The Place |
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Un film di Paolo Genovese.
Con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Alessandro Borghi, Silvio Muccino, Alba Rohrwacher.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 105 min.
- Italia 2017.
- Medusa
uscita giovedì 9 novembre 2017.
MYMONETRO
The Place
valutazione media:
2,14
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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The Placedi udiegoFeedback: 7544 | altri commenti e recensioni di udiego |
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mercoledì 15 novembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Paolo Genovese porta sul grande schermo il riadattamento cinematografico della serie televisiva americana "The Booth at The End", dove un uomo, di cui non conosceremo mai l'identità rimarrà sempre seduto allo stesso tavolo di una tavola calda e riceverà, uno dopo l'altro, una serie di personaggi che esprimeranno a quest'uomo i loro desideri. Lui sarà pronto ad esaudirli, ma loro dovranno pagarne un prezzo. Il regista romano dopo l'ottimo "Perfetti sconosciuti", si muove anche in questo caso in un' opera dal sapore quasi più teatrale che cinematografico, tutto ruota attorno ai diversi personaggi, alle loro forze (poche), ed alle loro debolezze (molte), i personaggi dettano il ritmo, con le loro entrate e le loro uscite dalla scena e sempre i personaggi appesantiscono ed alleggeriscono l'evolversi della vicenda. Tenendo in considerazione il fatto che chi vi scrive non può usare la serie televisiva come metro di paragone, non avendola vista, "The Place" è un film che funziona e funziona anche bene. La sceneggiatura, è ben strutturata, ed è costruita in modo che i diversi protagonisti siano allo stesso tempo molto diversi tra loro ma anche uniti da un unico filo conduttore. Il regista si muove con una certa dimestichezza nel portarci le diverse vicende dei diversi protagonisti, che hanno anche la fortuna di essere sorretti da un cast ben costruito, e lo fa cercando di mettere a nudo l'animo umano. Siamo tutti diversi, ma tutti accomunati da un'unica cosa, la volontà di esaudire i nostri desideri, piccoli o importanti che siano. Ognuno di loro sembra mettersi nelle mani di questo misterioso individuo senza in realtà mai accorgersi di essere loro stessi gli artefici dei loro successi e dei loro insuccessi. L'opera scivola via per tutta la durata regalando allo spettatore un senso di angoscia nel vedere fino a dove i protagonisti sono in grado di arrivare per esaudire i loro desideri, lasciando all'interno delle nostre pance un'unica e inequivocabile domanda, e noi fino dove saremmo capace di arrivare per esaudire i nostri. voto 3.5/5
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