Vittoria e Abdul

Judi Dench resta sempre una regina

Negli ultimi 15 anni di vita, la regina Vittoria aveva intessuto un'intensa relazione platonica con il segretario indiano (musulmano) Abdul Karim, suscitando malumori a corte. La vicenda, emersa nei dettagli solo nel 2010, ha ispirato il libro di Shrabani Basu, da cui nasce il film. Frears era in teoria il regista ideale per un film del genere, siamo però lontani dall'eleganza di The Queen. L'inizio è moderatamente divertente, con le usanze inglesi osservate dall'indiano che mostrano la loro assurdità, come nelle Lettere persiane di Montesquieu: gente che mangia cibi immondi e si sottomette a rituali ridicoli. Poi, quando ci si sposta sugli intrighi di corte, tutto viaggia nel solco di un accademismo senza incrinature, con una sceneggiatura di servizio (l'autore, Lee Hall, aveva scritto fra l'altro Billy Elliot) e tante macchiette intorno alla protagonista. E soprattutto, non si evince quale carisma possieda l'uomo, tale da conquistare la sovrana. Curiosità: il film allude a una vicenda analoga, ma avvenuta decenni prima, che vide protagonista la regina e lo scozzese John Brown. Vent'anni fa anche quella storia finì sullo schermo, e sempre con Judi Dench nel ruolo regale.
Da La Repubblica, 4 settembre 2017


di Emiliano Morreale, 4 settembre 2017