Linda Hambäck dirige una storia di apprendistato dolce e malinconica. Al cinema.
di Marianna Cappi
Qualcuno ha rubato le nocciole di Valdemar lo scoiattolo e, come sempre in questi casi, tocca al detective Gordon acciuffare il ladro. Da tanti anni Gordon protegge la comunità della foresta dai piccoli delinquenti e dalla paura di pericoli più grandi, su tutti la volpe. Ma fare la posta ad un ladro di nocciole significa stare a lungo al freddo, nella neve, arrampicarsi, e lui è un vecchio rospo, ormai, che desidera andare in pensione e dedicarsi alla pesca, nella sua casetta di legno sul lago. L'incontro con la topolina Paddy, così sveglia, agile ed intelligente, gli fa pensare di aver finalmente trovato un degno successore per il suo posto di commissario. Quando tutto sembra sistemato, però, due cuccioli spariscono nel nulla. E se li avesse presi la volpe?
La bellezza di Gordon & Paddy e il mistero delle nocciole è quella dei migliori albi illustrati, nei quali ogni immagine ha la temperatura di un'emozione e nasconde una serie di particolari che in realtà non sono affatto secondari, bensì tasselli importanti della costruzione di un'atmosfera e della caratterizzazione dei personaggi.