wild joe
|
martedì 25 febbraio 2014
|
una moderna commedia
|
|
|
|
Guardando Spaghetti Story devo dire che ho trovato esattamente ciò che mi aspettavo dal trailer, e forse anche qualcosa di più. Una commedia "amara" che parte da una sceneggiatura semplice ma ben strutturata, con la capacità di toccare diversi argomenti sociali e morali (la crisi economica, i rapporti umani e di coppia, il perseguimento dei propri obiettivi, lo sfruttamento della prostituzione) dei nostri giorni, facendo divertire e commuovere senza però pretendere di dare una morale di alcun tipo. Diretta in modo lievemente ricercato ma non eccessivo, con un interessante quanto positivamente azzardato gioco di messe a fuoco utilizzate per dare risalto ora ad uno ora ad un altro personaggio in determinati momenti di pathos, ed un altrettanto valido montaggio lineare con alcune improvvise incursioni in brevi ma efficaci salti temporali raccontati in modo semplice e chiaro, tra scene anticipate e flashback ben mescolati.
[+]
Guardando Spaghetti Story devo dire che ho trovato esattamente ciò che mi aspettavo dal trailer, e forse anche qualcosa di più. Una commedia "amara" che parte da una sceneggiatura semplice ma ben strutturata, con la capacità di toccare diversi argomenti sociali e morali (la crisi economica, i rapporti umani e di coppia, il perseguimento dei propri obiettivi, lo sfruttamento della prostituzione) dei nostri giorni, facendo divertire e commuovere senza però pretendere di dare una morale di alcun tipo. Diretta in modo lievemente ricercato ma non eccessivo, con un interessante quanto positivamente azzardato gioco di messe a fuoco utilizzate per dare risalto ora ad uno ora ad un altro personaggio in determinati momenti di pathos, ed un altrettanto valido montaggio lineare con alcune improvvise incursioni in brevi ma efficaci salti temporali raccontati in modo semplice e chiaro, tra scene anticipate e flashback ben mescolati. Una regia veloce, intervallata da scene più lente e meticolose, capace di arrivare in modo diretto al punto della questione senza però far perdere quella caratteristica flemma tipica di ogni buon romano che si rispetti. Un cast minimalista ma in grado di reggere l'intero film dando vita a persone (più che a personaggi) reali (più che realistiche), capaci di raccontare una storia comune ambientata in una Roma vera seppur celata in vie e luoghi non ben precisati, lontano da zone monumentali facilmente riconoscibili. Il tutto girato in meno di due settimane e con un budget di soli 15,000 euro. Un'operazione ben riuscita, a dimostrazione che il talento non muore mai, nemmeno in periodo di crisi. Che sia l'inizio di una ripresa artistica nella nostra bella Italia? Stiamo a vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a wild joe »
[ - ] lascia un commento a wild joe »
|
|
d'accordo? |
|
themaccamcm
|
venerdì 21 febbraio 2014
|
la freschezza della gioventù
|
|
|
|
Film frizzante, giovane, indipendente, realizzato con umiltà e tanta voglia di riuscire ad abbattere i muri del cinema. I giovani entrano di prepotenza nella film industry.
Cast brillante e centrato in pieno. Regia essenziale che grazie alla fotografia e al montaggio da vita ad una commedia che ha inebriato Roma.
Serve questo film per credere in un futuro migliore.
Bravissimi!!!
|
|
[+] lascia un commento a themaccamcm »
[ - ] lascia un commento a themaccamcm »
|
|
d'accordo? |
|
renzen
|
giovedì 20 febbraio 2014
|
coraggio e determinazione! che esempio questo film
|
|
|
|
Film consigliatissimo! uno spiraglio di luce in questa stagnante produzione nazionale! un film nuovo, giovane, con volti nuovi, giovani!!! era ora! grazie!
|
|
[+] lascia un commento a renzen »
[ - ] lascia un commento a renzen »
|
|
d'accordo? |
|
madda1980
|
lunedì 17 febbraio 2014
|
non ho parole
|
|
|
|
Vorrei capire seriamente da cosa dipendono le numerose recensioni positive di questo film. Sono sbalordita dalla generosità dei commenti ad un film che non è nemmeno lontanamente giudicabile come tale. So che il cinema italiano attraversa un periodo difficile ma non tanto da dover abilitare un prodotto del genere.
Film coraggioso?? da che punto di vista di grazia? Quale sarebbe la tematica scottante che tratta...? Qual'è la storia, seppur piccola e quotidiana? Si parla di nuovo ralismo???Ma se le battute sono appiccicate in bocca ad attori mediocri e insulsi, la sceneggiatura non è nemmeno insesitente...magari lo fosse...è brutta e degna di una fiction rai (forse).
[+]
Vorrei capire seriamente da cosa dipendono le numerose recensioni positive di questo film. Sono sbalordita dalla generosità dei commenti ad un film che non è nemmeno lontanamente giudicabile come tale. So che il cinema italiano attraversa un periodo difficile ma non tanto da dover abilitare un prodotto del genere.
Film coraggioso?? da che punto di vista di grazia? Quale sarebbe la tematica scottante che tratta...? Qual'è la storia, seppur piccola e quotidiana? Si parla di nuovo ralismo???Ma se le battute sono appiccicate in bocca ad attori mediocri e insulsi, la sceneggiatura non è nemmeno insesitente...magari lo fosse...è brutta e degna di una fiction rai (forse).. Per non parlare del montaggio a singulti che deriva dall'incapacità di sostenere un pianosequenza seppur minimo. I fuochi sono deliranti, la fotografia pure...Non si capisce cosa porti i personaggi ad agire, quali siano le loro criticità ..eppure io ho 30 anni faccio l'attrice e faccio fatica ad arrivare alla fine del mese, conosco chi ricorre allo spaccio per vivere, chi si trova a dover affrontare scelte difficili ecc. insomma non è un fim che mi rappresenta ma perchè non è un film!!! Non tiriamo in ballo commedia all'italiana, neorealismo...o siete tutti impazziti o c'è qualcosa sotto....
Sono davvero curiosa di saperlo.
Dopodichè auguro al regista di diventare tale un giorno...nulla contro di lui nè contro film low budget purchè con delle idee
[-]
[+] tutto è soggettivo
(di wild joe)
[ - ] tutto è soggettivo
|
|
[+] lascia un commento a madda1980 »
[ - ] lascia un commento a madda1980 »
|
|
d'accordo? |
|
melvin ii
|
domenica 26 gennaio 2014
|
bisogna credere nel cinema italiano, a volte
|
|
|
|
Spaghetti story è un film di Ciro De Caro. Con Valerio Di Benedetto, Cristian Di Sante, Sara Tosti, Rossella d’Andrea, Deng Xueying.
E’ il caso cinematografico dell’anno in Italia.
Costato “solo” quindicimila euro, apprezzato in vari festival e dal pubblico , è snobbato dalla grande distribuzione.
Ieri abbiamo scritto di Sapore di te dei fratelli Vanzina e ci chiedevamo dove il cinema italiano stava andando anche con i contributi statali.
Ieri alla fine della proiezione di Spaghetti story, abbiamo trovato almeno una riposta.
Il cinema italiano è ancora vivo, ed è possibile fare film di qualità anche a basso costo.
[+]
Spaghetti story è un film di Ciro De Caro. Con Valerio Di Benedetto, Cristian Di Sante, Sara Tosti, Rossella d’Andrea, Deng Xueying.
E’ il caso cinematografico dell’anno in Italia.
Costato “solo” quindicimila euro, apprezzato in vari festival e dal pubblico , è snobbato dalla grande distribuzione.
Ieri abbiamo scritto di Sapore di te dei fratelli Vanzina e ci chiedevamo dove il cinema italiano stava andando anche con i contributi statali.
Ieri alla fine della proiezione di Spaghetti story, abbiamo trovato almeno una riposta.
Il cinema italiano è ancora vivo, ed è possibile fare film di qualità anche a basso costo.
Esiste un quarto “segreto di Fatima”: chi e come vengono attribuiti i contributi del Ministero dei Beni culturali?
De Caro racconta con semplicità e ironia l’arte del “arrangiarsi” e i sogni di un giovane precario.
Temi universali come : l'amore, lavoro, maturità sono trattati con un linguaggio efficace e diretto.
Il film convince perché ha una sceneggiatura brillante ed incisiva.
I dialoghi sono realistici e ben costruiti
Tutto il cast è convincente ed all’altezza.
Lo spettatore ride e partecipa alle”disavventure” dei protagonisti
Forse la regia è” scolastica”, ma mostra comunque mano salda e buona vision d’insieme.
I protagonisti di Spaghetti story non sono eroi, ma persone “normali” che lottano e soffrono per una vita migliore, ma si dimostrano pronti ad aiutare chi è più “sfortunato”.
Spaghetti Story regala una speranza per chi ama il cinema italiano, anche per questo va visto e sostenuto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melvin ii »
[ - ] lascia un commento a melvin ii »
|
|
d'accordo? |
|
caldarella
|
martedì 21 gennaio 2014
|
il cinema italiano ha molto da narrare...
|
|
|
|
Un immobile gatto dal braccio oscillante scandisce i ritmi di una brillante e verosimile commedia in cui aspirazioni e velleità cinematografiche, desiderio di maternità e rapporti stabili, solitudine e ricerca di amicizia, sfruttamento e riscatto umano, vengono espressi sapientemente attraverso colloquiali e serrati dialoghi di una gioventù sfocata, resa ombra anche dal fuori fuoco delle frequenti e volute inquadrature appannate, velocizzata da un montaggio che spesso ne altera anche i più naturali gesti.
Il cinema italiano ha molto da narrare...
|
|
[+] lascia un commento a caldarella »
[ - ] lascia un commento a caldarella »
|
|
d'accordo? |
|
caldarella
|
lunedì 20 gennaio 2014
|
gatto oscillante
|
|
|
|
Un immobile gatto dal braccio oscillante scandisce i ritmi di una brillante e verosimile commedia in cui aspirazioni e velleità cinematografiche, desiderio di maternità e rapporti stabili, solitudine e ricerca di amicizia, sfruttamento e riscatto umano, vengono espressi sapientemente attraverso colloquiali e serrati dialoghi di una gioventù sfocata, resa ombra anche dal fuori fuoco delle frequenti e volute inquadrature appannate, e velocizzata da un montaggio che spesso ne altera anche i più naturali gesti. Il cinema italiano ha molto da narrare...
|
|
[+] lascia un commento a caldarella »
[ - ] lascia un commento a caldarella »
|
|
d'accordo? |
|
ilea77
|
martedì 7 gennaio 2014
|
troppo giustooo! la nonninaaa! xd
|
|
|
|
Mamma miaaa! Bellissimo, da ammazzare dal ridere! :D Non è un film comico, ma certi personaggi fanno delle uscite, la maggior parte del tempo, che mi facevano ammazzare XD
La storia è semplice, ma bella, funziona, gli attori sono fenomenali e c'è qualcosa di vero, palpabile, che mi faceva immedesimare spesso in quello che succedeva, quello che dicevano....
Poi il ritmo è sostenuto, in sala si rideva quasi sempre, ma si rideva per cose intelligenti, piazzate lì tra un momento di saggezza e l'altro...insomma ne esci sollevato anche se nn è per niente un film
ottimista....diciamo che il film resta lì, in disparte, un osservatore della nostra situazione attuale, fedele e vero! Io lo consiglio a tutti, ma soprattutto a chi ha tra i 25 e 40 anni, perchè parla di persone che
hanno l'età giusta per sentirsi sconfitti ma hanno ancora abbastanza tempo per darsi 1 smossa e cambiare qualcosa.
[+]
Mamma miaaa! Bellissimo, da ammazzare dal ridere! :D Non è un film comico, ma certi personaggi fanno delle uscite, la maggior parte del tempo, che mi facevano ammazzare XD
La storia è semplice, ma bella, funziona, gli attori sono fenomenali e c'è qualcosa di vero, palpabile, che mi faceva immedesimare spesso in quello che succedeva, quello che dicevano....
Poi il ritmo è sostenuto, in sala si rideva quasi sempre, ma si rideva per cose intelligenti, piazzate lì tra un momento di saggezza e l'altro...insomma ne esci sollevato anche se nn è per niente un film
ottimista....diciamo che il film resta lì, in disparte, un osservatore della nostra situazione attuale, fedele e vero! Io lo consiglio a tutti, ma soprattutto a chi ha tra i 25 e 40 anni, perchè parla di persone che
hanno l'età giusta per sentirsi sconfitti ma hanno ancora abbastanza tempo per darsi 1 smossa e cambiare qualcosa....diciamo dà una spinta a tutti a prendersi in mano e darci
dentro per stare meglio, cambiare il proprio destino e non scoraggiarsi! Poi grande pure Scheggia e Giovanna! Belle le immagini calde, le musiche giustissime, le ambientazioni azzeccate (alcune le ho riconosciute pure!) Bello, e quasi quasi da rivedere!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ilea77 »
[ - ] lascia un commento a ilea77 »
|
|
d'accordo? |
|
riccardo tavani
|
sabato 4 gennaio 2014
|
sorprendente, senza illusioni apre alla speranza
|
|
|
|
Si sentiva il bisogno di una simile ventata di aria fresca nel cinema italiano. È la vera sorpresa del nostro cinema non solo dell’anno appena apparso ma anche di quelli indietro per almeno una decina abbondante di anni a questa parte. Girato con una manciata di spiccioli (quindicimila euro), di giornate di ripresa (undici) e con una Canon 5D da discount dell’elettronica, ottiene un risultato di forma, narrazione e significati davvero stringente e convincente. È la vicenda di quattro ragazzi di quella periferia generazionale smarrita dalla mancanza di reddito e prospettive, con sentimenti e cultura ad alta definizione e proprio per questo maggiormente umiliata, negata, cancellata. Tra battute di dialogo fulminanti e scene da commedia del nostro primo neorealismo, si morde l’amaro di una condizione che non sembra offrire nessuna facile via di riscatto.
[+]
Si sentiva il bisogno di una simile ventata di aria fresca nel cinema italiano. È la vera sorpresa del nostro cinema non solo dell’anno appena apparso ma anche di quelli indietro per almeno una decina abbondante di anni a questa parte. Girato con una manciata di spiccioli (quindicimila euro), di giornate di ripresa (undici) e con una Canon 5D da discount dell’elettronica, ottiene un risultato di forma, narrazione e significati davvero stringente e convincente. È la vicenda di quattro ragazzi di quella periferia generazionale smarrita dalla mancanza di reddito e prospettive, con sentimenti e cultura ad alta definizione e proprio per questo maggiormente umiliata, negata, cancellata. Tra battute di dialogo fulminanti e scene da commedia del nostro primo neorealismo, si morde l’amaro di una condizione che non sembra offrire nessuna facile via di riscatto. Una generazione straniera a se stessa, no, anzi! arruolata a forza in una sorta di “legione straniera” di se stessa, e lasciata poi vagare assetata nel deserto, alla ricerca di un’oasi, o forse di una borraccia appena di fiducia nelle sue doti e qualità. Quattro protagonisti di questa vicenda quotidiana delle nostre strade che non a caso sanno riconoscersi nel volto straniero, sconosciuto, lontano nel quale all’improvviso, riflettendosi, si imbattono e al quale cercano di offrire una possibilità, una speranza. Una possibilità e una speranza che hanno in sé quella particolare forza del dono completamente gratuito di spargere intorno la propria aura, la propria energia umana, sociale. Così è questo film. Un film “ragazzo”, con autori e attori auratici che strameritano anche loro un’apertura di fiducia che sia insieme viatico al cammino del loro talento, come patrimonio comune che ritorna in circolo e può fare bene a tutti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a riccardo tavani »
[ - ] lascia un commento a riccardo tavani »
|
|
d'accordo? |
|
stalkerzoe
|
venerdì 3 gennaio 2014
|
filmino amatoriale sfocato senza precariato
|
|
|
|
veramente una sorpresa!!! Tutto il film è girato con una canon 5d ad ottica fissa, siccome le macchine fotografiche non mettono a fuoco tutta l'inquadratura, ma solo una parte, il film è un continuo susseguirsi di dialoghi fra personaggi sfocati o salti della messa a fuoco.
L'impressione è di un filmino amatoriale, con buone battute e situazioni comiche, ma senza tenuta narrativa nè tantomeno recitativa. Infatti la narrazione subisce delle lacerature con il rapimento della prostituta cinese, che oltre il surreale, degradano verso il non credibile.
Inoltre nulla del film riguarda il mondo del precariato italiano (visto che il non lavoro sembra più una scelta che una condizione dei protagonisti), e in ogni caso solo limitatamente al mondo attoriale (che di certo non si può definire rappresentativo, al massimo autoreferenziale).
[+]
veramente una sorpresa!!! Tutto il film è girato con una canon 5d ad ottica fissa, siccome le macchine fotografiche non mettono a fuoco tutta l'inquadratura, ma solo una parte, il film è un continuo susseguirsi di dialoghi fra personaggi sfocati o salti della messa a fuoco.
L'impressione è di un filmino amatoriale, con buone battute e situazioni comiche, ma senza tenuta narrativa nè tantomeno recitativa. Infatti la narrazione subisce delle lacerature con il rapimento della prostituta cinese, che oltre il surreale, degradano verso il non credibile.
Inoltre nulla del film riguarda il mondo del precariato italiano (visto che il non lavoro sembra più una scelta che una condizione dei protagonisti), e in ogni caso solo limitatamente al mondo attoriale (che di certo non si può definire rappresentativo, al massimo autoreferenziale). I protagonisti sembrano infatti cristallizzati in un immobilismo caricaturale che permette al film di concentrarsi in maniera superficiale e televisive sul ruolo maschile e femminile e sulla presa di responsabilità del maschio italiano.
Bravo Cristian Di Sante nella parte dello spacciatore romano, gran parte della tenuta del film dipende dalle sue battute caricaturali tipiche della commedia all'italiana. Peccato che non basti.
[-]
[+] peccato..
(di vapor)
[ - ] peccato..
|
|
[+] lascia un commento a stalkerzoe »
[ - ] lascia un commento a stalkerzoe »
|
|
d'accordo? |
|
|