jackiechan90
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martedì 15 dicembre 2015
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il cuore di tenebra brasiliano
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La prima grande co-produzione brasiliana (gran parte del budget viene dal colosso americano Weinstein) ha ricevuto un grande successo non tanto per la sua partecipazione a vari festival quanto alla pirateria informatica, in questo caso usata a fin di bene (che lo rende un caso emblematico nella storia della cinematografia). poco prima dell'uscita del film, infatti, il DVD originale viene sequestrato (leggi "rubato") per via del suo contenuto, troppo violento e contraddittorio per quanto riguarda le istituzioni brasiliane. Circola così in rete la copia pirata del film che ottiene ampi riconoscimenti da parte del pubblico e lo fa arrivare al Festival di Berlino dove vince l'Orso d'Oro. Basterebbe già questa storia per mostrar quanto questo film abbia generato un forte dibattito nel mondo accademico legato al cinema e ai media in generale.
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La prima grande co-produzione brasiliana (gran parte del budget viene dal colosso americano Weinstein) ha ricevuto un grande successo non tanto per la sua partecipazione a vari festival quanto alla pirateria informatica, in questo caso usata a fin di bene (che lo rende un caso emblematico nella storia della cinematografia). poco prima dell'uscita del film, infatti, il DVD originale viene sequestrato (leggi "rubato") per via del suo contenuto, troppo violento e contraddittorio per quanto riguarda le istituzioni brasiliane. Circola così in rete la copia pirata del film che ottiene ampi riconoscimenti da parte del pubblico e lo fa arrivare al Festival di Berlino dove vince l'Orso d'Oro. Basterebbe già questa storia per mostrar quanto questo film abbia generato un forte dibattito nel mondo accademico legato al cinema e ai media in generale. Ma non è solo questo che fa emergere in maniera preponderante questo film rispetto ad altri. il film ha generato ampi dibattiti in merito ai contenuti mostrati e alla storia: la descrizione della vita e dei metodi di lavoro del BOPE, il gruppo di forze armate speciali della polizia brasiliana specializzato nella guerriglia urbana praticata soprattutto nelle zone povere delle favelas. Il regista Josè Padhila (autore anche della celebre serie Netflix "Narcos" in cui ritroviamo anche il suo attore-feticcio Wagner Moura, protagonista di questo film) sceglie deliberatamente di non prendere parte e di lasciare che siano le azioni dei protagonisti a suggerirci da che parte stare, se da quella degli agenti del BOPE o da quella dei narcotrafficanti contro cui combattono. Per fare questo Padhila predilige uno stile documentaristico con ampio uso della telecamera a mano (lasciano anche macchie di sangue nella sequenza finale della sparatoria nel rifugio di Marcinho) e della voice over creando così scene molto veloci con un ritmo frenetico proprio come in una battaglia. Il risultato è quello di assistere a un documentario action-movies dove vengono raccontati i retroscena dietro le vite degli uomini che operano all'interno di queste forze armate, mostrati in tutte le loro sfaccettature (positive e negative) in un grande affresco corale. La storia inizia in medias res nel corso di una sparatoria dove sono coinvolte due giovani reclute. Da qui scopriremo chi sono e che ruolo avrà, nella loro formazione all'interno del BOPE, il comandante Nacimiento (Wagner Moura), grande stratega militare del corpo di polizia che sta vivendo un periodo di stanchezza fisica e morale, dovuto alla nascita del suo primo figlio, e vorrebbe che uno dei due fosse il suo successore, in quanto si rende conto che sono gli unici poliziotti onesti di tutto il suo distretto. Così comincia la "formazione" dei soldati (che costituisce una parte a sè nel film) che accomuna TDE a film come "Full metal jacket" e ad "Apocalypse Now" riprendendo il clichè del viaggio interiore all'interno del "cuore di tenebra" della loro coscienza fino a farli diventare quello che, in fondo, erano sempre stati fin dall'inizio: soldati in una guerra voluta da nessuno.
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renato c.
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sabato 17 gennaio 2015
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dura realtà brasiliana!
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Purtroppo dove c'è miseria ed eccessivo divario sociale succede di tutto! Gente delle favelas che, in situazione economica diversa, vivrebbe diversamente, che si trova invece impegolata in traffici di droga e malavita! Come dice il protagonista e narratore del film, sono d'accordo che il traffico di droga è un crimine orribile! La droga è un veleno non solo per la persona, ma per l'intera società! Quante volte ho sentito di persone aggredite e derubate in pieno giorno alle fermate del tram da parte di drogati che non potevano più fare a meno della droga!! Se ad un certo punto il Brasile ha creato questi corpi di polizia speciale per tamponare questa piaga non è del tutto da biasimare anche se sarebbe stato meglio risolvere il problema all'origine! Certo che questi "squadroni della morte" non erano a volte troppo da meno dei delinquenti che volevano arrestare! Torture pazzesche, violenza fuori dall'ordinario ecc.
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Purtroppo dove c'è miseria ed eccessivo divario sociale succede di tutto! Gente delle favelas che, in situazione economica diversa, vivrebbe diversamente, che si trova invece impegolata in traffici di droga e malavita! Come dice il protagonista e narratore del film, sono d'accordo che il traffico di droga è un crimine orribile! La droga è un veleno non solo per la persona, ma per l'intera società! Quante volte ho sentito di persone aggredite e derubate in pieno giorno alle fermate del tram da parte di drogati che non potevano più fare a meno della droga!! Se ad un certo punto il Brasile ha creato questi corpi di polizia speciale per tamponare questa piaga non è del tutto da biasimare anche se sarebbe stato meglio risolvere il problema all'origine! Certo che questi "squadroni della morte" non erano a volte troppo da meno dei delinquenti che volevano arrestare! Torture pazzesche, violenza fuori dall'ordinario ecc.! Ma anche i malavitosi erano orribili: uccidere e seppellire in luogo nascosto un ragazzino solo perchè sotto la minaccia di una pistola alla tempia aveva parlato! Ma la sequenza peggiore è stata quella di quel ragazzo che, messo in una colonna di pneumatici ha visto uccidere la propria ragazza con un colpo alla testa davanti ai suoi occhi, e poi viene egli stesso dato alle fiamme! E' logico che quando alla fine André Matias spara sul capo banda quel colpo che conclude il film, ognuno non può dire che "Ha avuto quello che si meritava!!" Questo film fa certo dire: "Povero mondo! Avremo mai un futuro migliore?!"
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darkovic
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domenica 12 ottobre 2014
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forza brasil
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Secondo me un ottimo film . Innovativo e veloce ,bellissimo.
Ottima sceneggiatura e fotografia, buoni attori ,musiche inserite ottimamente nel contesto
Realista senza falso buonismo sicuramente ci porta a pensare davvero quanta differenza ci sia nel vedere la realta'da 2 punti di vista diversi ,La realta' di chi crede che con certe persone,non e'possibile usare le regole democratiche e il diritto ,e la realta' di chi crede che tutte le persone devono avere diritto a un processo democratico
Purtroppo in un paese corrotto come il Brasile(ma ricordiamoci di come e' messo il nostro paese,forse migliore nella corruzione nelle persone che devono far rispettare la legge-agenti e giudici-ma secondo me peggiore ai livelli''alti''.
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Secondo me un ottimo film . Innovativo e veloce ,bellissimo.
Ottima sceneggiatura e fotografia, buoni attori ,musiche inserite ottimamente nel contesto
Realista senza falso buonismo sicuramente ci porta a pensare davvero quanta differenza ci sia nel vedere la realta'da 2 punti di vista diversi ,La realta' di chi crede che con certe persone,non e'possibile usare le regole democratiche e il diritto ,e la realta' di chi crede che tutte le persone devono avere diritto a un processo democratico
Purtroppo in un paese corrotto come il Brasile(ma ricordiamoci di come e' messo il nostro paese,forse migliore nella corruzione nelle persone che devono far rispettare la legge-agenti e giudici-ma secondo me peggiore ai livelli''alti''.-legiferatori.) lo stato di diritto e le regole democratiche vengono utilizzate da individui che ,con la scusa di una vita purtroppo disagiata,preferiscono una vita comoda e senza fatica con in tasca denaro,piuttusto che una vita onesta e faticosa, e il buonismo delle persone staccate dalla realta',che nel film sono impersonificate dagli studenti universitari del ceto 'medio-alto,impegnate nel sociale e ''portatori di giustizia sociale e moralita''' ma pronte a soddisfare i propri vizi con poca moralita',purtroppo portano all'assenza del diritto vero di parita' di possibilita' che ogni cittadino dovrebbe avere.
La vita del capitano Nascimento,bella interpretazione dell 'attore,cosi dannatamente vera,reale e piena dei problemi che le persone che devono sudarsi una famiglia e' raffigurata cosi pienamente dalla scena ripetuta in cui lui apre il modesto frigor del modesto appartamento nella sua modesta vita si scaraventa nella violenza che sembra l'unica soluzione a quelle societa' prive ormai dei minimi umani valori morali
Il finale in cui il poliziotto di colore,dunque disagiato in partenza e con una visione piu onesta dell'ingiustizia sociale ,prima ligio al diritto ,tanto da studiare legge,uccide il capo della Favela senza scrupoli per vendicare il collega ,secondo me da' tante risposte a questa confusione,infatti e' lasciata come ultima scena finale ,quasi a lasciarti pensare
Naturalmente poco stellato da chi -buonisti di turno-,dal loro conto in banca sempre bello sostanzioso,vede in questo film un film portatore di idee destrorse,accantonando la realta vera'che e': che i primi ad essere colpiti dalla disonesta' ,dalla corruzione e dall'ingiustizia sono proprio i poveri che nella disonesta' e nell'ingiustizia ci devono nuotare tutti i giorni
Forza Brasil
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martino76
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sabato 4 agosto 2012
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"teste di cuoio" brasiliane
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Film che segue la scia del mito dei corpi miltari speciali. Ambientazione : Brasile, Rio De Janeiro, la BOPA reparto tipo "teste di cuoio" della polizia brasiliana mette a ferro e fuoco le favelas di Rio per fermare il traffico di droga e la delinquenza locale.
Film violento, ben girato, spesso con una falsa morale, racconta le gesta di questi eroi che ci tengono incollati allo schermo fino all'ultimo secondo.
Ringrazio Davide per evermelo consigliato ;-)
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denzel for ever
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sabato 31 dicembre 2011
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mi è piaciuto
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buon film...che mi ha coinvolto....simile a City of god...cmq da guardare....
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ultimoboyscout
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mercoledì 7 settembre 2011
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il bope è un'altra polizia!
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Più che un film un vero e proprio documento-verità! Scottante, duro e violento, ambientato nelle favelas di Rio de Janeiro nel 1997 alla vigilia della visita del Papa è un thriller-poliziesco d'azione che racconta la lotta allo spaccio di droga (e non solo) da parte di un gruppo elitario della Polizia brasiliana, il Bope per l'appunto. Lotta allo spaccio che è una vera e propria guerra contro trafficanti armati coperti da una parte della disperata popolazione e un ambiente che li favorisce, guerra che non si vince con la corruzione eretta a regola e sistema in certi settori della Polizia "ordinaria" ma con metodi spicci se non burberi, tolleranza (meno di) zero, torture folli, esecuzioni in luogo di arresti, addestramenti che definire militare non rende giustizia.
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Più che un film un vero e proprio documento-verità! Scottante, duro e violento, ambientato nelle favelas di Rio de Janeiro nel 1997 alla vigilia della visita del Papa è un thriller-poliziesco d'azione che racconta la lotta allo spaccio di droga (e non solo) da parte di un gruppo elitario della Polizia brasiliana, il Bope per l'appunto. Lotta allo spaccio che è una vera e propria guerra contro trafficanti armati coperti da una parte della disperata popolazione e un ambiente che li favorisce, guerra che non si vince con la corruzione eretta a regola e sistema in certi settori della Polizia "ordinaria" ma con metodi spicci se non burberi, tolleranza (meno di) zero, torture folli, esecuzioni in luogo di arresti, addestramenti che definire militare non rende giustizia. Il regista padilha è un esordiente ma non lo si nota: dipinge Rio come un campo di battaglia, mitizza la Polizia, impone un rotmo da filmone americano e gira in larga parte con macchina da presa traballante a trasmettere veridicità. Non mancano furbate in certi risvolti psicologici, soprattutto nei personaggi, specie nella più pacata prima parte del film che si camuffa a spaccato sociologico. Ha fatto discutere l'Orso d'Oro vinto a Berlino qualche anno fa: non entro nel merito, di sicuro certa stampa che l'ha definito un "fascio dark" dovrebbe avere il buon gusto di tacere e riflettere sui supponenti ricconi che si sfondano di canne e cocaina da mattina a sera, bruciando i propri cervelli (ammesso che ci siano), alimentando il mercato della droga e arricchendo gli spacciatori e le organizzazioni criminali, poi però disquisiscono amabilmente di Focault nelle università. E proprio alla faccia di tutta sta gente poco corretta, finto-liberale e partigiana, da 15-20 copie di tiratura giornaliera, dico che a me è piaciuto molto e ben vengano gli inni sentiti e sinceri come questo! Bestiale l'ultima parte, il cuore e l'essenza vera di un film che letteralmente esplode, quella che trasuda amarezza e dramma.
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mocheca
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giovedì 27 maggio 2010
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un buon film
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Film di ottima qualità che mostra la realtà del Brasile.
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dario29
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giovedì 22 aprile 2010
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fa pensare che non c'è elite
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Non sappiamo molto sul brasile, le uniche cose che ci vengono raccontate su questo paese sono che è povero e che si gioca bene a calcio...ma in effetti lo spettatore occidentale non ha nemmeno la più pallida idea di cosa sia il brasile....Il brasile è un luogo dove alle volte la malavita è rappresentata da chi dovrebbe difendere e rappresentare le istituzioni....ovvero la polizia o i rappresentanti di governo...Il brasiliano che fa???? si schiera dalla parte del piu' forte, alle volte stato, altre volte la mala...anche se non c'è un confine netto è ben definito tra le due entità....la tropa d'elite è la forza al servizio della mala di stato....anche se alle volte agiscono per senso di giustizia.
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Non sappiamo molto sul brasile, le uniche cose che ci vengono raccontate su questo paese sono che è povero e che si gioca bene a calcio...ma in effetti lo spettatore occidentale non ha nemmeno la più pallida idea di cosa sia il brasile....Il brasile è un luogo dove alle volte la malavita è rappresentata da chi dovrebbe difendere e rappresentare le istituzioni....ovvero la polizia o i rappresentanti di governo...Il brasiliano che fa???? si schiera dalla parte del piu' forte, alle volte stato, altre volte la mala...anche se non c'è un confine netto è ben definito tra le due entità....la tropa d'elite è la forza al servizio della mala di stato....anche se alle volte agiscono per senso di giustizia....
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marcello panagia
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giovedì 8 aprile 2010
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scomode realtà
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Per apprezzare a pieno il valore del film è necessario avere un'idea della realtà urbana carioca, di cui il film offre una ricostruzione spaventosamente realistica. La musica di sottofondo è qualcosa di più di un semplice "rap portoghese": si tratta di di uno stile musicale chiamato "funky", vero e proprio fenomeno di massa in Brasile, che esprime attraverso le parole infuocate (il testo integrale della canzone di sottofondo alla scena iniziale non è consentito in nessun locale pubblico)ed un ritmo martellante la condizione umiliante della vita in favela. Un aspetto del film da non sottovalutare è l'atteggiamento ipocrita dei rampolli della classe media nei confronti di chi vive in condizioni meno agiate; la ricostruzione anche in quest'occasione è più che fedele alla realtà, ragione per cui parlare di retorica mi pare un po' superficiale.
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Per apprezzare a pieno il valore del film è necessario avere un'idea della realtà urbana carioca, di cui il film offre una ricostruzione spaventosamente realistica. La musica di sottofondo è qualcosa di più di un semplice "rap portoghese": si tratta di di uno stile musicale chiamato "funky", vero e proprio fenomeno di massa in Brasile, che esprime attraverso le parole infuocate (il testo integrale della canzone di sottofondo alla scena iniziale non è consentito in nessun locale pubblico)ed un ritmo martellante la condizione umiliante della vita in favela. Un aspetto del film da non sottovalutare è l'atteggiamento ipocrita dei rampolli della classe media nei confronti di chi vive in condizioni meno agiate; la ricostruzione anche in quest'occasione è più che fedele alla realtà, ragione per cui parlare di retorica mi pare un po' superficiale. Per non parlare di come magistralmente in neanche due ore rende l'idea della disarmante condizione delle forze di polizia. Il film per gli abitanti di Rio de Janeiro è stato come una folgorazione che gli ha costretti a riaprire dibattiti e scontrarsi con una realtà che, pur essendone a conoscenza, cercavano di evitare ed ignorare (a riguardo consiglio il film-documentario dello stesso Padilha "Onibus 174") per poter continuare a sopravvivere all'inferno che si consuma a pochissimi passi dalle loro abitazioni. Per questa serie di motivi - e per molti altri da scoprire durante la proiezione - credo che il film abbia un discreto valore e che risulti molto interessante per chi di Rio conosca solamente "La ragazza di Ipanema".
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salvatore scaglia
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sabato 13 marzo 2010
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buoni e cattivi ?
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Le ripetute riprese delle favelas di Rio, immense, con abitazioni affastellate e altamente criminose, sembrano quasi voler dire che non ci sia altra soluzione a quella del BOPE. Ma è proprio così ? La crudezza delle violenze di entrambi i fronti dà luogo ad una comparazione, che non è propriamente vinta con nettezza dagli uomini della polizia speciale. Questo è secondo me il merito del film.
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