La serie tv prodotta da Palomar e Rai Fiction, Braccialetti Rossi è in crescente successo. In onda la domenica sera su RAI 1, spopola tra adolescenti -e non solo- ed impazza sul web.
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La serie tv prodotta da Palomar e Rai Fiction, Braccialetti Rossi è in crescente successo. In onda la domenica sera su RAI 1, spopola tra adolescenti -e non solo- ed impazza sul web.
Perchè piace?
La sanità italiana
Ambientata in una struttura ospedaliera pediatrica in Puglia, è lontana dall’esperienza quotidiana e diffusa: medici cordiali, infermieri premurosi, ambienti curati e corridoi profumati si trasformano in piste per due ruote (quelle delle carrozzine).
L’amicizia
Il cuore della fiction è il gruppo che si crea: il leader LEO e il vice-leader VALE hanno in due 2 gambe, sono uniti dall’esperienza della malattia e dall’amore verso Cris, ragazza anoressica. La sofferenza è ciò che li lega davvero.
A chi piace?
Incolla gli adolescenti…e piace ai grandi. Le app rendono il programma dinamico con quiz e “condivisioni di emozioni” in tempo reale. La colonna sonora non è lasciata al caso (vedi Niccolò Agliardi e The Hills band).
Probabilmente non siamo di fronte al miglior medical drama mai esistito, ma in modo semplice la serie punta i riflettori sulla famiglia (ma dove sono i padri dei ragazzi malati?) e offre un punto di vista anticonvenzionale su come si può vivere la malattia. La storia è tratta dall’autobiografia di Albert Espinosa, spagnolo classe ’73 scrittore, regista, autore di teatro e televisione spagnola, alle prese con un tumore alla gamba: un decennio di vita in trincea.
«Può risultare scioccante vedere due parole come «felice» e «cancro» l’una accanto all’altra, eppure è così . Il cancro mi ha tolto alcune cose concrete: una gamba, un polmone e un pezzo di fegato, ma me ne ha date molte altre alle quali difficilmente sarei arrivato da solo.»
E a te..piace?
Watanka!!!!
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