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Certo, dopo questo"Souvenir d'Italie", Antonio Pietrangeli ha fatto molte cose importanti, come"Io la conoscevo bene": QUesto film di metà anni Cinquanta dello scorso secolo, forse, si può segnalare soprattutto per la bravura di fotografi e regista nel mostrare"la belle Italie", anche (non solo, certo)con finalità turistiche. Ritmo buono, in specie considerando l'epoca, storie giustamente un po'frante ma mai sconnesse, attrici carine ma mai preponderanti a livello interpretativo, mentre gli attori maschili(all italian boys)sono memorabili, magari soprattutto per quanto hanno realizzato dopo, ma anche qui non sfigurano: Sordi, nel ruolo non ancora"dominante"del piccolo truffatore insinunante, De Sica, sempre il solito ma bravo, ovviamente, nella parte del conte, Ferzetti, recentemente scomparso, attore teatrale bravo, Francesco Mulé, sempre chapeau, Dario Fo(anche collaboratore alla sceneggiatura, pur se non sappiamo in quale misura, se limitatamente al suo ruolo opure più estesamente), Giancarlo Cobelli, futuro regista di teatro d'avanguardia, elementi di cui qui sparge già qualche nocciolo...Complessivamente non certo"un grande film", ma un film comunque degno, anche considerando le condizioni produttive dominanti all'epoca El Gato
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