La pelle dell'orso

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Un film di Marco Segato. Con Marco Paolini, Leonardo Mason, Lucia Mascino, Paolo Pierobon.
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Commedia, Ratings: Kids+13, durata 92 min. - Italia 2016. - Parthénos uscita giovedì 3 novembre 2016. MYMONETRO La pelle dell'orso * * * - - valutazione media: 3,40 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
angelo umana sabato 5 novembre 2016
educazione sentimentale Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

 La locandina del film è promettente, con Marco Paolini e la sua immagine immane sulla natura dolomitica, certi poster e certi nomi promettono già buoni film. Vi è riportata la frase dello scalatore americano Royal Robbins: Le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi. La frase completa era preceduta da Scalare non serve a conquistare le montagne ma nel film, e nel libro omonimo di Matteo Righetto da cui è tratto, la scalata potrebbe essere quella di Domenico (Leonardo Mason), 14enne che si riavvicina al proprio papà Pietro (Paolini), duro, scorbutico e comunemente ritenuto un fallito nel paesino della Val Zoldana, quella dei “ciodarot” (fabbricatori di chiodi). [+]

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gaiart sabato 29 ottobre 2016
non vendere la pelle dell'orso prima di ucciderlo Valutazione 3 stelle su cinque
88%
No
13%

Le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi. R. Robbins
 
La saggezza popolare dice che non bisogna vendere la pelle dell’orso prima di ucciderla. In realtà, La pelle dell’orso, con la regia di Marco Segato e Marco Paolini, in uscita il 3 novembre, rappresenta un’antitesi al detto e funge anche da metafora della vita.
 
Un po’ come nelle sconsolate vedute di genere di Caspar David Friedrich, in cui l’uomo solo si staglia tra vette della natura impervia e la sua immensità, il film con bellissimi scenari narra la storia di un’aspra comunità montana delle dolomiti, afflitta da un orso feroce, detto el Diaol che, con incursioni notturne, uccide il bestiame e terrorizza i poveri abitanti. [+]

[+] noioso (di phyllos)
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eugenio mercoledì 16 novembre 2016
il traumatico passaggio all'età adulta Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

Quando il film raggiunge un livello pari a quello del libro, non solo l’intento dell’autore è stato centrato in pieno in fase di sceneggiatura ma l’animo dello spettatore al termine della pellicola si sente appagato, contento e finalmente soddisfatto. Nel film La pelle dell’orso c’è tutto questo. C’è un riferimento letterario, il bel romanzo di formazione del (prof.) Matteo Righetto, c’è la natura con i suoi paesaggi incantati e lugubri dell’alto Veneto (Dolomiti Bellunesi), c’è l’attenzione al documentario, l’irrequietezza propria dell’adolescente, la comunità chiusa e avulsa da mondo e la scommessa vinta di un cast di attori con Marco Paolini (originario di quelle zone, chi meglio di lui?), Anna Paiato e Paolo Pierobon in testa di grande spessore teatrale. [+]

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vanessa zarastro giovedì 13 luglio 2017
alla scoperta del rapporto padre/figlio Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

L’opera prima di Marco Paolini risente del taglio documentarista del suo regista. Segato, infatti, è un regista teatrale padovano già autore di documentari.
Tratto dal libro omonimo di Matteo Righetti, di cui il regista ha tagliato delle parti importanti (come la tragedia del Vajont) il film, presentato al concorso Annecy Cinéma Italien del 2016, mi sembra essere un po’ naïf nella sua morale.
Siamo negli anni ’50 nella Val di Zoldo in provincia di Belluno. Un orso chiamato “el Diaòl” (cioè “il diavolo”) creduto morto da anni, si fa vedere nel villaggio e attacca una mucca in una stalla. [+]

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gaiart sabato 29 ottobre 2016
non vendere la pelle dell'orso prima di ucciderlo Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

LA PELLE DELL’ORSO
 
 
 
Le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un avventura non siamo più gli stessi. R. Robbins
 
La saggezza popolare dice che non bisogna vendere la pelle dell’orso prima di ucciderla. In realtà, La pelle dell’orso, con la regia di Marco Segato e Marco Paolini, in uscita il 3 novembre, rappresenta un’antitesi al detto e funge anche da metafora della vita.
 
Un po’ come nelle sconsolate vedute di genere di Caspar David Friedrich, in cui l’uomo solo si staglia tra vette della natura impervia e la sua immensità, il film con bellissime vedute narra la storia di un’aspra comunità montana delle dolomiti, afflitta da un orso feroce, detto el Diaol che, con incursioni notturne, uccide il bestiame e terrorizza i poveri abitanti. [+]

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flyanto martedì 8 novembre 2016
un rapporto conflittuale che diviene di crescita p Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

 Dopo un lungo sodalizio con Marco Paolini  nella sua attività teatrale, il regista Marco Segato dirige il suo primo lungometraggio intitolato "La Pelle dell'Orso". Dal titolo si evince già chiaramente che la vicenda ruota tutta intorno alla caccia spietata che viene condotta da un uomo (Marco Paolini) al fine di uccidere un temibile orso che da lungo tempo ormai semina il terrore tra i boschi delle località montane intorno a Cortina, uccidendo in maniera assai violenta il bestiame delle fattorie circostanti. Marco Paolini impersona un uomo solitario, aspro nel carattere, fortemente dedito al bere e con un pessimo rapporto col figlio adolescente rimasto orfano della madre a causa del suo suicidio avvenuto anni addietro quand il suddetto padre stava scontando una pena in carcere. [+]

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catcarlo giovedì 10 novembre 2016
la pelle dell'orso Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

Per il suo esordio nel cinema di finzione, il documentarista Segato prende il romanzo del suo conterraneo e quasi coetaneo Matteo Righetto – entrambi sono padovani poco più che quarantenni – e lo fa suo in un film dedicato a Carlo Mazzacurati che, giocando per sottrazione con il racconto di genere, si rivela a sorpresa un’opera tanto affascinante da conquistare nel profondo. Pietro è il reietto del paese: segnato da un oscuro passato che l’ha portato in galera, è guardato di traverso sia al lavoro, sia all’osteria dove esagera col bere. Quando in valle ricompare un orso che attacca il bestiame, egli si offre di dargli la caccia dopo una scommessa al bar, un po’ per il premio in palio – un anno di paga offerto dal suo principale (Paolo Pierobon) – e un po’ per riguadagnare il rispetto dei compaesani. [+]

[+] deluso. film noioso (di giovanni )
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La pelle dell'orso | Indice

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Pubblico (per gradimento)
  1° | angelo umana
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  5° | catcarlo
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  7° | flyanto
David di Donatello (1)


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