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Dovendo caratterizzare questo"Souvenir d'Italie"di Antonio Pietrangeli(1957), determinandone il" genere", dovremmo dire film turistico- i luoghi bellissimi che si vedono, dal mare alle città d'arte- e al tempo stesso commedia, con qualche momento"serio"(delusioni amorose delle ragazze, automoblie caduta in mare, dopo che le ragazze l'avevano spinta per un tratto non breve)poi"riscattato"(meglio riequilibrato)in commedia, mai però ridanciana-volgare.Su questo una considerazione: oggi, ossia ben sessant'anni dopo un film così sarebbe impossibile da realizzare: verrebbe considerato "ingenuo".naif, scontato-nessuna casa di produzione(o coproduzione)ci investirebbe un Euro... Si accentuerebbero, in un eventuale(impossibile, direi, cfr.sopra) remake o gli elementi erotici, ma con cadute inevitabili nella volgarità oppure invece altro(qualche elemento politico che qui era completamente assente, anche perché nei"felici anni del boom"(i"50")da quanto leggiamo di politica non si parlava o quasi... ), per quanto anche questo aspetto sia ormai "passato in cavalleria"ai tempi della "seconda"o"terza"(o altro)repubblica... Diremmo ancora della statura degli interpreti maschi, come Alberto Sordi(giganteggia sempre), Vittorio De Sica(gigioneggia, comunque, da par suo...), Dario Fo(non so se abbia ragione Michele Feo in un saggio recente, che gli attribuisce doti"metafisiche", comunque la capacità di essere ben oltre il"realismo"che in genere gli si attribuisce, ma comunque il compianto Dario era efficace anche in queste partecipazioni filmiche, pur se il suo vero talento si esrpime certamente a teatro); le donne, invece, sono viste più che altro(maschilisticamente, bisogna pur dirlo)qui come"belle statuine". Chiudo con un'annotazione fatua, d'ammirazione e di moda: le gambe tornite e statuarie di Isabelle Corey(che interpreta Josette, una delle tre protagonsite) con questi"hot pants"ante litteram esibiti quasi all'inzio del film risaltano molto bene. El Gato
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