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Film nelle sale: viaggi al termine della maturità

Immaturi - Il viaggio e J. Edgar tra le uscite.
di Robert Bernocchi

In foto Paolo Kessisoglu, uno dei protagonisti del film Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese.
Paolo Kessisoglu (54 anni) 25 luglio 1969, Genova (Italia) - Leone. Interpreta Virgilio nel film di Paolo Genovese Immaturi - Il viaggio.

mercoledì 4 gennaio 2012 - News

Per la disperazione di chi è troppo snob per i sequel (e non si rende conto che sono auspicabili in un mercato cinematografico sano), ecco arrivare Immaturi – Il viaggio, che punta a ripetere i risultati sorprendenti del primo episodio. Dopo aver ridato gli esami di maturità, qui i compagni di classe di un tempo fanno finalmente il viaggio che non avevano compiuto da giovani.

È l'occasione per fare i conti con le proprie compagne o invece con la propria situazione di scapoli incalliti. Ma c'è anche chi tira fuori qualche problema un po' più concreto. Difficile che chi abbia amato la pellicola originale non apprezzi questa, così come è improbabile che gli scettici cambieranno idea. In effetti, gli elementi sono gli stessi: adulti in crisi di identità, stili di vita poco realistici (ma che evidentemente permettono agli spettatori di evadere) e risate 'garbate', come piace dire a certi giornalisti. Uscendo in 690 sale (fonte e-duesse), può aspirare a 6,5 milioni nei suoi primi cinque giorni.

Altro prodotto che deve confermare un passato prestigioso è Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può!. Dopo i sorprendenti risultati dei primi due episodi (soprattutto in Italia, dove il secondo episodio ha esordito con 1,8 milioni nel primo fine settimana), ora bisognerà vedere se il pubblico è un po' stanco, come avvenuto in America (dove comunque la pellicola ha superato i 100 milioni di dollari di incasso, risultato tutt'altro che disprezzabile) o se invece approfitterà della mancanza di nuove uscite rivolte alle famiglie.

In questo capitolo, tutto sembra procedere in maniera tranquilla, mentre i protagonisti si godono un viaggio in crociera. Fino a quando, per una disattenzione degli scoiattolini, i nostri eroi si ritrovano su un'isola deserta e devono sopravvivere in attesa di essere recuperati. Per fortuna, il desiderio di cantare non viene mai meno. Arrivati in 350 copie già ieri, il film potrebbe conquistare 3 milioni da mercoledì a domenica.

Discorso complesso invece per il botteghino di Clint Eastwood, autore che viene da un grande successo presso il pubblico italiano con la sua ultima fatica, Hereafter, prodotto che è stato in grado di ottenere quasi 8 milioni di euro. Questa fiducia degli spettatori, unita all'esca rappresentata da un attore amatissimo come Leonardo DiCaprio, potrebbe aiutare un film difficile come J. Edgar.

È infatti probabile che molti italiani sappiano poco o nulla dell'uomo che ha creato e governato l'FBI per quasi mezzo secolo, J. Edgar Hoover. Dalla lotta ai comunisti (un nemico che è poi diventato un'ossessione) ai ricatti a diversi Presidenti in carica, il ritratto complesso di un uomo che ha anticipato i tempi nella sua lotta alla criminalità, ma anche dotato di un lato oscuro che non è mai stato chiarito completamente. Forse, il film ha il difetto di concentrarsi troppo sull'Hoover privato piuttosto che su quello che ha cambiato la storia degli Stati Uniti. Comunque, a dimostrazione della fiducia degli esercenti italiani, il film arriva in 450 copie, che potrebbero dar vita a un incasso di 3 milioni nel weekend lungo.

Curiosamente, un altro viaggio per festeggiare la 'maturità', oltre a quello del sequel di Immaturi, è compiuto dai ragazzi inglesi di Finalmente maggiorenni, che prima di partire per la loro vita da adulti decidono di recarsi a Creta, ovviamente con ambizioni goderecce e tanta voglia di risate. Certo, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e quindi non sarà facile soddisfare queste ambizioni. A dare fiducia a questo titolo, 140 sale.

Il cartellone si conclude con due documentari nostrani, Italy: Love It, or Leave It e Tutti giù per aria. Il primo analizza il punto di vista di due italiani che hanno un'opinione diversa su chi abbandona il Bel Paese: scelta giusta, considerando le poche opportunità che offre, o invece una rinuncia a cercare di cambiare le cose? Il secondo film è invece un'analisi della crisi dell'Alitalia, cercando di far parlare chi l'ha vissuta in prima persona, ossia i lavoratori. Ovviamente, più che incassi importanti, questi due prodotti cercheranno di farsi notare a livello mediatico, per poi continuare la loro corsa su altri mezzi, ormai più consoni ai documentari.

Ai pronostici ha contribuito Mauro Atzori, responsabile del Supercinema di Carbonia

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