città della laguna, in uno spettacolo d’arte che farà parte dei libri di moda. 
  
Quando hanno chiesto all’artista un episodio di getto dei molti cha avrebbe da raccontare ha ricordato “Richard Gere, che in American gigolo dispone una serie di abiti sul letto, li guarda con attenzione e li sceglie muovendosi a piccoli passi di danza.” Quel Gere naturalmente fa testo. Nel 1975 Armani aveva lanciato in America il suo marchio. Nel 1980 Paul Schrader diresse American gigolo.
Armani: “Mi avevano chiesto di trasformare il classico completo dalle linee squadrate in qualcosa di morbido, leggero e squisitamente elegante. Lo feci, e fu una rivoluzione dell’abbigliamento da uomo”.

Armani letteralmente abita nelle fiction. Basta scorrere ed ecco che qualcuno dice “Come sei elegante… Armani vero?” Un poliziotto che indaga un sospettato apre un armadio e vede abiti di grande qualità: “E’ roba di Armani, questo sa come vestirsi:” 

Dunque lo stilista sta perfettamente al cinema. Significa anche che un uomo e una donna che nei film vestono Armani assumono non solo fascino, ma sicurezza nel comportamento e nella visione delle cose. Qualcuno dice che accade anche fuori dai film.




















 


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