mickey97
|
domenica 21 dicembre 2014
|
un film di eccezione, ottimo lavoro salvatores!
|
|
|
|
Il ragazzo invisibile non è il solito film italiano, infatti rappresenta una vera e propria eccezione, trattasi del primo supereroe italiano avente il dono dell'invisibilità. Il soggetto in considerazione è proprio un ragazzino di 13 anni ( Michele ) continuamente preso di mira dai bulletti della classe, Ivan e Brando mentre Stella, la ragazza di cui è innamorato sembra non accorgersi di lui. Di certo non è stato facile inserire una storia di supereroi all'interno di un film per ragazzi ma intanto Salvatores ha fatto decisamente un ottimo lavoro, rendendo questo prodotto più che credibile in seguito all'egregio sviluppo della sceneggiatura scritta da Stefano Sardo, Alessandro Fabbri e Ludovica Rampoldi.
[+]
Il ragazzo invisibile non è il solito film italiano, infatti rappresenta una vera e propria eccezione, trattasi del primo supereroe italiano avente il dono dell'invisibilità. Il soggetto in considerazione è proprio un ragazzino di 13 anni ( Michele ) continuamente preso di mira dai bulletti della classe, Ivan e Brando mentre Stella, la ragazza di cui è innamorato sembra non accorgersi di lui. Di certo non è stato facile inserire una storia di supereroi all'interno di un film per ragazzi ma intanto Salvatores ha fatto decisamente un ottimo lavoro, rendendo questo prodotto più che credibile in seguito all'egregio sviluppo della sceneggiatura scritta da Stefano Sardo, Alessandro Fabbri e Ludovica Rampoldi. Finalmente noi italiani possiamo vedere film che non siano le solite commedie natalizie, il ragazzo invisibile è anche per adulti vista la capacità nel coinvolgerli. Questo prodotto riesce ad attirare l'attenzione di tutti, grazie ad un buon ritmo non ci si annoia mai, la storia non è mai banale poichè ben congenata con l'intento di far comprendere allo spettatore le ragioni per cui Michele ha acquisito il potere dell'invisibilità, la figura del padre ( Andreii ) appare sempre più determinante ai fini della vicenda così come quella della madre in un finale affatto prevedibile bensì stupefacente ed inaspettato che fa presagire l'uscita di un eventuale sequel. Questo film sarà proprio difficile da dimenticare, proprio perchè uno dei migliori ( e dei pochi ) che il cinema italiano abbia generato e a questo punto penso sia lecito ringraziare Francesca Cima e Nicola Giuliano per averci offerto questo prodotto dall'indiscutibile qualità.
[-]
[+] un cinema che non deve diventare invisibile…
(di tom87)
[ - ] un cinema che non deve diventare invisibile…
|
|
[+] lascia un commento a mickey97 »
[ - ] lascia un commento a mickey97 »
|
|
d'accordo? |
|
lucasvaalcinema
|
lunedì 22 dicembre 2014
|
un film di natale per tutta la famiglia
|
|
|
|
Salvatores centra il bersaglio. Il ragazzo invisibile è senza dubbio un film natalizio che piace a tutta la famiglia: non solo agli adolescenti ma anche ai genitori.
Con bellissime inquadrature e una bella fotografia Salvatores riesce a toccare temi caldi come il trovare il proprio posto nel mondo, le prime cotte, il bullismo, il rapporto con i genitori.
Emerge poi il supereroe nei panni del giovane Michele e il film diventa un perfetto comic-movie.
Che dire? Il film ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative. Lo consiglio.
|
|
[+] lascia un commento a lucasvaalcinema »
[ - ] lascia un commento a lucasvaalcinema »
|
|
d'accordo? |
|
daria2014
|
lunedì 22 dicembre 2014
|
il ragazzo invisibile supereroe italiano
|
|
|
|
Il regista premio Oscar Gabriele Salvatores continua a stupirci con la produzione di generi nuovi. Dopo gli esperimenti del noir di Quo vadis, baby? , la fantascienza di Nirvana, il pulp di Denti, e il il road-movie di Turné, il regista porta sullo schermo il cine-comic con “Il ragazzo Invisibile”.
Sicuramente un esperimento che sfiora l’ambizione dei più classici supereroi come Superam, X-Man o Batman ma che si distingue da questi per la capacità di approfondire l’aspetto psicologico dei personaggi e dei loro tormenti.
5 stelle al supereoe tutto italiano che a Natale spopolerà in libreria e nelle sale cinematografiche!
[+] sono d'accorda
(di sushidu63)
[ - ] sono d'accorda
|
|
[+] lascia un commento a daria2014 »
[ - ] lascia un commento a daria2014 »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
mercoledì 5 agosto 2015
|
x men italiano
|
|
|
|
Sicuramente e' un film audace e fa tanto piacere che ci siano tanti giovani attori italiani.
Detto questo ci sono alcune interpretazioni e alcune scene che non convincono molto,c'e' troppo"Copia e incolla" dai film sui super eroi.
IN particolare la storia ricorda troppo gli x-men ,con gli esperimenti biologici,il pericolo di essere diversi, e poi Artiglio e il padre del bambino fanno il verso a Magneto e al Professor X.
A un certo punto nel cielo compare anche il segnale di Batman camuffato da Smile.
Insomma un prodotto potenzialmente originale che manca di originalita'.
Se a questa mancanza aggiungiamo che gli effetti speciali non sono di altissimo livello e che nel finale il bambino passa da quasi peggiore dei codardi al "Fonzie" 2015,per me si raggiunge a fatica la sufficienza.
[+]
Sicuramente e' un film audace e fa tanto piacere che ci siano tanti giovani attori italiani.
Detto questo ci sono alcune interpretazioni e alcune scene che non convincono molto,c'e' troppo"Copia e incolla" dai film sui super eroi.
IN particolare la storia ricorda troppo gli x-men ,con gli esperimenti biologici,il pericolo di essere diversi, e poi Artiglio e il padre del bambino fanno il verso a Magneto e al Professor X.
A un certo punto nel cielo compare anche il segnale di Batman camuffato da Smile.
Insomma un prodotto potenzialmente originale che manca di originalita'.
Se a questa mancanza aggiungiamo che gli effetti speciali non sono di altissimo livello e che nel finale il bambino passa da quasi peggiore dei codardi al "Fonzie" 2015,per me si raggiunge a fatica la sufficienza.
Peccato perche' in partenza era una gran bella idea.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
cristina t. chiochia
|
sabato 7 febbraio 2015
|
il ritorno di atreiu nel nuovo film di salvatores
|
|
|
|
Circa 6 mesi prima dell'uscita del film, chi segue le attività delle nuove produzioni cinematografiche, rimase colpito dalla scelta di Salvatores di creare piu' piani per la sua nuova fatica artistica: concorsi per musicisti, fumetti, case editrici coinvolte. Ed allora aspetti curioso ed impaziente questa nuova fatica, che tanto ha smosso le acque del pubblico dei "nativi digitali". E poi arrivi in sala. E ne esci con una domanda. E' possibile anche per i ragazzi nativi digitali avere un avatar stile Atreiu? Atreyu (in lingua originale Atréju) è uno dei protagonisti del romanzo "La storia infinita" di Michael Ende, diventato immortale per i giovani papà e mamme di questi anni, nel film di La storia infinita (Die unendliche Geschichte) del 1984.
[+]
Circa 6 mesi prima dell'uscita del film, chi segue le attività delle nuove produzioni cinematografiche, rimase colpito dalla scelta di Salvatores di creare piu' piani per la sua nuova fatica artistica: concorsi per musicisti, fumetti, case editrici coinvolte. Ed allora aspetti curioso ed impaziente questa nuova fatica, che tanto ha smosso le acque del pubblico dei "nativi digitali". E poi arrivi in sala. E ne esci con una domanda. E' possibile anche per i ragazzi nativi digitali avere un avatar stile Atreiu? Atreyu (in lingua originale Atréju) è uno dei protagonisti del romanzo "La storia infinita" di Michael Ende, diventato immortale per i giovani papà e mamme di questi anni, nel film di La storia infinita (Die unendliche Geschichte) del 1984. Ecco. Nel nuovo film di Salvatores c'e' molto di questo personaggio, ma essendo rivolto ai figli di queste coppie di genitori e per di piu' nativi digitali, sicuramente è stato arricchito dai meno datati -e quotati- personaggi della Marvel. Ed un po' ti fa piacere. Perchè i tempi cambiano e spesso fare film fedeli a se stessi è un limite ma dare spazio a film fantascientifici in Italia, discostandosi cosi di netto dai cinepanettoni anche una grande sfida.
Il film infatti ha per protagonista il giovane ed esordiente attore che lo interpreta, Michele, un adolescente come tanti altri che vive in una città lagunare del nord italia. E' proprio il fatto che sia come tanti altri a renderlo cosi' speciale. Figlio di questi tempi cosi confusi, eccolo insignificante come tanti adolescenti di oggi, non piu' alla ricerca del loro posto nel mondo, ma di sopravvivere senza traumi all'innamoramento per Stella, sua compagna di scuola, strana quanto lui, ed alla scuola ed al bullismo piu' feroce dei suoi compagni. Una storia come tante quindi, dove i giovani possono ritrovarsi facilmente se non che, sul piu' bello, arriva l'incredibile ed anche qualche ben strutturato colpo di scena ed una brava Valeria Golino ed eccellente Fabrizio Bentivoglio a dare spunti attoriali interessanti alla vicenda. Michele puo' diventare invisibile. Ed anche la più incredibile avventura di saga targata Italy prende il via.
[-]
[+] complimenti...
(di luke_skywalker)
[ - ] complimenti...
|
|
[+] lascia un commento a cristina t. chiochia »
[ - ] lascia un commento a cristina t. chiochia »
|
|
d'accordo? |
|
elboliloco
|
venerdì 19 dicembre 2014
|
invisibili agli altri ma mai a noi stessi
|
|
|
|
Nord-Est italiano, la bora che soffia sul porto, sulla città, sulle persone. Trieste, un aura di grigia melanconia che la protegge fino a isolarla.
Michele Silenzi ha poche certezze. L’età: 13 anni, lo status sociale: studente delle scuole medie. Vive in un ambiente borghesemente affidabile fatto di madre, casa grande ed elegante, colf, fumetti e manga q.b., amori platonici nati tra i banchi di scuola. In realtà, è un ragazzo sensibile e differente dei suoi coetanei, altamente menefreghisti, lavativi e burloni. Per questo, viene preso di mira da due compagni di classe che lo intimidiscono e spesso lo umiliano. Michele, come altri ragazzi recentemente scomparsi in zona, vorrebbe allontanarsi per un po’ ed essere lasciato in pace dalla madre gentilmente ossessiva, nonché vedova e poliziotta (interpretata da Valeria Golino), dai bulli, dalle compagne altezzose che lo evitano.
[+]
Nord-Est italiano, la bora che soffia sul porto, sulla città, sulle persone. Trieste, un aura di grigia melanconia che la protegge fino a isolarla.
Michele Silenzi ha poche certezze. L’età: 13 anni, lo status sociale: studente delle scuole medie. Vive in un ambiente borghesemente affidabile fatto di madre, casa grande ed elegante, colf, fumetti e manga q.b., amori platonici nati tra i banchi di scuola. In realtà, è un ragazzo sensibile e differente dei suoi coetanei, altamente menefreghisti, lavativi e burloni. Per questo, viene preso di mira da due compagni di classe che lo intimidiscono e spesso lo umiliano. Michele, come altri ragazzi recentemente scomparsi in zona, vorrebbe allontanarsi per un po’ ed essere lasciato in pace dalla madre gentilmente ossessiva, nonché vedova e poliziotta (interpretata da Valeria Golino), dai bulli, dalle compagne altezzose che lo evitano.
La trama da questo punto prende due direzioni diverse ma comunque parallele e reciprocamente esaustive. Il giovane protagonista, interpretato magistralmente da Ludovico Girardello, si trova a dover gestire il sogno di ogni adolescente: l’invisibilità. Questa dote gli permetterà di prendersi delle piccole rivincite nei confronti di tutti quelli che lo avevano deriso e schernito.
Salvatores analizza il tema del bullismo senza indagare in modo giornalisticamente scorretto e scabrosamente “dursesco”. Utilizza questa problematica per innescare la fiamma che darà energia all’intero film. Un giovane orfano adolescente dotato di superpoteri nella fredda Trieste che cerca di riscattare se stesso e di salvare i coetanei scomparsi attraverso un’abilità speciale che gli permette di rendersi invisibile.
I suoi superpoteri non passano in osservato e ben presto di ritroverà i servizi segreti russi alle calcagna, i quali dopo aver preso il controllo sulla mente dello psicologo della scuola (interpretato da Fabrizio Bentivoglio), cercheranno di catturarlo e di riportalo nella sua terra natia: la madre Russia, luogo nel quale le radiazioni degli esperimenti della guerra fredda hanno provocato delle mutazioni genetiche su alcuni soggetti.
“Il ragazzo invisibile” oltre a portare una ventata di freschezza nelle amenità del cinema italiano mainstream, è un contenitore di diversi generi che non stonano. Da Spielberg a Kubrick in alcune scene, fino ad arrivare al fenomeno Kick-ass. Un’idea di plot brillante e inusuale dove si spazia da un Bentivoglio inedito nei panni di una spia, che recita anche in russo, alla tenerezza di Valeria Golino che abbandona il ruolo consueto della donna lunatica e svampita per calarsi nei panni di una mamma moderna, forte e comprensiva nei confronti di un figlio adolescente/supereroe.
Il regista si cimenta nell’ardua sfida di dover rappresentare tratti peculiari del genere umano: l’indifferenza degli altri e la costante sensazione di inadeguatezza.
Tuttavia, anche se a volte sembra che il mondo non riesca a vederci, non saremo mai invisibili a noi stessi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elboliloco »
[ - ] lascia un commento a elboliloco »
|
|
d'accordo? |
|
yarimoncini
|
lunedì 29 dicembre 2014
|
grande salvatores!
|
|
|
|
Finalmente un film sui Supereroi con taglio europeo. Gabriele Salvatores affronta ancora una volta i temi a lui più cari, dal rapporto genitori figli alla contrapposizione tra il mondo degli adulti e quello dei bambini adolescenti ragazzi fino alla descrizione di una crescita del personaggio principale che per come lo conosciamo all'inizio della storia lo lasciamo alla fine del film cambiato, cresciuto, ma ancora una volta cambia il contesto, il taglio, il genere, completamente. Questa volta il film fantastico. Coinvolgente, girato con grande maestria, ironico, educativo, Bello!
|
|
[+] lascia un commento a yarimoncini »
[ - ] lascia un commento a yarimoncini »
|
|
d'accordo? |
|
iuriv
|
mercoledì 26 agosto 2015
|
giovani supereroi.
|
|
|
|
Salvatores prova a portare la figura del super eroe nel cinema mainstream italiano e decide di farlo senza sfidare i cinefumetti "maturi" che imperversano a Hollywood.
Il regista sceglie, secondo me saggiamente, di costruire un racconto per ragazzi, lasciando stare la pretesa di profondità che hanno spesso i prodotti americani e riportando la figura dell'uomo con i poteri la dove è il suo alveo naturale. Ai ragazzini appunto.
La trama non brilla per originalità, ma visto il modo in cui l'argomento è trattato, la cosa è comprensibile. Ci sono i passaggi classici della figura dell'eroe in divenire, come la scoperta del potere, il timore, il rifiuto, lo sfruttamento dei vantaggi e la guida spirituale che aiuta il giovane nella comprensione di ciò che la super abilità comporta.
[+]
Salvatores prova a portare la figura del super eroe nel cinema mainstream italiano e decide di farlo senza sfidare i cinefumetti "maturi" che imperversano a Hollywood.
Il regista sceglie, secondo me saggiamente, di costruire un racconto per ragazzi, lasciando stare la pretesa di profondità che hanno spesso i prodotti americani e riportando la figura dell'uomo con i poteri la dove è il suo alveo naturale. Ai ragazzini appunto.
La trama non brilla per originalità, ma visto il modo in cui l'argomento è trattato, la cosa è comprensibile. Ci sono i passaggi classici della figura dell'eroe in divenire, come la scoperta del potere, il timore, il rifiuto, lo sfruttamento dei vantaggi e la guida spirituale che aiuta il giovane nella comprensione di ciò che la super abilità comporta. C'è l'amore innocente tra pre adolescenti e c'è il contrasto famigliare.
Pur senza stupire e con i colpi di scena telefonati, il film diverte. Salvatores non perde mai il controllo sul suo lavoro e lo alimenta con un ritmo in crescendo, senza mai deragliare in un'azione adrenalinica che ponga gli effetti speciali davanti alla storia che vuole raccontare.
Anche perché, pur difendendosi discretamente, non è che sullo schermo la pellicola faccia passare scene particolarmente elaborare. Ma questo è un altro merito del regista che, consapevole dei limiti, evita di trasformare il suo lavoro in qualcosa in stile "vorrei ma non posso", preoccupandosi di mantenere la bussola sul suo protagonista e sul suo modo di vivere la scoperta delle sue nuove capacità.
Non ci sono solo meriti però. Citazioni fuori contesto, scelta dei brani musicali non sempre indovinata e una sceneggiatura che spesso si impantana su frasi fatte, sono limiti piuttosto evidenti del film. Inoltre la scelta di affidarsi a una serie di attori in erba senza esperienza ha i suoi lati negativi. Se da un lato premia grazie alla possibilità di riempire lo schermo con faccette fresche e simpatiche, dall'altro pone il problema dei dialoghi, già non proprio brillanti per conto loro, spesso recitati con un tono di voce estraneo alle parole che vengono dette.
Eppure Il ragazzo Invisibile funziona, lo si capisce stando in sala. Il silenzio degli spettatori più giovani e la voglia di scambiarsi opinioni all'uscita, significano che il lavoro di Salvatores colpisce proprio l'obbiettivo che si era prefissato, ovvero consentire ai ragazzini di immedesimarsi con i protagonisti della vicenda.
Per quanto riguarda i grandi, invece, fornisce comunque un'ora e mezza che non sembra buttata alle ortiche. Un film sui supereroi finalmente spensierato, che riporta questo genere a chi dovrebbe essere destinato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iuriv »
[ - ] lascia un commento a iuriv »
|
|
d'accordo? |
|
nino pell.
|
domenica 28 dicembre 2014
|
un film di qualità e di ottimo intrattenimento
|
|
|
|
Un film che sicuramente si posiziona su ottimi livelli di qualità e che, allo stesso tempo, rappresenta un ottimo spettacolo da intrattenimento per ogni tipo di spettatore grazie ad una trama sceneggiata in maniera scorrevole e godibile. La storia racconta di un tredicenne di nome Michele, il quale si trova nel difficile periodo della crescita e che, a causa della sua timidezza, viene spesso deriso dai suoi compagni di classe, nonché non ricambiato affettivamente da una ragazzina bionda molto carina di cui è innamorato e che è seduta vicina al suo banco. Un giorno, però, Michele scopre di avere avuto in dono il super potere dell'invisibilità e da questo momento le cose cambieranno radicalmente a suo favore, riuscendo, un poco alla volta, a guadagnare la stima ed il rispetto delle persone che lo circondano.
[+]
Un film che sicuramente si posiziona su ottimi livelli di qualità e che, allo stesso tempo, rappresenta un ottimo spettacolo da intrattenimento per ogni tipo di spettatore grazie ad una trama sceneggiata in maniera scorrevole e godibile. La storia racconta di un tredicenne di nome Michele, il quale si trova nel difficile periodo della crescita e che, a causa della sua timidezza, viene spesso deriso dai suoi compagni di classe, nonché non ricambiato affettivamente da una ragazzina bionda molto carina di cui è innamorato e che è seduta vicina al suo banco. Un giorno, però, Michele scopre di avere avuto in dono il super potere dell'invisibilità e da questo momento le cose cambieranno radicalmente a suo favore, riuscendo, un poco alla volta, a guadagnare la stima ed il rispetto delle persone che lo circondano. Questa pellicola rappresenta un riuscito esempio di atipico film italiano, lontano anni luce dalle solite, discrete commedie della nostra produzione nazionale e contemporaneamente non paragonabile al genere d'essai ed impegnato tipico di certa pregevole cinematografia nostrana. Il film ha un fascino indiscutibilmente interessante ed unico in quanto da un lato il nostro Cinema italiano quasi mai si cimenta nel genere fantascientifico (solo le colossali produzioni hollywoodiane possono spendere milioni di euro per permettersi certi effetti speciali) ma in questo caso questo film, per quanto riguarda questo aspetto, se la cava davvero egregiamente e poi perché alla regia abbiamo la fortuna di avere l'esperienza e l'infallibile estro di un mostro sacro quale appunto è Gabriele Salvatores. Il risultato resta un prezioso esempio di film qualitativamente solido e che anzi, rispetto a certa produzione americana che spesso ci sembra discordante nel rapporto tra megagalattici effetti speciali ed una sceneggiatura interpretativa a volte fredda e meccanica, in "Il ragazzo invisibile", l'aspetto fantascientifico è ottimamente supportato da un buon livello interpretativo in grado di trasmettere linfa vitale e sensibilità al film. Diciamo che per quanto concerne questo ultimo aspetto, i nostri film italiani non sono mai stati secondi a nessuno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino pell. »
[ - ] lascia un commento a nino pell. »
|
|
d'accordo? |
|
evildevin87
|
lunedì 29 dicembre 2014
|
un buon film per ragazzi
|
|
|
|
Primo tentativo da parte del bel paese di avvicinarsi al genere supereroistico. Riuscito? In parte.
Caduto nelle mani del buon Salvatores, il film si rivela un discreto film di intrattenimento per ragazzi. E' penalizzato un po' da una recitazione sul limite della sufficienza per non dire scadente, ma diciamo che il racconto (per sappia di visto e rivisto) ha un buon ritmo e il film nel complesso è godibile, grazie anche alla sempre ottima regia di Salvatores. Discreti anche gli effetti speciali e le scene di azione.
Quello che manca, semmai questo film dovesse dare il via a un nuovo filone tutto italiano per questo genere, è ancora un'identità propria dato che il film è (diciamo pure comprensibilmente) ancorato alla tradizione cinecomic statunitense nella messa in scena, alla quale la Marvel ci ha ormai abituati da anni.
[+]
Primo tentativo da parte del bel paese di avvicinarsi al genere supereroistico. Riuscito? In parte.
Caduto nelle mani del buon Salvatores, il film si rivela un discreto film di intrattenimento per ragazzi. E' penalizzato un po' da una recitazione sul limite della sufficienza per non dire scadente, ma diciamo che il racconto (per sappia di visto e rivisto) ha un buon ritmo e il film nel complesso è godibile, grazie anche alla sempre ottima regia di Salvatores. Discreti anche gli effetti speciali e le scene di azione.
Quello che manca, semmai questo film dovesse dare il via a un nuovo filone tutto italiano per questo genere, è ancora un'identità propria dato che il film è (diciamo pure comprensibilmente) ancorato alla tradizione cinecomic statunitense nella messa in scena, alla quale la Marvel ci ha ormai abituati da anni. Ci vorrebbe forse un po' più di voglia di osare, ma come primo esperimento a mio parere è passabile.
Non certo un capolavoro ma neanche una schifezza: un buon film per adolescenti, niente di più e niente di meno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a evildevin87 »
[ - ] lascia un commento a evildevin87 »
|
|
d'accordo? |
|
|