Bello. Bello. Bello.
Finalmente un film sulle nostre periferie degradate dove non si inventa (o quasi) nulla.
Un chiaro, e forse anche a tratti pietoso, ritratto di "quel che è" e che "mai sarà".
I cinesi che dilagano e si prendono gli avanzi delle nostre miserie, i coattoni che annaspano per sopravvivere, la monnezza e l'ignoranza che spadroneggiano...
E in tutto questo un ritratto chiaro e limpido della solita immigrata dell'est che cerca di sistemarsi, di un buono a nulla che cerca un riscatto morale, del suo fratello che vede i suoi peccati inseguirlo...eccetera.
La Polizia anche qua "brancola nel buio" e solo la scena finale, con tanto di "atto estremo di personale giustizia" forse ci dimostra quanto inefficaci siano legge e tutori dell'ordine di fronte la primaria delinquenza spicciola.
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Bello. Bello. Bello.
Finalmente un film sulle nostre periferie degradate dove non si inventa (o quasi) nulla.
Un chiaro, e forse anche a tratti pietoso, ritratto di "quel che è" e che "mai sarà".
I cinesi che dilagano e si prendono gli avanzi delle nostre miserie, i coattoni che annaspano per sopravvivere, la monnezza e l'ignoranza che spadroneggiano...
E in tutto questo un ritratto chiaro e limpido della solita immigrata dell'est che cerca di sistemarsi, di un buono a nulla che cerca un riscatto morale, del suo fratello che vede i suoi peccati inseguirlo...eccetera.
La Polizia anche qua "brancola nel buio" e solo la scena finale, con tanto di "atto estremo di personale giustizia" forse ci dimostra quanto inefficaci siano legge e tutori dell'ordine di fronte la primaria delinquenza spicciola.
Pure qui, come in tanti altri film del genere (su tutti il recente prezioso "Favolacce"), non si salverà nessuno.
Nemmeno bambini e ragazzi, pochissimo presenti nell'opera cinematografica in questione, sono un qualcosa dove far affidamento per un futuro migliore: l'unico che fa una fugace comparsa uscendo dal bagno del bar già funge al suo compito facendo la spia al padre. Che "Farlo fuori" forse non sarebbe stata una cosa molto sbagliata (intendo nell'economia della storia e nel pensiero degli altri due mentecatti).
E a suggellare il tutto il possibile figlio di un altro che Mauro, il protagonista, si sarebbe dovuto accollare sposandosi la fidanzata/amante Samantha, che il vomito della scena nella casa del compagno, Giancarlo, non fa pensare che a quello... L'ennesima sconfitta di una vita derelitta...
Sono tutti bravi ed "in parte" in questo film, specie la Liskova e De Rienzo che, da me sempre trovato non troppo interessante, qua forse ha ricoperto un ruolo calzante, finalmente, e trovo scene e sceneggiatura molto convincenti ed efficaci.
Per il resto il film va visto, va assaporato, magari a notte fonda e a occhi spalancati.
Perchè questo è quel che abbiamo intorno.
E questo... quel che ci meritiamo.
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