Lontano da qui

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eugenio sabato 3 novembre 2018
poesia sofferta Valutazione 4 stelle su cinque
84%
No
16%

Lisa Spinelli (Maggie Gyllenhaal), l'educatrice quarantenne protagonista dell’ultimo film di Sara Colangelo, The Kindergarten Teacher, (in italiano tradotto come Lontano da qui) è una donna frustrata e annoiata. Alterna il suo lavoro di maestra d’asilo con la frequentazione di un corso di poesia. Sa di aver molto da esprimere ma anche di essere incapace a farlo con successo e originalità, disponendo di abilità creative inadeguate (o in altre parole comuni) per trasmettere i suoi pensieri attraverso la nobile arte della metafora e della rima.
Quante volte ci siamo sentiti inadeguati a esprimere le nostre sensazioni con vigore e chiarezza? Quante volte abbiamo provato a mettere su carta le nostre esperienze rese poetiche trovando dall’altra parte incomprensione o pallidi quanto mal sopportati cenni di intesa?
Lisa appartiene alla categoria di donne insoddisfatte anche se conduce una vita apparentemente tranquilla. [+]

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michelecamero sabato 15 dicembre 2018
film sulla poesia o sulle proprie ossessioni? Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

 Curioso il mondo. Due anni fa, nello stesso periodo dell’anno e nella medesima sala cinematografica, mi imbattei in un altro film sulla poesia: PATTERSON, anche quello proveniente dagli USA che una certa iconografia ci presenta spesso come tutt’altro che un Paese poetico. Film, questo di oggi, che, apparentemente sulla poesia e soprattutto sulla mancanza di poesia in queste nostre società iperimpersonali e votate solo al successo del singolo identificato quasi esclusivamente nella capacità di diventare ricchi, si rivela poi un racconto sulle proprie ossessioni, frustrazioni e delusioni. Protagonista è una cinquantenne insegnante di scuola materna, (egregiamente interpretata da Maggie Gyllenhaal, brava e sensuale) appassionata di poesia, poetessa essa stessa senza talento, delusa dalla sua esistenza piatta e senza riscatto che non le viene neppure dai figli. [+]

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mauro.t mercoledì 26 dicembre 2018
poesia contro conformismo Valutazione 2 stelle su cinque
75%
No
25%

Remake di un film israeliano del 2014. Una maestra d’asilo ama la poesia e segue un corso di scrittura poetica. Ma i suoi risultati sono modesti.  La donna, insoddisfatta,  cerca attorno a sé, anche nei figli, un barlume di vivacità intellettuale che non trova. Tutti sono troppo omologati, spenti, incapaci di trovare punti di vista alternativi. Un giorno però si accorge di avere tra i suoi alunni un piccolo poeta con un talento straordinario. Colpita, ne diventa la mentore. Tuttavia  poco a poco si accorge che lo scenario attorno al bambino non è l’ideale per svilupparne il genio. Un padre rozzo, una tata distratta, uno zio scrittore ma codardo, non sono terreno fertile per la sua crescita. [+]

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stefanocapasso sabato 29 dicembre 2018
lasciare liberi gli individui Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

Lisa insegna in un asilo, ha una vita coniugale abbastanza monotona e i fili sono già grandi. Appassionata di arte, frequenta un corso di poesia dove i suoi tentativi sono tutt’altro che brillanti. Quando scopre che uno dei bambini della sua classe compone dei versi che lasciano tutti sbalorditi per la loro bellezza, la sua vita cambia radicalmente. Il suo scopo di proteggere e incoraggiare il talento del bambino supera i confini della ragionevolezza confondendosi con le su aspirazioni frustrate
Il film di Sara Colangelo è interessante, coinvolge d è avvolta in un’atmosfera lirica. Il tema dell’adulto che proietta sul bambino i propri desideri è quello centrale nel film. [+]

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cinefoglio mercoledì 23 gennaio 2019
istantanea di the kindergarten teacher Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

The Kindergarten Teacher si dimostra una pellicola apprezzabilissima, con una Maggie Gyllenhaal in grado di mostrarci le molteplici sfumature di un animo tormentato dai dettami dell'essere donna, madre, insegnante e aspirante poetessa. 

Un girato dove i conflitti interiori si sommano e si legano in una danza tanto essenziale nelle sue parti quanto complessa nella sua messa in scena. [+]

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felicity mercoledì 22 gennaio 2020
innocente e tenebroso, commovente e disperato Valutazione 4 stelle su cinque
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Grazie a una regia attenta ed equilibrata il film ci consente di metterci in ascolto del personaggio e a farci capire, sentire e forse persino vivere la sua disperata ricerca di bellezza. Ma il confine tra bellezza e tristezza è molto sottile, tant’è vero che le due parole possono anche stare bene insieme, come fa notare ingenuamente il piccolo Jimmy alla maestra.
Lontano da qui presenta anche un preciso discorso sulla letteratura contemporanea, dai contorni controversi, ma per nulla scontati, soprattutto nel suo essere totalmente impietoso verso i suoi aspetti peggiori.
Alla purezza incontaminata di Jimmy, simbolo di tutta la meraviglia che l’arte può offrire, la regista contrappone il discutibile operato della donna, la quale, pur mossa da buone intenzioni, finisce nel cadere negli errori della vuota società consumistica che tanto dice di disprezzare. [+]

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mb_pure sabato 15 dicembre 2018
buoni spunti Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

Questo è un film strano.
Di quelli che quando esci provi ad interrogarti (con quell’atteggiamento irresistibilmente umano per cui tutto deve rientrare in categorie) se ti sia piaciuto o meno, ma col passare delle ore ancora non hai risolto il dilemma...
E forse Sara Colangelo vuole produrre proprio questo effetto. Straniante, a tratti paradossale, la regista riproduce una situazione classica - donna di mezza età in crisi (sí, esistono anche loro), che non trova più IL senso.
Iscritta ad un corso di poesia, giusto per interrompere la noia del quotidiano, non ha talento ma sa riconoscerlo.
E lo incontra in quel meraviglioso alunno dalle ciglia lunghissime, frutto di una famiglia disastrata, che come un aedo in trance recita versi adulti e profondi. [+]

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marco lunedì 17 dicembre 2018
ladri di bellezza Valutazione 5 stelle su cinque
33%
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67%

Il film evidenzia la presenza nella societa' di due categorie di persone. Da una parte vi e' la maggioranza della gente, presa dalla vita frenetica e dal desiderio di accumulare denaro. Dall'altra vi e' una minoranza di persone che sono totalmente rapiti dalla ricerca della bellezza, come ad esempio dalla poesia. Essi sono alla ricerca spasmodica della bellezza ed arrivano al punto di rubarla dagli altri. Nel film ad esempio abbiamo il docente di poesia che cerca di rubare la poesia dalla protagonista, ritenendola portatrice di poesia e, pertanto, incomincia anche ad essere attratto fisicamente da lei. La protagonista fa l'amore con l'insegnante di poesia, pensando di prendere la sua poesia. [+]

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daniela venerdì 21 dicembre 2018
la poesia come salvezza e possibilità... Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
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Lisa, una mai così brava e intensa Maggie Gyllenhaal, è una donna di circa 40 anni, maestra d’asilo con velleità da poetessa. Fin da subito capiamo che però non è dotata di talento. Sa, forse riconoscerlo, ma non lo possiede.
Conduce con un po’ di stanchezza il suo ménage familiare. Più che dal marito, con cui sembra avere un buon rapporto anche se a volte un po’ distante, la donna sembra delusa dai figli, apparentemente bravi, ma che secondo lei sono totalmente privi di curiosità verso il mondo delle emozioni.
Lisa è sola, si ritiene sconfitta e disillusa dalla vita.
In questo quadro desolante…con quella sensazione di sconfitta interiore che a volte alberga in ognuno di noi, Lisa si accorge che un suo alunno di circa 5 anni viene preso a volte da un fervore creativo e compone poesie. [+]

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gianleo67 venerdì 23 novembre 2018
un bardo in erba...a staten island Valutazione 3 stelle su cinque
25%
No
75%

Insegnante d'asilo e madre frustrata di due figli adolescenti, Lisa nutre una viscerale passione letteraria per la quale non possiede alcun talento, ma che si ostina a coltivare frequentando un corso di scrittura creativa. La scoperta del precocissimo genio poetico di un suo piccolo allievo la porta ben presto ad assumere un atteggiamento iperprotettivo che sfiora l'ossessione. Finale drammatico.
Remake dell'omonimo film israeliano (titolo internazionale) di Nadav Lapid, da un soggetto originale di quest'ultimo, il dramma della Colangeli si muove sul terreno sdrucciolevole dell'allegoria e della paranoia, preservando fino alla fine l'ambiguità di fondo che vede la sua ostinata protagonista (una sempre convincente Maggie Gyllenhaal) muoversi circospetta tra le sirene d'allarme di un comportamento eticamente censurabile e la disarmante ragionevolezza di chi si ostina a preservare la bellezza in un mondo di indifferenza ed omologazione che mortifica il talento e disprezza le qualità immateriali. [+]

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